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Le critiche sono bene accette, ma a patto che… Voi sappiate!                                          

Premetto che non volevo minimamente trovarmi nella condizione di dover rispondere a delle critiche, ma sono dell’idea che quando esse vanno al di la del semplice commento ed intaccano situazioni di cui non si è a conoscenza del perché realizzate in quel modo, allora è meglio puntualizzare e scacciare via i fantasmi dalle menti. Per questo spenderò due righe in risposta a quanto espresso nell’articolo apparso sul sito Podisti.net, a firma di Vito Porcelli, riguardante la 2^ StRranaMarathon, essendo consapevole del fatto che molto probabilmente è stato facile criticare non conoscendo minimamente le motivazioni e le condizioni in cui si è organizzata la manifestazione.

Partiamo dal fatto che lanciare critiche fuori luogo dalla semantica sportiva, in generale, non giova sicuramente allo sport e ai valori che con esso si vogliono trasmettere. Inoltre, mettere in cattiva luce la competizione sportiva, a causa della carenza organizzativa (del tutto da verificare se carente o meno) non produce miglioramenti, ma solo perplessità che lasciano il tempo che trovano.

In Puglia, gare di questo genere ce ne sono poche e questo dipende anche da noi, forse anche per il nostro modo di agire che induce gli organizzatori a rinunciare all’impresa, vedi Bari e Parabita.

Ringrazio per le cose positive che avete elogiato nell’articolo, ma devo assolutamente ribattere la gran parte di quelle negative.

La scelta del quartiere di San Pietro Piturno, definito dal sig. Porcelli “quartiere dormitorio di periferia” non è una scelta casuale. Brevemente spieghiamo la storia. Doveva essere un quartiere residenziale di Putignano, ma diversi anni fa il comune di Bari ha acquistato quasi tutte le palazzine, con pochi spiccioli, da un’impresa in crisi ed ha alloggiato la gran parte degli sfrattati del comune di Bari. Come sempre in questi casi, l’inserimento e l’integrazione è stata difficilissima: ne sanno qualcosa i cittadini di Putignano che all’epoca avevano i propri figli che frequentavano le scuole elementari e medie; ne sa qualcosa la caserma dei carabinieri; ne sapevano qualcosa i proprietari di villette presenti nella campagna vicina. Io, in prima persona, dall’età di 25 anni mi sono sempre adoperato per il quartiere e come insegnante di educazione fisica e, a costo zero, mi occupavo dei bambini del quartiere. Non vi dico a che cosa ho assistito quando li allenavo nel loro campetto che l’amministrazione comunale aveva costruito per loro. Poi, tanti discorsi, tante opere, tanti passi in avanti, ma in realtà una vera integrazione non c’è mai stata.

Noi sabato 28 siamo riusciti a portare lì, in quella frazione del Comune di Putignano, 300 atleti di tutta Italia e non solo che con grande gioia e tranquillità hanno corso per le strade del quartiere e per le campagne circostanti. Questa è la potenza dello SPORT! Inoltre, grazie alla nostra manifestazione siamo riusciti a far ripulire il percorso fino al giorno prima pieno di rifiuti e a far finalmente finire i lavori nel bosco, che ha visto il passaggio dei partecipanti alla 50Km, chiuso fino al giovedì precedente le gara. 

Il percorso è tecnico ed impegnativo e va interpretato per quello che è con le sue caratteristiche. L’atleta sa che non è un percorso semplice, anche per il clima, ma è vario e sicuramente non noioso. Non è vero che dalle nostre parti si preferiscono i percorsi facili. Anche i nostri atleti sono “tosti” e abituati alle imprese e ve ne sarete resi conto allungando il naso fuori dai Corripuglia. Con il caldo si corre e ci si allena ugualmente, basta solo abbassare un po’ il ritmo e non tentare imprese impossibili.

La scelta della data, poi, se non vene siete resi conto, è legata alla festa del quartiere San Pietro e Paolo del 29 Giugno ed è per questo che la organizziamo ogni anno in questo periodo. 

In quanto al caratteristico nauseabondo olezzo da intensa arte evacuatoria bovinaio lo preferisco sicuramente alla puzza dello smog che respiriamo quando corriamo in alcune grandi metropoli. Gli anziani affermano che lo smog provoca il cancro, mentre il letame degli animali perlomeno guarisce la pertosse. 

Non ho scusanti sulla qualità dell’acqua di uno dei ristori e del nebulizzatore: anche per me è stata una brutta sorpresa, ma su questo possiamo sicuramente lavorare così come si può migliorare la sicurezza degli atleti nel tratto di strada dove era posizionato l’arrivo. Purtroppo, noi non siamo responsabili dell’assenza dell’informazione visiva circa i passaggi degli atleti, tanto meno dello smantellamento anticipato dell’arrivo. Su questi aspetti ve ne do atto e mi impegnerò un domani al fine di porre delle migliorie in tal senso. 

Inoltre, non ci aspettavamo tanta partecipazione ed ecco spiegato così il motivo per cui le medaglie sono finite, ma comunque stiamo già provvedendo alla consegna delle stesse ai tre atleti che non l’hanno ricevuta. Ce l’avremmo sicuramente fatta se non ci fosse stata l’insistenza dei giudici a prenderne ben 10.  

Nonostante tutto, vi ringrazio per l’articolo, perché visto le difficoltà incontrate avevo voglia di abbandonare, ma le vostre critiche mi hanno dato la forza di continuare perché c’è ancora tanto da fare e non solo per San Pietro Piturno, ma anche per tutti quelli che non vedono oltre il proprio naso.

Vi prego, la prossima volta, non distruggete tutto il nostro immenso lavoro con quattro frasi che facilmente si possono mettere insieme se non si è a conoscenza del perché di alcuni aspetti. Soprattutto, cerchiamo di usare lo spirito di collaborazione: solo così potremo riuscire a ricavare il meglio da ogni situazione negativa!

In tal caso, sarò sin da subito disposto a parlarne insieme. Grazie!