Verbania
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"Chi fa da sè fa per tre", sostiene un vecchio adagio. Ma per Nerino Paoletti "Chi fa da sè fa per... 12". Tante le ore di corsa sostenute dallo stagionato ultra maratoneta di Cannero Riviera nella "12 per un'ora" organizzata a Verbania dal locale Csi (Centro sportivo italiano). Nella kermesse che ha visto al via 22 squadre, Paoletti ha dato il cambio a se stesso ad ogni scadenza di ora, correndo senza soluzione di continuità dalle 10 del mattino alle 22 di sera. Nè lui nè altri sono nuovi a simili imprese, ma non sono molti coloro che sanno affrontare e sostenere una simile fatica fisica e mentale. Paoletti è un verbanese che lavora nella non lontana Svizzera, fa il macellaio a Locarno: e lui solo sa quante volte, prima o dopo la giornata lavorativa, abbia affrontato a piedi l'intero tragitto lacustre per fare allenamento. Tra le altre illustri presenze alla corsa svoltasi nel parco di Villa Maioni, da segnalare quella del sindaco di Gravellona Toce, il ben noto Giovanni Morandi, già specialista della corsa in montagna, che ha però gareggiato per una sola ora come del resto tutti gli altri concorrenti. E' importante che qualcuno si impegni per tenere in vita questa itinerante manifestazione nella speranza che la stessa trovi definitiva collocazione in una pista adeguatamente illuminata anche per le ore notturne. Come molti ricorderanno erano più del doppio le squadre che in un recente passato si cimentavano addirittura nella "24 per un'ora" organizzata nell'allora esistente pista dello Stadio dei pini di Verbania, ora Stadio Pedroli (ma senza pista).
L'imbattibile Dellavecchia
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Passano gli anni, ma la sua grinta è sempre la stessa. Come le sue vittorie, che non si contano più. Prima anche domenica a Grignasco la novarese Mara Dellavecchia al suo sesto successo in Gamba d'oro. Un vero e proprio "moto perpetuo" visto che Mara gareggia e vince dappertutto e in tutte le stagioni. Organizzata dall'Atletica Valsesia e sostenuta dal Comune di Grignasco, la corsa ha fatto registrare la presenza di 475 concorrenti che hanno affrontato, nella frescura, un percorso ben disegnato di una decina di chilometri sulle rive del fiume Sesia. Il vecchio tracciato ha però subito una variante a causa di uno smottamento che aveva reso impraticabile un passaggio: per circa un chilometro si sono così ritrovati "vis-à-vis" fuggitivi e inseguitori, ma nessuna seria conseguenza. Ha vinto Fabio Cominato, 28 anni, di Briga Novarese, già vincitore della prima tappa stagionale a Suno, il 1° marzo, su 861 concorrenti. Cominato ha preceduto Alessandro Sacco e l'emergente Federico Poletti, mentre in campo femminile la citata Dellavecchia ha anticipato la new entry Barbara Merlo e Laura Pagani. Nelle sezioni giovanili si sono fatti valere Andrea Casarotti e Alice Rossi, Matteo Lorenzini e Vittoria Favergiotti, Lorenzo Savoini e Cristina Amenta. Quest'ultima ha preceduto Annalisa Mattioli e Valentina Amenta, sorella gemella di Cristina. Sono ben tre i gemelli Amenta, ma il maschietto, di nome Simone, per il momento deve vedersela con "rivali" più agguerriti. Per chi non lo sapesse i genitori del "fantastico trio" sono Davide Amenta, ex corridore ciclista ora emigrato al podismo, e Silvia Boccia, nativa di Torino, pure lei podista dal passo svelto. Questa straordinaria famiglia abita a Fontaneto d'Agogna. I tre gemellini hanno 8 anni e, tutti felici, sono stati brillantemente promossi alla terza elementare. Cosa pretendere di più.
