
- SERVIZIO FOTOGRAFICO -Dopo il saluto del 2014 con tanto freddo e soprattutto, cosa rarissima nel capoluogo pugliese, la neve, tanti erano i dubbi se il tradizionale appuntamento podistico di inizio anno si sarebbe svolto. Anche perché, mai come quest’anno, nessuna pubblicità neanche su social network, neanche il tradizionale passaparola tra i podisti.
Ma oramai, a dimostrare che Bari non è solo cenoni e botti, questa tradizionale corsetta non competitiva e conseguente bagno a mare ha fatto breccia nel cuore dei podisti baresi e un buon numero si è spontaneamente presentato sul sagrato della Basilica di San Nicola. Presenti anche tanti rappresentanti di società della provincia: Barletta Sportiva, Running People Noicattaro, Dynamik Palo del Colle, Montedoro Noci, Dof Turi…
E, così, per la 16^ volta, ripetendo quanto scritto l’anno scorso, è andata in scena la Marcialonga Nicolaiana, un misto tra sacro e profano, tra religiosità e sport, il miglior viatico comunque per la redenzione spirituale e fisica. E così, dopo aver assistito alla funzione religiosa nella Basilica di San Nicola, il ritrovo sul sagrato, la benedizione del Priore della suddetta Basilica e la partenza, seguendo un gruppo di ciclisti volontari e, ancor più avanti, la volante della Polizia Urbana. E’ mancata la distribuzione della tradizionale t-shirt in cotone, sono mancati gli storici organizzatori, era presente l’assessore allo sport, Piero Petruzzelli, che evidenzia un certo bisogno di essere tra la gente, di voler essere attivo, speriamo anche nelle cose più serie ed urgenti.
Brevissimo giro della città vecchia, attraversamento di Piazza Ferrarese, il Lungomare e via sul lungo rettilineo fino a raggiungere la spiaggia di “Pane e Pomodoro” per il rituale (facoltativo) bagno a mare, quanto mai ardito data la bassa temperatura. Scene profondamente divertenti con il gruppone in acqua, tra cui il senatore Gaglione, lo stesso assessore Petruzzelli convinto a fare il bagno, e a brindare in acqua. Niente panettone e the caldo, come è avvenuto per anni, forse un ulteriore segno della crisi… o del cambio di organizzazione.
L’importante, comunque, era esserci: noi c’eravamo e non possiamo che chiudere augurando a tutti il miglior 2015 possibile.