
Un bravo a Marisa Ciquera e all’intera associazione “Correre è Salute”, capaci di riproporre quest’evento dopo le difficoltà di qualche anno fa: organizzazione positiva ed apprezzabile, anche se alcuni addetti sono apparsi in alcuni frangenti un po’ troppo tesi e nervosi, un sorriso sarebbe talvolta più utile nei confronti degli ospiti.
Ritrovo fissato come tradizione in Piazza XX Settembre dove si ritirano agevolmente i pettorali al costo di 5 euro. Volendo, un euro in più e si ritira un giubbottino smanicato da corsa, opzione esercitata da tutti (o quasi) i partecipanti.
A disposizione degli atleti la struttura dei bagni pubblici, da poco rifatta e pulita; confermato, giustamente, il punto di partenza in Viale Turi, meno condivisibile la scelta di fissare nuovamente l’arrivo sul vialetto, piuttosto stretto, che sfocia in Piazza XX Settembre.
Circa 400 gli iscritti Fidal, ai quali vanno aggiunti duecento liberi, oltre alle signore del fitwalking, un serpentone di donne in cammino, dove si uniscono massafresi e mottolesi in un tentativo di gemellaggio.
Piacevole sostare in Piazza XX Settembre all’ombra, i problemi nascono quando ci spostiamo per andarci a cambiare ed indossare i completini sociali. Il sole picchia ancora forte, soprattutto è elevatissimo il tasso di umidità e capiamo subito che ci sarà da soffrire.
Ammiro chi ha la forza di riscaldarsi, personalmente alterno brevi scatti a tratti di passo, ma sono già stanco… prima di cominciare. Piacevole rivedere Gianni Gratton in gara, anche se gara di allenamento, a meno di 40 giorni dall’intervento chirurgico per una pericolosissima peritonite.
In una sorta di migrazione tutto il corteo si sposta sul punto di partenza, i ritardatari per raggiungerlo dovranno fare il periplo di una abitazione, davanti non passa nessuno ed è giusto così. Ampia la sede di partenza, non ci sono particolare difficoltà e il colpo di pistola del giudice lancia subito gli atleti sulla salita con curva a destra. Qualche pericolo per l’improvviso stringersi anche a causa di alcune auto parcheggiate e di alcuni lavori n corso e via su queste strade e stradine, come detto, con mille difficoltà e tanti applausi, acqua e spruzzi d’acqua, “regalati” dai volontari cittadini agli atleti.
Tracciato blindato al traffico, segnati sulla sede stradale i chilometri percorsi (impossibile notarli inizialmente essendo in gruppo), ristoro d’acqua a metà percorso, utilissimo l’intervento dei cittadini sul salitone finale, a bagnare con getti d’acqua gli ormai stanchi e disidratati atleti. Spettacolo nello spettacolo (per chi guarda, non per chi corre!) la scalinata che conduce agli ultimi 500 metri da correre nella parte storica del paese, per andare a chiudere - con svolta a sinistra - sullo stretto ed affollatissimo vialetto di arrivo, con la gente purtroppo oramai strabordata per strada, a creare problemi agli atleti, ai giudici e ai fotografi.
E’ il potente Mino Albanese, massafrese tesserato per la Don Milani Mottola, ad aggiudicarsi la 22^ Strapanoramica Mottolese, precedendo l’ottimo Nicola Mastrodonato (Tommaso Assi Trani), secondo, e il collaudato, collaudatissimo Cosimo Montemurro (Marathon Massafra), terzo. Giuseppe Moliterni (Gravina festina lente!) sfiora il podio terminando in quarta posizione con il mai domo Sebastiano Di Masi (Atl, Castellaneta), quinto, a tallonarlo. Il sedicenne Elio Palmirotta (Amatori Atl. Acquaviva) è sesto davanti al capace Angelo Michele Saulle (Valle d’Itria Locorotondo), settimo, al fortissimo Salvatore Iacobino (Runners 87 Valente Arredi Castellaneta), ottavo, al coriaceo Sergio Raffaele Petruzzelli (Manzari Casamassima), nono, e al “ruggente” Vincenzo Leone (Runners Ginosa), decimo.
La caparbia Anna Sanseverino (Asopico Bari) è la vincitrice della gara femminile precedendo quasi allo sprint una stravolta Adriana Dammicco (Cus Bari), seconda, e Marina Rotolo (Athletic Team Palagiano), apparsa in ripresa, terza. Brava Antonella Capitanio (Atletica Monopoli), quarta, davanti al duo dell’Athletic Team Palagiano, Graziana Ascoli, quinta, e Angela Scialpi, sesta. Settimo posto per la valente Mariantonietta Amatulli (Montedoro Noci), seguita dalla possente Alessandra Ferrucci (Olimpia Club Molfetta), ottava, e alla capace Giuliana Chiffi (Podistica Talsano), nona; la simpaticissima Margherita Pignatelli (Meridiana Triathlon Taranto) chiude il lotto delle prime dieci donne.
394 gli atleti al traguardo con Chiara Guida (Runners del Levante), ultima donna ma prima di categoria f55; tra gli uomini chiude la coppia Taurino-Spada (Taras Taranto), ultimi ma, non mi stancherò mai di dirlo, vincitori morali di ogni manifestazione che li vede iscritti, legali da qual cordoncino che dona vita, luce e speranza.
Ristoro finale con consegna di una bottiglietta d’acqua, due bustine di integratore e uno yogurt: qualche “vecchio” atleta ricorda i mega ristori di una volta, quando a Mottola qualcuno portava via buste di mozzarelle, gelati e di ogni ben di Dio….
Grazie all’ottimo lavoro dei Giudici e di Damiano Manzoni, addetto Fidal all’elaborazione delle classifiche, non si attende molto per l’inizio delle premiazioni. Ampio il palco, manca finalmente la ringhiera ma davanti è stato posto il tavolo che regge i premi, far le foto diventa quasi un’impresa…
Le parole del Sindaco, dottor Luigi Pinto, e dell’assessore allo sport, Giovanni Bello, aprono la cerimonia; il “primo cittadino” avanza la speranza di riportare a Mottola il Corripuglia: personalmente spero di rivedere questa associazione in massa alle prove del Circuito e riconquistare il diritto di ospitare una prova sul “campo”, poi si dovrà ragionare sul percorso, in modo da permettere agli oltre mille atleti partecipanti ad ogni tappa di Corripuglia di correre in sicurezza, senza però cambiarne l’essenza e le peculiarità di questo “unico” tracciato.
Si comincia con l’assegnazione del trofeo dedicato al compianto Francesco Ciquera al vincitore della manifestazione, Mino Albanese, accompagnato sul palco dalla splendida figlioletta. Premio Angelo Quarato per il primo “libero” del quale però mi sfugge il nome; a seguire il giusto e meritato risalto ad Anna Sanseverino, la prima donna, e via con tutte le categorie, con la premiazione dei primi tre di ciascuna fascia d’età. Consegnati bracciali e monili vari a tutti meritevoli, si passa poi a premiare le società, per numero complessivo di atleti giunti al traguardo, con vittoria per l’Athletic Team Palagiano su Marathon Massafra e San Giovanni Bosco Palagianello, nell’ordine, tutte premiate con ricchi cesti di prodotti alimentari.
I saluti finali, l’arrivederci al prossimo anno e via, lo sciogliete le righe, per il meritato rientro a casa.