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Mergozzo Verbania. Sul lungolago di Mergozzo stamattina, 6 aprile, alle ore 09.00, in una giornata quasi estiva, dopo il fatidico pronti via, un nutrito gruppo di trailers, dopo alcune centinaia di metri a bordo lago si sono scatenati a più non posso sotto la spinta dell’aquila battistrada della Valetudo Rolando Piana. I primi mille metri di dislivello ci hanno portato alla colma di Vercio, poi uno strappone ci ha fatto proseguire sulle creste a fianco del monte Faiè, gpm dell’Ossola trail a quota 1352 metri sul livello del mare. Questa prima salita del trail è risultata un maxi vertical molto selettivo e durissimo con 1200  metri da mettere sotto le scarpe  e con una difficoltà altimetrica che alternava tratti corribili a veri muretti  con gradoni da scalare al passo, per la gioia dei molti skyrunners presenti. Qui mi fermerei un attimo nella descrizione del tracciato di gara perchè desidero esprimere il concetto giornalistico suggeritomi dall’amico Giancarlo Costa, di runningpassion: “scrivi attentamente solo quello che vedi e non quello che pensi di vedere, devi essere obbiettivo al massimo!” Riprendo la descrizione. Dalla colma di Vercio in poi, il panorama su questi incantevoli luoghi, è stato uno spettacolo della natura indimenticabile. Dalla cima del Faiè, prima vetta della val Grande, si scorgeva un ampio pezzo del lago Maggiore con, in bella vista, il lago di Mergozzo mentre a destra i riflessi dei raggi solari illuminavano le limpide acque del fiume Toce e intorno ai bacini d’acqua si innalzavano le maestose vette della provincia di Cusio Verbano Ossola con dei notevoli berretti bianchi di neve freschissima. Da quello che si è potuto vedere, e senza nulla togliere da altre manifestazioni podistiche di montagna, ritengo che l’Ossola trail con i suoi panorami mozzafiato, sia da inserire nelle migliori dieci gare di corsa in montagna in Italia. Dopo la delizia del transito sulle creste, giù a rotta di collo per dieci km verso il lungolago di Mergozzo dove terminava il trail veloce di 17,5 km, per un dislivello complessivo di 2400 metri, per i 95 runners partenti e prime note liete di giornata per il Valetudo team. Nella gara maschile, Rolando Piana ha sempre saldamente comandato la gara e con il time di 1h36’55” ha concluso la sua marcia volando sotto l’arco di trionfo, 2° Tessera Enrico G.S. Genzianella in 1h49’50”, 3° Zambonini Enrico Genzianella 1h52’55”, inarrestabile la corsa delle aquile Valetudo rosa con Cardone Debora vincitrice in 1h58’01”, sesta assoluta,  e Piana Michela seconda.
Peri i cento partenti per il trail da 27 km, per un dislivello complessivo di 3800 metri, iniziava invece un severo grattacapo:  la cima Montorfano.  Questi ultimi 700 metri di dislivello sono stati addolciti da numerosi saliscendi, quasi a strapiombo sul lago di Mergozzo e poi, terminato questo panoramico sentiero azzurro, é iniziata una salita spaccagambe e molti trailers in questo sentiero ripido hanno segnato di fatica le fibre muscolari delle gambe e poi, nel discesone finale, le leve facevano “Giacomo, Giacomo”. Per la bassa andatura, a noi corridori amatoriali, non restava che cacciare gli ultimi sguardi su questo “top del  territorio Verbanese”  e quando i nostri occhi hanno notato il campanile appuntito di Mergozzo, siamo sbucati nuovamente sul lungolago per il meritato finish.
Altro pezzo di bravura delle aquile Valetudo prima, e non ha certamente bisogno di tante presentazioni, Emanuela Brizio in 3h07’19”, anche lei sesta assoluta, 2^ Mora Cecilia di Santa Cristina di Borgomanero in 3h23’54”; nella classifica maschile Luca Carrara ha fatto una gara molto bella e, se pensiamo che 24 ore prima di disputare questo trail ha tolto i tre punti di sutura che aveva sul ginocchio per una caduta in allenamento, si può affermare che il suo argento vale come una vittoria. Per lui il tempo finale di 2h46’28”. Primo Stefano Trisconi team Dynafit in 2h41’45” e terzo Gazzola Marco team Salomon 2h56’40”. Pesenti Giorgio in 4h29’09” ha terminato al 62° posto di classifica.