-SERVIZIO FOTOGRAFICO-
Non sarà più di Corripuglia, non avrà più i numeri di una volta, ma la Strapanoramica Mottolese conserva tutto il suo fascino. E’ difficile per chi l’ha corsa almeno una volta mancare a questo appuntamento, ricco di tradizione, con il suo percorso tecnico e intenso, duro e allenante, ma che alla fine ti regala tante endorfine in più. E poi, sarò fissato, ma la nuova Strapanoramica è ancor più curata, più definita nei particolari, più vicina agli atleti.
Scrupoloso il lavoro dei tutti i soci della “Correre è salute”, la società organizzatrice, che ben guidati dalla presidentessa Maria Ciquera , hanno lasciato un ottimo segno in chi domenica scorsa ha corso e sudato per le vie, o per meglio dire sulla salite e discese, di Mottola.
Ritrovo fissato nella “solita” Piazza XX Settembre, dove si ritirano facilmente pettorali e maglie tecniche che costituiscono il premio di partecipazione (5 euro il costo dell’iscrizione). Nella stessa piazza, in un locale distinto, si iscrivono i tanti cosiddetti “liberi”, che alla fine supereranno quota 400. 518 sono invece gli iscritti Fidal, numeri decisamente positivi per una gara disputata nel pomeriggio di una domenica estiva.
Pian piano la piazza si popola sempre più, è un misto di curiosi, atleti, parenti, allietati dalla musica diffusa dagli altoparlanti dell’organizzazione. Ma è già tempo di prepararsi, gli atleti si cambiano e cominciano ad invadere strade e stradine, pronti a darsi battaglia. Si scende e si raggiunge la sede della partenza fissata su Viale Turi: tutto è perfettamente transennato, per andarsi a schierare c’è l’ottimo escamotage del giro intorno al palazzo che evita incomprensioni e discussioni.
Già quasi orario di partenza, c’è il sole, ma il venticello presente permette comunque di respirare. Tutti sono ordinatamente dietro, lo sparo del giudice e via, si parte. Dalla sede di partenza molto ampia ben presto le stradine si restringono: non essendo però tantissimi si riesce a correre bene, anche se le prime salitelle sono già un’avvisaglia di cosa ci aspetta. Giro iniziale, passaggio sul punto di arrivo e poi in discesa – al contrario - su quello di partenza. Si abbandona il centro di Mottola, si va più in periferia, ma non c’è modo di annoiarsi visto che si sale e si scende, si sale e si scende. Diversi i punti in cui – volontari o organizzatori – ci regalano un po’ di freschezza bagnandoci con pompe e doccette: ne conterò quattro alla fine, mentre a metà gara troviamo il ristoro provvisto di bottigliette d’acqua.
Percorso blindato al traffico, con diversi spettatori – in più punti – pronti ad incitarci e incoraggiarci, con naturale tripudio per gli indigeni. Ma il clou di questa gara è all’ultimo chilometro: lungo salitone, breve tratto tra i vicoletti, scalinata antica con ampi gradini, altro slalom tra i vicoletti e, finalmente, lo sprint finale. E così il finale diventa spettacolare, tra sorpassi e controsorpassi in salita, sui gradini, o negli ultimi metri.
All’arrivo, alla riconsegna del pettorale, avviene la distribuzione di una bustina ristoro e di un buon gelato artigianale, altra consuetudine di questa manifestazione.
E’ Mino Albanese, tesserato per la Don Milani Mottola, ad aggiudicarsi ottimamente la 21^ edizione della Strapanoramica superando il compagno di squadra, il validissimo Giuseppe Leggieri. Terzo gradino del podio per Giovanni Miola (Marathon Club Statte) che soffre ancora di vertigini sul podio, non ancora “consapevole” dell’ottimo livello raggiunto. Quarto è il grande Claudio Palmisano (Don Milani Mottola), seguito dal capacissimo Giuseppe Moliterni (Gravina festina lente!), quinto, e dal “bellissimo” Vito Bongermino (Top Runners Laterza). E’ un piacere tornare a scrivere di Alessandro Belotti (Podistica Palagiano) che, in progressivo miglioramento, si piazza settimo davanti al 17enne Omar Marasciulo (Biancoverde Giovinazzo), ottavo, al forte Sebastiano Di Masi (Atletica Castellana), nono, e al caro Giuseppe Mele (Atletica Acquaviva), decimo.
Brillante affermazione in campo femminile per Rosalinda Pischetola (Top Runners Laterza), che chiude in 54^ posizione assoluta, precedendo la “solita” Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), seconda, la simpaticissima dottoressa Marina Rotolo, terza, e la forte Alessandra Caprioli, quarta, entrambe tesserate per l’Athletic Team Palagiano. Ottimo quinto posto per Adriana Dammicco (Cus Bari), in continua evoluzione, seguita dalla coriacea Liliana Gentile (Body Angel Manduria), sesta, e da Graziana Ascoli, settima, altra esponente dell’Athletic Team Palagiano. Tiziana Sgherza (Free Runners Molfetta), ottava, Silvia Lamarra (Don Milani Mottola), nona, e Teresa Landriscina (Trani Marathon), completano il lotto delle prime dieci signore.
Non dura molto l’attesa per le premiazioni: alla presenza del Sindaco di Mottola e dell’assessore allo sport, comincia la cerimonia condotta dalla stessa presidentessa della società organizzatrice. Sul palco-podio si alternano tutti i meritevoli, tutti giustamente riconosciuti con splendidi monili, alcuni dei quali subito indossati. Per l’ottimo Mino Albanese la consegna del Trofeo dedicato a Francesco Ciquera, valente atleta locale e agente di Polizia, deceduto in servizio alcuni anni orsono. Premi anche ai primi liberi, con l’invito a tesserarsi presto. Infine, premiazione delle società, che ricevono ricchi cesti di prodotti eno-gastronomici: dalla previste prime tre si passa alle prime cinque e così sfilano sul podio, nell’ordine, Athletic Team Palagiano, Marathon Massafra, Montedoro Noci, Avis in Corsa Conversano e San Giovanni Bosco Palagianello.
E’ il tempo dei saluti, tutto è filato via liscio, complimenti agli organizzatori, l’appuntamento è per la prossima estate per rivedere i fantastici panorami di Mottola, tra salite e discese.