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Presente un numeroso pubblico (oltre ad una ventina di struzzi che dal limitrofo recinto hanno seguito con qualche perplessità le prestazioni dei circa 300 podisti), si è svolta a Prato Sesia l'edizione numero 17 del Cross dal panaton lungo un tracciato campestre pesante ma non troppo e comunque illuminato da un sole quasi primaverile. Tre le corse in programma (over 45, femminile e gara clou), oltre ad una lunga serie di batterie su distanze minori, riservate ai giovani: esordienti, ragazzi, cadetti e allievi.
La prima gara (ritardata di una ventina minuti per cause di forza maggiore) è stata caratterizzata dalla sfida tra il sesiano Maurizio Testa (Circuito Running) e il cusiano Gabriele Zaffiretti (Podistica Arona): vittoria del primo, non di molto, ma comunque a dispetto della cinquantina di primavere portate alla grande dall'atleta di Borgosesia. Terzo il verbanese Livio Barozzi (Avis Marathon), quarto Oscar Boggian (Ermenegildo Zegna), quinto Moreno Gradizzi (Asd Bognanco). A questa corsa (sui 5 km, come anche le due successive) hanno aderito in 75, più alcuni non competitivi.
Nella corsa femminile (35 concorrenti) una top five di lusso con al primo posto Fatna Maraoui (Esercito), già prima nel cross di Prato Sesia nelle edizioni del 2007 e del 2008. Al secondo posto Valentina Menonna (Splendor Cossato), terza Lisa Migliorini , classe 1994, di Cameri, tesserata Runner Team 99. A seguire: Cecilia Sampietro (Triangolo Lariano) e Roberta Vignati (Sangiorgese), già prima al Cross della Rocca di Arona. Nella top ten sono entrate anche Federica Galbiati (Pro Sesto), Barbara Benatti (Casorate, prima a Prato Sesia lo scorso anno), Roberta Cuneaz (Atletica Calvesi), Elena Colonna (Genzianella) e Fabiola Conti (Pro Patria Milano).
Dulcis in fundo la gara dei big, che trovava iscritti una cinquantina di atleti, non tutti presenti. Già nel giro di lancio forcing di Paolo Finesso (Triangolo Lariano), al qualche hanno resistito solo in tre: Salah Ouyat (l'italo marocchino di Boca), Gabriele Beltrami e Francesco Falconetti. Finesso, a corto di allenamento, ha accusato un leggero cedimento nel finale, quando il portacolori del Circuito Running, appunto Salah, ha prodotto uno dei suoi irresistibili cambi di velocità liberandosi della bella compagnia e andato tutto solo a tagliare il traguardo: Ouyat è così riuscito a scrivere il proprio nome sul ricco albo d'oro della corsa pratese, che lo aveva visto “soltanto” secondo lo scorso anno alle spalle dell'inglese Edward Young. Alle spalle di Salah un grintoso Falconetti (Cus Pro Patria), terzo Finesso, quarto Beltrami (Pont Saint Martin) e quinto Francesco Guglielmetti (Circuito Running).