
Alla gara a cui non avrei mai voluto partecipare, io oggi non potevo proprio mancare. Mi spiego meglio: quando conosci una bella persona, oltretutto giovane, com'era Laura Prati, l'ultima cosa che desideri, pensando a lei, è di partecipare ad un evento in sua memoria. Invece oggi, nella città di Laura, abbiamo corso una gara di 10 km proprio in suo ricordo. Perchè Laura è stata assassinata quattro mesi fa, e anche se facciamo fatica ad accettarlo, di lei ci rimane solo un bel ricordo ed il bisogno di non dimenticarla. È per questo, immagino, che gli amici della Ciclistica Cardanese insieme a Vincenzo Pettinato e ad Antonio Puricelli hanno avuto la bella idea di organizzare questa gara. Una gara che, sia nella versione competitiva, sia in quella non competitiva è stata un po' triste, ovviamente, nonostante l'atmosfera tra i runners si sforzasse di essere normalmente rilassata.
Io, ad esempio, dirigendomi in auto verso il ritrovo, non ho avvertito la solita, bella, tensione pre-gara. Piuttosto avvertivo una sensazione di quasi incredulità: "Vado a correre a Cardano in memoria di Laura quando -invece- avrei potuto correre in questa città una gara in cui la sindaca Laura avrebbe dovuto, lei, premiare i primi arrivati".
Come se non bastasse, poi, il breve e commosso discorso di un rappresentante dell'Amministrazione comunale cardanese (che ha donato al marito di Laura una targa commemorativa, prima della partenza) mi ha ulteriormente emozionato.
Finalmente lo sparo che ha dato il via alla gara mi ha imposto di concentrarmi sul mio passo, sul mio respiro, sui miei " avversari", proprio come se si trattasse di una gara qualsiasi. Ho capito subito che stavo correndo forte, molto più forte del mio solito, e sono bastati un paio di chilometri per rendermi conto che in quel mio correre così potente c'era anche una buona dose di rabbia. Sì, perchè era come se in ogni mio passo ci fosse un insulto, uno schiaffo diretto a quel maledetto assassino che ha ucciso Laura. Ed io acceleravo come per sfogarmi meglio e di più contro di lui: 37 minuti e 19 secondi di corsa fatta di tensione, rabbia, aggressività e, finalmente al traguardo, di pace. Mi ero "svuotato" completamente.
Il percorso della corsa, devo dirlo, non era bellissimo. Molto più bello era stato quello della garetta serale di 7 chilometri organizzata tra i boschi di Cardano al Campo lo scorso 12 luglio, sempre dalla Ciclistica Cardanese, nelle stesse ore in cui Laura Prati stava lottando tra la vita e la morte. Ma tutto è stato organizzato davvero bene. E noi runners abbiamo potuto fare una corsa bella, sana, onesta e ricca di motivazioni. "Bella, sana, onesta e ricca di motivazioni": proprio come era Laura.