- SERVIZIO FOTOGRAFICO -
Addio passeggiate d'agosto in Valle Antigorio con il papà, la mamma, i figli che strillano, il cane, il gatto e il pappagallo che scappa. Tutti in libera uscita, almeno per quel giorno. No, la Baceno-Devero-Crampiolo, 16 chilometri abbondanti su dislivello superiore ai mille metri, ha voltato pagina e cambiato registro: il percorso si è fatto più impegnativo, il prezzo (trattandosi di una corsa tutta in salita) è stato ritoccato verso l'alto, mentre i concorrenti si possono ora iscrivere solo presentando il certificato medico sportivo che attesti la salute del concorrente e la sua attitudine (si fa per dire) al genere competitivo. Il tracciato aveva subito dei ritocchi già lo scorso anno per evitare (disse qualcuno) il flusso degli automobilisti nel tratto Baceno-Croveo. Poi, però, si torna sulla strada asfaltata e fino a Goglio (inizio della Forcola) e si deve convivere con le auto che sbuffano al tuo fianco. I podisti pongono una domanda molto semplice: è possibile chiudere, già dal prossimo anno, il tratto stradale Croveo-Goglio per un'oretta, per esempio tra le 9,30 e le 10,30? Certamente sì. Per la Maratona del Lago Maggiore si blocca la statale del Sempione tra Stresa e Verbania per mezza giornata. Correre tra i gas di scarico delle auto impazienti di salire al Devero non è proprio il massimo, neanche (e soprattutto) per quanti affrontano questa arrampicata non per vincere ma semplicemente per trascorrere una giornata “en plein air”. Corsa impegnativa, l'abbiamo detto, ma nei dintorni c'è anche di peggio. Sulla Forcola la verità. Se la superi in scioltezza è fatta, altrimenti arrivederci al prossimo anno. Il favorito di questa edizione, sulla carta, era Rolando Piana, portacolori del Genzianella, originario della Vallestrona, ossolano di adozione. Invece ha vinto Alberto Gramegna, che vive a Domodossola e lavora in un supermercato. Gamba corta e polmoni a mantice, Alberto ha vinto per la gioia dei fratelli Trapani (Caddese) col tempo di un'ora 15 minuti e 18 secondi staccando Piana di quasi due minuti (esattamente un minuto e 56 secondi) che ai loro livelli sono una eternità.
Impossibile qualsiasi confronto col record di Severino Bernardini, che scese sotto l'ora sul vecchio percorso. Terzo il verbanese Claudio Caretti, che corre per l'Atletica Vercelli, quarto Simone Iannone (Podistica Cannobio) davanti al compagno di squadra Cristian Minoggio. La prima donna è risultata la svizzera Susanna Serafini (Runners Varese), 31esima assoluta in un'ora 31'36", con damigelle d'onore Scilla Emanuela Tonetti (Runners Olona) in un'ora 33'04" e Annalisa Cappelletti (Atletica Cistella) in un'ora 35'27".
Da segnalare, tra le altre, la partecipazione di Silvia Marchionini (Avis Marathon Verbania), primo cittadino di Cossogno nonchè presidente del suo team sportivo.
Le condizioni meteo erano quelle ideali con sole caldo ma non soffocante e perfino qualche refolo di vento. Insomma tutto bello.
Addio passeggiate d'agosto in Valle Antigorio con il papà, la mamma, i figli che strillano, il cane, il gatto e il pappagallo che scappa. Tutti in libera uscita, almeno per quel giorno. No, la Baceno-Devero-Crampiolo, 16 chilometri abbondanti su dislivello superiore ai mille metri, ha voltato pagina e cambiato registro: il percorso si è fatto più impegnativo, il prezzo (trattandosi di una corsa tutta in salita) è stato ritoccato verso l'alto, mentre i concorrenti si possono ora iscrivere solo presentando il certificato medico sportivo che attesti la salute del concorrente e la sua attitudine (si fa per dire) al genere competitivo. Il tracciato aveva subito dei ritocchi già lo scorso anno per evitare (disse qualcuno) il flusso degli automobilisti nel tratto Baceno-Croveo. Poi, però, si torna sulla strada asfaltata e fino a Goglio (inizio della Forcola) e si deve convivere con le auto che sbuffano al tuo fianco. I podisti pongono una domanda molto semplice: è possibile chiudere, già dal prossimo anno, il tratto stradale Croveo-Goglio per un'oretta, per esempio tra le 9,30 e le 10,30? Certamente sì. Per la Maratona del Lago Maggiore si blocca la statale del Sempione tra Stresa e Verbania per mezza giornata. Correre tra i gas di scarico delle auto impazienti di salire al Devero non è proprio il massimo, neanche (e soprattutto) per quanti affrontano questa arrampicata non per vincere ma semplicemente per trascorrere una giornata “en plein air”. Corsa impegnativa, l'abbiamo detto, ma nei dintorni c'è anche di peggio. Sulla Forcola la verità. Se la superi in scioltezza è fatta, altrimenti arrivederci al prossimo anno. Il favorito di questa edizione, sulla carta, era Rolando Piana, portacolori del Genzianella, originario della Vallestrona, ossolano di adozione. Invece ha vinto Alberto Gramegna, che vive a Domodossola e lavora in un supermercato. Gamba corta e polmoni a mantice, Alberto ha vinto per la gioia dei fratelli Trapani (Caddese) col tempo di un'ora 15 minuti e 18 secondi staccando Piana di quasi due minuti (esattamente un minuto e 56 secondi) che ai loro livelli sono una eternità.
Impossibile qualsiasi confronto col record di Severino Bernardini, che scese sotto l'ora sul vecchio percorso. Terzo il verbanese Claudio Caretti, che corre per l'Atletica Vercelli, quarto Simone Iannone (Podistica Cannobio) davanti al compagno di squadra Cristian Minoggio. La prima donna è risultata la svizzera Susanna Serafini (Runners Varese), 31esima assoluta in un'ora 31'36", con damigelle d'onore Scilla Emanuela Tonetti (Runners Olona) in un'ora 33'04" e Annalisa Cappelletti (Atletica Cistella) in un'ora 35'27".
Da segnalare, tra le altre, la partecipazione di Silvia Marchionini (Avis Marathon Verbania), primo cittadino di Cossogno nonchè presidente del suo team sportivo.
Le condizioni meteo erano quelle ideali con sole caldo ma non soffocante e perfino qualche refolo di vento. Insomma tutto bello.