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Turi Quattro passi nella Storia 2014- SERVIZIO FOTOGRAFICO - Quattordicesima edizione della Quattro passi nella storia a Turi, piccolo centro alle porte di Bari, famoso per le ciliegie e per aver ospitato nel suo carcere Antonio Gramsci. Manifestazione alla quale sono anche affettivamente legato, avendo militato per ben tre stagioni nella locale Dof Amatori, la società organizzatrice l’evento. Edizione pomeridiana, forse per dar modo ai podisti di smaltire le scorie della partita notturna dell’Italia, che ha ben esordito battendo i “maestri” inglesi. Dolorante, a seguito di una caduta in allenamento, nella zona costale, vivrò questa gara ai margini, basandomi spesso sul racconto di chi la potrà correre e vivere direttamente.

Raduno fissato in Largo Pozzi, dove in rapidità si ritirano le buste contenenti pettorali e chip; 5 euro il costo dell’iscrizione per un pacco gara molto ricco e nobilitato da una confezione di ciliegie locali, l’oro rosso di Turi. A disposizione degli atleti i bagni della vetusta struttura fissa del giardino, sostanzialmente puliti, oltre a quelli dei bar della zona, precedentemente “sensibilizzati”.

Lavorano con cura tutti i soci della Dof, a cominciare dal presidente Franco Laera, passando per Domenico Valentini, “apripista” con la sua Vespa, e finendo al caro Pino Favonio, che ho il piacere di rivedere dopo un lungo periodo di infortuni che lo hanno tenuto lontano dal correre.

Dopo i grandi acquazzoni del sabato precedente è una gran fortuna che il tempo tenga: qualche goccia durante il riscaldamento, poi nulla; la temperatura è giusta per correre, si sente un po’ di umidità, d’altronde siamo a metà giugno.

432 gli iscritti a cui vanno sommati un centinaio e più di liberi; da segnalare la presenza di Marcella Delfine, reduce dall’Etna Marathon, quella di Carmelo Ventimiglia (50 km), Giusy Romanazzi, Sara Jurkic e Gianni Genco (42 km), tutti provenienti dal Gargano. A ricordarci che si celebra San Vito, la gradita presenza di Vito Porcelli che troverà tutte le scappatoie per non correre e non accompagnare la moglie Teresa.

A presentare la manifestazione, il bravissimo Paolo Liuzzi che oggi ho potuto “controllare” di persona per tutta la manifestazione; nel ruolo di “gabbiano” coach Michele Cuoco, il cui parco atleti cresce di giorno in giorno.

Nei pressi della Chiesetta di San Rocco, con l’approssimarsi dell’orario di partenza, i concorrenti si vanno man mano a schierare dietro la linea di avvio. Nessun problema per i più veloci schieratisi nella prime fila all’ultimo istante, nessun problema per alcuno, essendo la linea id partenza molto ampia. Da segnalare, in testa, la presenza della parrucca tricolore di Michele Tatone, che mi promette di resistere per un chilometro con i più veloci (promessa, chiaramente, che non è riuscito a mantenere...).

Con qualche minuto di ritardo, una volta avuto l’ok che il tracciato fosse in sicurezza, il via agli atleti che hanno cominciato con un giretto iniziale che li ha riportati sul viale di avvio prima di lanciarsi nel tratto fuori città, con attraversamento nel finale di vicoli e vicoletti della città vecchia, il tangere il carcere e giungere con possibilità di lungo sprint sul traguardo.

Percorso (9400 metri), come mi hanno assicurato i partecipanti, blindato al traffico, con ristoro a metà lunghezza, bellissimo ma un po’ pericoloso nella città vecchia con le improvvise curve e i gradini delle case a piano terra che creano qualche problema di sicurezza, soprattutto quando si è in gruppo. “Gara non da tempo”, dichiarano i più, ma molto caratteristica, che ha permesso appunto di fare “i quattro passi nella storia”, per fortuna senza incidenti ed infortuni. All’arrivo ciascun partecipante ritira una bustina contenente una bottiglia da mezzo litro d’acqua e una bustina di integratore.

405 i finisher Fidal, ai quali sono da aggiungere i non quantificati liberi.

In testa sin dal primo metro, al giro intermedio e sul traguardo, s’impone brillantemente Michele Uva (Free Runners Molfetta) in 31:56 precedendo la star locale Gianpiero Bianco (Dof Turi), secondo in 33:27, sembrerebbe attardato da un piccolo errore di percorso; terzo posto per l’eterno Enzo Romano (Montedoro Noci), campione e signore, in 33:37. Nonostante i tanti problemi quotidiani, Giuseppe Mele (Amatori Atl. Acquaviva) è splendido quarto in 33:42 sul prestante Giovanni Cosola (Atletica Adelfia), quinto in 34:08, e sul costante Palmo Lattarulo (Nuova Atletica Laterza), sesto in 34:15. Ottimo settimo posto per Silvano Calicchio (Montedoro Noci) in 34:25 che precede il simpaticissimo “capellone” Giovanni Gelsomino (Running People Noicattoro), ottavo in 34:26, il capace Antonio Zaccheo (Fiamma Olimpia Paolo), nono in 34:31, e il volitivo Sergio Raffaele Petruzzelli (Manzari Casamassima), decimo in 34:39.

Seguendo le previsioni della vigilia, Francesca Labianca (Giovani Atleti Bari) è la prima donna in 37:47; a completare il podio l’instancabile Erica Delfine (Amatori Putignano), seconda in 39:08, e la “semprepiùforte” Maria Iusco (Sport Center Bari), terza in 39:46. Quarto posto appannaggio della dinamica Daniela Tropiano (Atletica Monopoli) in 40:20 sulla caparbia Anna Sanseverino (Asopico Bari), quinta in 41:36, e sulla rivelazione Mariangela Di Lena (Nuova Atletica Laterza), sesta in 41:38. Rimarcabile settimo posto per Alessandra Caprioli (Athletic Team Palagiano) in 41:45 sulla bravissima Antonella Capitanio (Atletica Monopoli), ottava in 42:14, sulla capace Teresa Landriscina (Trani Marathon), nona in 42:44, e sulla maratoneta Cinzia Cea (Runners del Levante Bari), decima in 43:48.

A chiudere gli arrivi, la fantastica coppia Vito Spada e Gianfranco Taurino (Taras Taranto), al traguardo in 1:10:11, legati da “quel cordoncino” e da tanta voglia di correre e di vivere, che ha generato l’applauso più forte della partecipe folla presente.

Non dura molto l’attesa per l’inizio della cerimonia di premiazione: si parte dai vincitori, Francesca Labianca e Michele Uva, con quest’ultimo che porta con sé sul podio la splendida figlioletta Carlotta. Trofeo, cassettina di ciliegie e confezione di dolcetti per loro, per l’ennesimo successo di due ottimi ragazzi ed atleti. A seguire i primi tre di ciascuna categoria, tutti premiati con coppa, premio non gradito soprattutto dai più grandicelli, vero Gennarino Chimenti? (per le prossime edizioni, consiglio a Franco e soci di aggiungere magari una confezione di ciliegie, sempre gradite…). Da segnalare l’Assegnazione del 1° Trofeo Piero Palasciano, dedicato alla memoria del grande atleta e medico turese, e riservato giustamente ai medici: premiati dalla signora Palasciano, vince Rocco Affuso (Amici Strada del Tesoro Bari) su Giancarlo Tricarico (Pedone Ricardi Bisceglie) e Luigi Conti (Atletica Bitritto). Tocca alle società, in evidenza per numero di arrivati: in campo maschile vince la Montedoro Noci su Atletica Adelfia e Atletica Castellana (spero di ricordare bene…); in campo femminile, è prima l’Alberobello Running su Atletica Adelfia e Amatori Putignano. Il sorteggio riservato ai liberi e la consegna dei riconoscimenti a tutti gli Enti collaboratori alla riuscita della manifestazione chiudono questa 14^ edizione, tornata dopo tre anni di assenza.

Giudizio positivo per l’organizzazione, il dispiacere di non averla potuta correre, con la promessa di essere ai nastri di partenza l’anno prossimo ad onorare la Dof Amatori Turi.