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Milano Centro Sportivo XXV Aprile 650x436 Alba foto Roberto Mandelli

 

Sembra ieri, quando in occasione dell’ennesimo anniversario dal crollo causa neve del palasport di Milano San Siro, prendevamo in giro la giunta della Signora Moratti che malgrado la velleità di ospitare i giochi, non aveva mai pensato a ricostruire una pista coperta di atletica o dotare la città di piscine olimpiche. L’unica regolamentare a disposizione era privata…

Passano gli anni ed anche le amministrazioni, ma nulla cambia. Un piccolo sorriso sembrava fosse arrivato dalla costruzione del pistino coperto sotto le nuove tribune del campo XXV Aprile. A due anni di distanza ecco la situazione di tutti i lavori di miglioramento necessari e non terminati o addirittura mai cominciati.

Per quanto riguarda la pista coperta da 60 metri e la nuova tribuna, siamo ancora al primo stadio della ristrutturazione. Sono previsti altri due successivi interventi sugli spogliatoi e per la costruzione della foresteria atleti, con avanzamenti lentissimi e tempistica mai rispettata.

L’illuminazione del rettilineo di arrivo è di fortuna, con faretti "volanti”. L'intero inverno scorso è passato così e 12 mesi dopo la situazione è invariata, salvo la presenza di quattro nuove torri di illuminazione, mai accese e sembrerebbe non ancora allacciate alla rete elettrica.

La fornitura di acqua agli spogliatoi è inadeguata per portata e temperatura, specialmente in quelli femminili.

Questa è la situazione a due anni precisi dal passaggio di gestione da Milanosport al comitato di gestione/FIDAL.

 

A questo proposito gli utenti hanno dato vita ad una raccolta firme per sollecitare la soluzione almeno del problema illuminazione, consci di pagare quote di ingresso che si preannunciano in aumento, mentre i servizi rimangono carenti (vedi spogliatoi) o non assicurati (illuminazione).

Siamo a disposizione per fornire più informazioni circa questa raccolta di firme ed ovviamente pronti a dare la parola ai gestori o alle istituzioni.

L’importante è che il XXV Aprile non si trasformi nella versione sportiva della “Fabrica del Domm”. Va bene che ormai le olimpiadi 2024 e 2028 sono state assegnate, però sarebbe bello essere pronti prima di Milano 2032.

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