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C'è stato l'exploit di Michele Belluschi alla Maratonina di Novara: il forte atleta comasco ha chiuso in un'ora 8'10". I numeri innanzi tutto, più eloquenti delle “chiacchiere”: 1300 concorrenti hanno affrontato il percorso di km 21,097, altri 600 hanno coperto quello ridotto pari a km 9,5; senza dimenticare un altro migliaio di iscritti provenienti dalle scuole cittadine. Novara e il podismo, un matrimonio che funziona. Sandro Negri distrutto dalla fatica e dallo stress, ma felice: “Non cercavo rivincite. Solo una conferma e il giusto riconoscimento numerico al grande lavoro svolto non solo da me. La Maratonina di San Gaudenzio è ormai una classica nazionale. Ringrazio tutt1”. Davide Daccò, trecatese, ex maratoneta a grandi livelli ed ora organizzatore di eventi: “Uno spettacolo. La giornata splendida ha esaltato la bellezza naturale delle nostre risaie. Stiamo già lavorando per la maratonina di Trecate, due anni fa serale con gran finale in notturna e lo scorso anno non disputata”.
Michele Belluschi, figlio d'arte (il padre Elio è stato grande maratoneta), ha trovato un degno rivale nel torinese Paolo Gallo, recente vincitore della maratonina di Pisa: di soli 5 secondi il vantaggio di Michele sul traguardo di viale Kennedy, in pratica una lunga volata tra due atleti che avevano dato tutto e non erano più in  grado di scombinare l'ordine di arrivo. I marocchini, questa volta, si sono dovuto accontentare del terzo posto, ottenuto da Mehedi Khelifi. Al quarto e quinto posto due “firme”: il triathleta Andrea Secchiero di Rho (terzo lo scorso anno) e il campione di corsa in montagna Rolando Piana, stronese ora residente a Domodossola, che gareggia per il Genzianella di Gigi Corti.
In campo femminile si è affermata la favorita triathleta Martina Dogana, precedendo la vigevanese Loretta Giarda, quindi Daniela Ferraboschi, Gloria Giudici e Ilaria Bergoglio.
Pasquale Di Molfetta, il noto deejay Linus, è stato di parola: si è presentato e ha coperto l'intero percorso. Gli organizzatori lo hanno pubblicamente ringraziato offrendogli anche la maglia del Novara, vittorioso il giorno precedente contro l'Avellino. Insomma è andato tutto per il verso giusto. Alla fine, per tutti, anche il risotto al gorgonzola, altra specialità del capoluogo. Lo scorrere lento degli arrivi è stato un vero e proprio film della sofferenza. Tagliato il traguardo, si guarda l'orologio, anzi il cronometro, che dà il tempo finale, il chilometro più veloce e quello più lento, sui quali si mediterà in vista della prossima faticaccia.
Il 9 marzo ci sarà la Half Marathon del Lago Maggiore, questa volta con partenza da Verbania e arrivo a Stresa. Ripetere gli stessi errori (scaldarsi poco, dimenticarsi di bere, usare scarpe non adatte) sarebbe imperdonabile.