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Vizzola Ticino Trail 2013 Francesca Colombo-SERVIZIO FOTOGRAFICO - Per i miei 39 anni ho deciso di regalarmi una gara diversa, un trail di 25 km in semi sufficienza. Ormai è da settembre che macino km tra maratone, mezze ecc, ma non posso mollare troppo i km perché adesso arriva la mia amata/odiata Monza Resegone e quest’anno sarà più dura del solito perché le mie compagne di squadra sono più forti e quindi mi convinco che non posso abbandonare i km perché quel giorno devo cercare di essere pronta, pronta a soffrire più di loro.
E così parto alla volta di Vizzola Ticino con la mia inseparabile amica Stefania Sandri.
La giornata è splendida e appena arriviamo incontro volti noti e non tra cui il grande fotografo Arturo Barbieri che poi scoprirò in parte artefice di questo percorso incredibile e a tratti spettacolare.
Pronti via alle 9 si parte, ci sono solo 2 ristori, è in semi sufficienza ma la giornata è fresca e quindi decido di non portarmi dietro cinture con borracce a cui non sono per niente abituata, preferisco soffrire la sete o la fame, a quello si, sono abituata!
Per qualche km riesco a stare lì con Stefania poi visto che lei è una spanna sopra, la lascio andare e mi assesto sul mio ritmo.
I km passano e siamo sempre lungo il fiume  Ticino, corriamo su prati, attraversiamo ponticelli, scendiamo scalinate fino al 10° km quando finalmente entriamo in un sentiero, molto stretto ma incredibilmente affascinante con curve strette e passaggi in riva al fiume dove correremo anche su piccoli lembi di spiaggia e  entreremo in piccoli laghetti profondi fino a 50 cm dove i piedi passavano da caldi a completamente gelati: una sensazione strana ma piacevole.
A un certo punto incontro anche gente seduta a pescare in queste piccole insenature e penso: ma che diavolo ci fanno questi seduti in mezzo al bosco? Poi però ho pensato che loro, vedendomi passare, avranno detto lo stesso di me e, mentre penso a tutto questo, continuo a correre, a correre libera senza guardare  quel maledetto garmin che mi assilla con medie ecc.
Corro spensierata pensando solo a non farmi male e a godermi questi posti così belli e quella sensazione di pace che non provavo da molto tempo.
Al 22esimo km ci riportiamo sull’asfalto con un paio di salite belle impegnative sotto il sole, ma so che mancano al massimo 3 km e quindi proseguo. Ho al fianco un paio di ometti, alcuni mi hanno lasciato altri li ho lasciati io, ma alla fine rimango con un ragazzo da uno splendido sorriso che mi farà compagnia fino all’arrivo dove ci sarà mio figlio Ale ad aspettarmi.
Taglio il traguardo in quarta posizione, avrei potuto fare meglio lo so, ma adesso la condizione è questa, troppi mesi di troppi lunghi e di troppe maratone e quindi posso solo dire mea culpa!
Non fa niente, oggi invece di passare 20, 30 o 42 km a soffrire, mi sono divertita come una matta per 25 km tra boschi, acqua e sentieri…e quindi grazie Arturo e grazie a tutta l’organizzazione di questo splendido trail del Fiume Azzurro dove tutto ha funzionato alla perfezione e dove madre natura ci ha regalato alcuni scorci incredibili!