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Omegna ha festeggiato i suoi 50 anni sul palco di San Vito abbinando ai tradizionali fuochi d'artificio una Camminata serale inserita nel calendario di Vco in corsa. Un caos indescrivibile. Una marea di gente lungo il percorso cittadino di 6 km circa, viuzze intasate, persone che sbucavano da ogni parte e podisti impegnati in veri e propri slalom per evitare la ressa dando spallate agli ignari "turisti" che vagavano senza meta forse alla caccia di un posto privilegiato in attesa del grande evento pirotecnico. Tutto molto bello, ma non ditelo ai podisti i quali, soprattutto nei pressi di piazza Salera, si sono quasi persi non riuscendo più a vedere il punto di arrivo. Tra le "vittime" anche Claudio Guglielmetti, il fuoriclasse di Prato Sesia, che era al comando della corsa e credeva di aver vinto se qualcuno non avesse sbagliato ad indicargli la strada maestra. Giuria implacabile: "Ha tagliato il percorso, deve essere squalificato". E di fatto l'hanno tolto dall'ordine di arrivo. Avanti il secondo arrivato, il gravellonese Stefano Cerlini, che da buon ingegnere aveva memorizzato ogni dettaglio. Un passo avanti anche per i cusiani Giulio Maulini e Fabrizio Zeffiretti, classificati secondo e terzo rispettivamente. Nessuna scorciatoia per le donne che hanno visto prima Gabriella Gallo di Borgomanero, seconda Marilena Fall di Fomarco di Pieve Vergonte e terza l'inossidabile Giovanna Cerutti che pure correva in casa. L'arrivo del resto della truppa (quasi 200 i partecipanti) è stato quanto mai avventuroso: impossibile trovare la strada libera al rientro nel cuore di Omegna dopo il blitz a Bagnella; in molti hanno smesso di correre e sono arrivati facendosi largo con le braccia tra le (giuste) proteste di quanti non erano assolutamente interessati alla "corrida" ed anzi infastiditi dallo show podistico. A scanso di equivoci è comunque da precisare che nessuno è stato costretto a ricorrere alle cure dell'ambulanza. Tutto è bene quel che finisce bene. Però, l'anno prossimo, si cerchino altre date evitando la sovrapposizione dei due eventi, quello della corsa e quello dei fuochi d'artificio. Veramente incompatibili. Per il resto, viva i 50 anni (1965-2015) dell'Avis Omegna.