
Per fortuna il volto calmo e pacifico di Giuseppe Mario Tomaselli, il presidente della Pro Canosa, la società organizzatrice, è sempre rimasto sorridente e, anzi, ha calmato i giustamente sofferenti soci ripetendo: “E’ comunque una festa, la nostra festa...”.
E allora vera festa podistica è stata, chi ha partecipato può tranquillamente testimoniare di come siamo stati trattati e di come questa manifestazione sia ben riuscita.
Ritirati pettorali e ricchi pacchi gara (5 euro il costo dell’iscrizione) presso la sede della Pro Canosa, provvediamo subito a cambiarci e a riscaldarci.
Il centro città è perfettamente chiuso dai locali vigili urbani, tra i quali spicca la figura di Peppino Germinario, storico runner, ma oggi maresciallo “in divisa”, come avrebbe detto il buon Totò.
Piazza Vittorio Veneto è già addobbata a festa, fiori dappertutto, fiori che cingono interamente la Cassarmonica che più tardi sarà sede di premiazioni. Ottimamente chiusa e transennata la zona partenza, tutto procede bene, con gli atleti a completare il riscaldamento, gli organizzatori a curare gli ultimi particolari e i giudici a controllare che tutto si svolga in maniera regolare.
Clima caldo, con il sole che già domina e picchia: saggia la decisione di farci partire alle 9.00 e, infatti, siamo già pronti. Non essendo in tanti non ci sono i soliti problemi di partenza, personalmente me ne vado nelle retrovie, non prima di aver apprezzato la presenza di Mimmo Ricatti, fuori gara, campione di umiltà e simpatia, sempre pronto a stare con noi amatori, sempre pronto al sorriso, alla foto, ad un saluto.
Francesco Ventola, presidente della provincia Barletta-Andria-Trani, per anni quì sindaco, ha l’onore/onere di sparare il colpo di pistola che ci darà il via, non appena terminato l’inno italiano. Al primo tentativo la pistola fa cilecca, provocando una risata generale, ma immediato si ode il colpo che ci dà il via.
Percorso di 8800 metri, gli amici organizzatori mi promettono essere “più dolce” del solito, ma è quasi impossibile, dovrebbero spinare Canosa e portarla a livello del mare. Chiaramente non si può e non vorrei nemmeno, perché perderemmo le peculiarità di questi tracciati, sempre duri, tecnici e allenanti.
Effettivamente, disegnato in questo modo, il percorso appare meno difficile, anche se non mancano i tratti in salita, affrontati dai più lenti camminando. Qualche auto sul percorso (anche se ci lasciano la precedenza…), ristoro a metà cammino con bottigliette d’acqua, popolazione più intenta ad andar al mare che però non manca di incitarci al passaggio.
Qualche progresso della mia salute mi permette di affrontare meglio questo tracciato; inoltre, mi è propizia la compagnia di Francesco Mastromarino, che – senza pettorale – mi fa da lepre…
Arrivo in discesa e via a concludere quest’altra fatica, con canotta immediatamente strizzata per eliminare il peso del tanto sudore. Medaglia al collo, la bustina ristoro prontamente ritirata e via a cambiarmi.
Mimmo Ricatti, senza pettorale, ha chiaramente tagliato il traguardo per primo, ma non vale…
Ed allora vincitore della 18^ Diomediade” è il taciturno Teo Tota (Pedone Riccardi Bisceglie), un passato da pugile, un buon periodo da podista qualche anno fa e ora in costante ripresa sotto le amorevoli attenzioni del presidente Gianni Graziani. Argento per il bravissimo Luca Cannone (Maratoneti Andriesi) che precede il compagno di squadra, l’ottimo Giuseppe Matarrese. Annotazione statistica: i primi tre sono tutti di Andria…
Sempre forte, è quarto Michele Cassano (Barletta Sportiva) sul giovane Antonio Di Giulio (Canusium 2004), quinto, e sul mitico Giovanni Gelsomino (Running People Noicattaro), sesto. Il bravo Vito Loconte (Atl. Sprint Barletta) è settimo a precedere il primo atleta della società organizzatrice, Andrea Dettole, ottavo. Sempre… veloci, Paolo Fiorentino (3^ Regione Aerea Bari) e Sabino Diaferio (Canusium 2004), completano nell’ordine il lotto dei primi dieci uomini.
Nella gara “rosa”, importante successo per Maria Angela Di Leo (Andria Runs) che precede la prima atleta della Pro Canosa, Elisabeth Raffeiner, seconda, e Angela Veneziano (Atletica Trinitapoli), terza. Complimenti a loro tre per il podio, ma complimenti anche a Brigida Todisco (DF Foggia), quarta, Clara di Paola (Pro Canosa), accolta da un festante boato, quinta, Annamaria Antonacci (Trani Marathon), sesta, la carissima Tina Carlone (DF Foggia), settima, Sabina Santovito (Andria Runs), ottava, Aurelia Brazzo (Margherita di Savoia Runners), nona, e da una commossa e determinata Nicoletta Merco (Pro Canosa), decima.
Da segnalare le performances di Nunzia Patruno (Barletta Sportiva) e Teresa Calefato (Trani Marathon), reduci rispettivamente dalla 50 e dalla 42 km della sera prima a Putignano, e regolarmente al traguardo.
Una parola per il caro Mario Vasciminno (DF Foggia), oramai m60, ma sempre forte, per Pasquale Mastrapasqua (Barletta Sportiva), sempre presente e sempre abile, e per la coppia Giuseppe Sciannamea e Angela Di Sibio, che oggi hanno giocato in casa, sempre disponibili, sorridenti e onnipresenti.
Rapide le premiazioni alla presenza di numerosi assessori del locale Comune e di alcuni sponsor: si parte con un riconoscimento alla bravura e simpatia di Mimmo Ricatti, per passare al podio maschile e a quello femminile. Ricchi e tanti i premi: al carico cesto di prodotti alimentari, si aggiungono tanti prodotti che gli stessi premiati si meravigliano di tanta abbondanza. E’ il turno delle categorie: i primi sette(!) uomini fino alla 60, poi i primi cinque delle restanti; le prime cinque donne fino alla 55, poi le prime tre delle restanti, tutti omaggiati con “tanta roba”! Toccante la consegna del premio del Memorial Matarrese, consegnato dalla signora e dalla figliola del mai troppo rimpianto Peppuccio (quante gare insieme abbiamo corso!) a Andre Dettole, il primo atleta di... casa. Per finire, il riconoscimento alle prime cinque società per numero cumulativo di arrivati che ritirano un ricco cesto: vince la Pro Canosa ma, sportivamente si fa da parte, e allora risulta prima la Podistica Santo Stefano Cerignola su, nell’ordine, Marathon Club Minervino, Barletta Sportiva, Pedone Riccardi Bisceglie e Disfida di Barletta.
I saluti finali, i ringraziamenti e… arrivederci all’anno prossimo!
Già, arrivederci all’anno prossimo: spero che i bravi soci della Pro Canosa vogliano mantenere questa gara, questa “festa” come l’ha definita il Presidente, nonostante gli scarsi numeri di partecipazione. Spero lo facciano perché è stata davvero una bella manifestazione, peccato per chi non ci fosse (soprattutto i cacciatori di premi che hanno perso un’ottima occasione) e che i podisti ragionino meglio e con la propria testa per gli anni a venire….