
Con la prima prova del trofeo Monga si apre ufficialmente la stagione delle corse campestri, storica manifestazione giunta alla 33^ edizione.
Siamo in quel di Castiglione d’Adda, comune situato nella bassa lodigiana, nel parco Adda Sud. Il clima è più che accettabile, alla partenza siamo nei dintorni dello zero, poi il sole nel corso della mattinata ha concesso qualche grado in più.
Il centro sportivo Aldo Spoldi offre tutti i servizi che si spera di trovare alle gare podistiche, spazi adeguati, parcheggi ampi e controllati (evviva), comunque “a vista”, docce calde sino alla fine (lo posso garantire, sono uscito per ultimo), un bar molto ben dotato, soprattutto in fase di aperitivo.
Riproposta la formula delle diverse distanze, cross corto, medio e lungo, rispettivamente 3, 6 e 9 km, approssimativamente, lasciamo stare i GPS, davvero poco rilevanti nelle corse campestri. Una formula che trovo ottima perché consente a tutti di misurarsi secondo le proprie capacità e condizioni di forma attuale, decisione che si può prendere anche last minute, poi ci pensa il chip a sistemare tutto. Il programma prevedeva anche le categorie giovanili, a livello promozionale, discreta la partecipazione.
Avevo già sperimentato il percorso nel 2012, trovandolo ottimo, tutto confermato, salvo il fatto che la breve nevicata dei giorni precedenti ha generato un paio di passaggi critici, situazione che ha toccato in particolare quelli del cross lungo, che hanno corso per ultimi. Comunque nessun problema particolare, del resto senza un po’ di fango, neve o accidenti vari del terreno, che cross sarebbe?
Passo la parola al collega Lollini, anche lui presente alla gara, non senza qualche preoccupazione su cosa potrebbe venire fuori, l’ho visto aggirarsi sul percorso tipo cane segugio nel corso della mia prova. Ma anche prima, al ritrovo…..vabbè, adesso che vi ho fatto venire la curiosità sarete costretti a leggerlo.
Ora e sempre viva il Monga, con tanti pregi ed anche qualche limite, ma è solo grazie a loro se è possibile cominciare la stagione dei cross a Dicembre invece che aspettare l’inizio del 2014. Per il resto confermo quanto scritto dall’esimio collega che, secondo quanto asserito da qualche maligno, si è “nascosto” sul percorso lungo onde evitare il confronto diretto nel “medio” con chi vi scrive…
A parte gli scherzi, l’unico punto su cui vorrei ritornare è il percorso, dove abbiamo apprezzato un piacevole panorama, reso ancora più suggestivo dall’imbiancata di sabato. Ho scattato qualche foto in questo breve SERVIZIO FOTOGRAFICO. Purtroppo sullo stesso c’erano un paio di punti non bellissimi. Uno con fondo molto duro ed irregolare oltre che pieno di sassi, a grave rischio distorsioni anche perché il velo di neve-ghiaccio mascherava il tutto. Poi un altro dove c’era un “laghetto” che non si poteva evitare. OK, siamo in un cross, va bene bagnarsi ma se finivi al centro si affondava improvvisamente ben oltre il ginocchio. Capisco sia difficile a credersi, ma un vecchio master ci ha perso dentro la dentiera! E purtroppo non stiamo scherzando.
Arrivederci a Pioltello: ora e sempre viva il Monga!
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