
Era una domenica uggiosa del 2007. Il 25 Marzo per la precisione, quando facemmo conoscenza con la Scarpa d’Oro o meglio con la mezza maratona che sostituiva nel cuore dei podisti la gara più breve che si svolgeva nelle vie principali di Vigevano e che metteva in mostra il gotha del running mondiale.
Per vari motivi non eravamo mai ritornati, ma di sicuro fra queste ragioni non vi era nulla relativamente all’organizzazione della gara. E' brava Manuela Merlo, così come il suo team. Ai tempi, da Podisti Parvenu, non conoscevamo il suo passato di quattrocentista, tra le migliori d’Italia. Oggi possiamo dire che è diventata anche una delle migliori organizzatrici italiane.
A distanza di sei anni constatiamo che purtroppo la meteorologia era la stessa del nostro esordio, ma fortunatamente il servizio offerto ai runner è sempre di prima qualità compreso il ristoro finale dove abbiamo incontrato un campione del basket. Paolo Conti, bandiera varesina con quindicennale militanza in Serie A. Il quarantaquattrenne rhodense (nella foto) ha portato i suoi 207 centimetri a concludere la gara in 90 minuti: complimenti!
Detto questo cedo la penna al collega Lorenzini, non prima di avervi esortato a fare un giro nel album fotografico predisposto da Arturo “ti ho cliccato di sicuro” Barbieri.
Rodolfo Lollini
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Io invece mi sono perso l’esordio del 2007 ma ho corso la Scarpa D’Oro negli ultimi 4 anni, riscontrando sempre una standard qualitativo molto elevato, del resto ci sono i numeri a dimostrare il gradimento verso questa manifestazione, una media di 1340 classificati nell’ultimo triennio ( oggi 1290) , un dato significativo, in un periodo dove le gare subiscono tanto la crisi quanto un calendario che più nevrotico non si può. Aggiungo io che un numero maggiore potrebbe creare alcuni problemi logistici.
Un bel contorno alla gara competitiva è stato offerto dai ragazzi diversamente abili della Scarpadoro Ability e dalle non competitive Scarpa d’Oro in rosa e la Stracittadina.
Per la cronaca agonistica al maschile vince Elmehdi Maamari in 1h09’55, davanti a Matteo Pezzana (1h09’58) ed a Corrado Mortillaro ( 1h10’42).
Al femminile prevale Charlotte Bonin in 1h20’41, che precede nell’ordine Loretta Giarda ( 1h22’20 e Tatiana Bianconi ( 1h23’23).
Il livello tecnico dei top runner è, tutto sommato, solo discreto (anche rispetto agli anni passati) ma d’altra parte credo che il focus di chi organizza questa gara sia soprattutto verso i master, i quali partecipano in quantità ed anche qualità, perchè sanno che qui possono misurarsi ai migliori livelli della propria categoria; un paio di esempi presi a caso, Mario Coter vince negli MM60 in 1h25’30, Tatiana Bianconi primeggia nella MF45 correndo sotto i 4’/km ( 1h23’43).
Il percorso è lo stesso degli anni scorsi, ormai supercollaudato, non lo descriveresti molto veloce, in particolare nei primi chilometri, eppure non sono pochi quelli che proprio qui realizzano la loro miglior prestazione.
Chiudo con un commento che riguarda le griglie di partenza; sempre troppi quelli che dichiarano tempi irrealizzabili pur di partire davanti, fanno danno a se stessi, perché comunque sono in qualche modo costretti a ritmi troppo elevati e ostacolano quelli più veloci. Il rischio di cadute è sempre presente, in particolare sul fondo di oggi nel centro cittadino, sul quale si corrono proprio i primi chilometri.
Maurizio Lorenzini