Omegna
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Un italo tedesco di nome Daniel Jung è il vincitore della seconda edizione del Trail Running del lago d'Orta, 90 km a rotta di collo sulle alture cusiane, partenza e arrivo nell'ospitale Omegna. Daniel ha stroncato la pur agguerrita concorrenza, senza però riuscire a battere il tempo record della passata edizione: 10 ore e 52 minuti il suo crono contro le 10 ore e 27 minuti, tempo impiegato lo scorso anno dal tedesco Stephan Hugenschmidt, quest'anno assente in quanto già iscritto al campionato mondiale che si svolgerà in Portogallo e che vedrà al via anche Giulio Ornati, originario di Nonio ed ossolano di adozione. Corsa tanto esaltante quanto faticosa, scattata alle 5 del mattino e favorita da condizioni meteo ideali. Dalla stessa Omegna sono poi partite ed arrivate anche le altre tre prove, quella dei 57, dei 34 e dei 15 km. Perfetta l'organizzazione curata dal Trail Running, team nato nel 2010 e presieduto negli ultimi due anni da Patrizio Mora di Santa Cristina di Borgomanero: con lui anche il fratello Moreno, Vincenzo Bertina e Yulia Baikova, Stefano Bertazzo, Andrea Rivolta, Antonio Cortellaro ed altri, senza dimenticare le centinaia di assistenti collocati lunghi gli impervi sentieri.
Il vincitore Jung ha preceduto di una quarantina di minuti Michael Dola, mentre al terzo posto si è classificato Armand Lejeune precedendo Oliviero Bosatelli e Daniel Fornoni. Nella corsa sui 57 km un vero exploit quello di Johannes Klein col tempo di 5 ore e 44 minuti, con 33 minuti di vantaggio su Giulio Piana e circa 40 su Riccardo Borgialli, giovane runner locale residente a Cèsara. Mentre in campo femminile, sempre sui 57 km, è risultata prima Michela Urh in 7 ore e 31 minuti, seguita da Cecilia Pedroni ed Elise Amdal seconda e terza rispettivamente. Quindi l'attesissima e più "umana" prova sui 34 km nella quale erano impegnati anche due big di casa nostra: Manuela Brizio e Massimo Valsesia. L'aquila di Aurano, team Valetudo, è risultata prima col tempo di 3 ore e 52 minuti, seconda Barbara Cravello (Pollone), terza la svizzera Maddalena Caia (Magadino). In campo maschile si è imposto l'austriaco Daniel Jochum anticipando Matteo Fodrini (Ossola Skyrunning), Fabio Scipioni (libero), Massimo Valsesia (Running Valbossa) e Matteo Ceresa(Team Salomon).
Ed è già Ammazzinverno
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Tutti aspettavano la pioggia e invece nemmeno una goccia. Molto apprezzato il percorso collinare di 7 km ideato da Angelo Fioramonti del team Paruzzaro lungo il quale tutti hanno sgambettato e respirato "en plein air". Al via in 450, esordio da record. L'iniziale salita del Colombaro ha subito portato in avanscoperta i migliori tra i quali non potevano mancare i fratelli pratesi Francesco e Claudio Guglielmetti, primo e terzo rispettivamente. Nella loro morsa Andrea Medina di Comignago mentre il gargallese Paolo Giromini è stato quarto davanti al new entry Amin Dakhill. In campo femminile non fa sconti Barbara Benatti, varesina, prima e seguita dalla cusiana Giovanna Cerutti, quindi la novarese Monica Moia, l'indistruttibile Gabriella Gallo e la rientrante oleggese Alice De Simone. Un particolare riconoscimento agli avisini tra i quali si segnalano il già citato Giromini con Federico Guglielmetti, Davide Amenta, Daniele Cuzzopoli e Massimo Acquino; e tra le donne l'onnipresente Gallo, Silvia Boccia, Raffaella Leonardi, Annalisa Diaferia e Monica Lorenzon. Seconda tappa dell'Ammazzinverno martedì 1° novembre a Feriolo di Baveno (km 7, ore 9,30).