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La corsa che meglio interpreta il passaggio naturale dalla stagione dei cross a quella su strada è senza ombra di dubbio il Trofeo Sempione. Di certo, rispetto a qualche anno fa, l’offerta di 10 km su strada è notevolmente aumentata, e quindi è possibile trovare gare in zona anche prima, ma per chi vuole seguire, ad esempio, il programma del Cross per tutti FIDAL e rispettare “l’ordine naturale delle cose”, oggi è il primo giorno libero.
Siamo all’edizione numero ventisei ma c’è stato un cambio gestionale e quindi è un poco come essere ad una prima, anche se i nuovi gestori son gente che di corsa se ne intende abbastanza… Quindi i settecento arrivati della competitiva, a cui vanno aggiunti i centocinquanta del “Ciovasso”, sono un numero ben augurante anche se lontani dai picchi raggiunti in passato. Ma per chi corre forse è meglio così. Oltre un certo limite, scatterebbe l’esigenza di passare a due manches.
Servizio impeccabile. Veloci Fabio Maderna e gli altri volontari alla consegna pettorali e poi del pacco gara, composto da un asciugamano da collo dalle insolite misure 30 x 100. Gentilissimi anche al deposito borse, dove Cinzia Di Legge ci serve amorevolmente. Per lavarsi ci sono le accoglienti docce dell’Arena, sui cui gradoni, prima della corsa, facciamo gruppo con i compagni di squadra, godendoci il panorama di questo impianto ricco di storia sportiva e no.
Venendo al percorso, che si sviluppa nei ghiaiosi vialetti del parco Sempione e che sinceramente non ci ha mai convinto, dobbiamo ammettere che stavolta chi lo ha disegnato è riuscito a trovare un tracciato più filante. La preghiera è quella di mantenerlo uguale per il futuro, in maniera sia possibile fare un confronto che fino ad oggi è mancato. Aspetto che riteniamo ancora più importante in una gara dichiarata da 10 km circa dagli stessi organizzatori e dove la media al km ha poco senso, così come le rilevazioni col GPS, ubriacato da curve e controcurve e schermato dagli alberi. Sempre guardando avanti, sarebbe il caso di passare al real time.
Il passaggio sulla pista dell’Arena e l’arrivo dopo il secondo giro è molto gratificante, anche per la presenza dello speaker Gianni Mauri che regala parole gentili ai campioni come all’ultimo dei master, ovvero chi vi scrive. Tornando a quelli che vanno forte, gran festa del CUS Pro Patria Milano che fa tripletta al maschile, con Dario Rognoni, René Cuneaz e Mirko Canaglia e trionfa anche al femminile, grazie ad Alice Betto, brava ad imporsi su Daniela Gilardi (SEV Valmadrera) e Roberta Locatelli (Runners Bergamo).
Chiusa questa prima tappa del circuito Corrimilano, si passa al 30 Marzo per la gara a San Donato. Sarà una novità: siamo curiosi e di certo non mancheremo all’appuntamento. Nel frattempo godetevi le foto di Mr. One Billion Photo, Roberto Mandelli, quando saranno pubblicate.
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