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Decido di prendere parte alla Mezza maratona di San Valentino, a Terni, in preparazione della Roma-Ostia, la mezza più partecipata d’Italia, per decidere a quale ritmo correre.

Arrivo a Terni il giorno prima e mi reco direttamente all’expo per il ritiro del pettorale e del pacco gara, costituito da una maglia tecnica e qualche volantino.

Le info della gara sono affisse sulle pareti dell’expo; nel libricino della manifestazione c’è all’inizio la piantina del vecchio percorso, e verso la fine, quella del nuovo.

Il giorno della gara arrivo verso le 8.30; nel punto di ritrovo sono a disposizione tende-spogliatoi, deposito borse e tanti bagni chimici.

Fortunatamente, le previsioni che davano pioggia sono smentite; nonostante faccia fresco si sta bene.

Il percorso è mutato rispetto allo scorso anno, dato che, per la maratona, si partiva da Ferentillo e si arrivava a Terni e, a detta di molti runner, era molto veloce.

Si parte puntuali alle 9.30 e, con una leggera ascesa, si arriva dopo poco più di un km alla chiesa di San Valentino, patrono della città; si torna indietro, questa volta in leggera discesa, e si va fuori Terni, passando dalle acciaierie, si prende la Valnerina.

Fino (circa) al 5° km, la strada è prettamente in piano e il mio ritmo è intorno ai 5min/km; al primo ristoro non ci sono bicchieri riempiti di acqua e, superatolo, la strada inizia leggermente a salire.

Il mio ritmo scende un pochino; intorno al 9° km vedo i primi che tornano indietro, fortunatamente per loro sono in discesa.

Intorno al 10°km, lo spettacolo: passaggio all’interno della cascata delle Marmore, la strada stringe parecchio, ma l’emozione è tanta.

Fino a circa il 12° km la strada continua a salire, per arrivare ad un giro di boa per noi della mezza, mentre la maratona prosegue dritto, dove è presente un rilevamento intermedio: a questo punto la mia media è di 5’09” al km.

Ora inizia il tratto in leggera discesa, non voglio spingere al massimo, però vedo dal gps, che sono di parecchi secondi sotto i 5 al km…

Fino a circa il 19° km, la strada scende leggermente, per diventare poi piana; noto che recupero tante posizioni, ma non voglio spingere al massimo.

A circa 300 metri dal traguardo, c’è una salitella che porta all’arrivo che un po’ si fa sentire, ma riesco a concludere la mia fatica in poco più di un’ora e 45 minuti, a 5’/km di media.

Alla fine quasi 1100 arrivati nella mezza e circa 650 per la maratona.

Una gara sicuramente da correre, allenante e non facile, sicuramente molto meglio di quella di Perugia, alla quale ho partecipato quattro mesi fa, a livello organizzativo molto carente.