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Non potrò mai dimenticare la sera del 23 maggio 2013, lo scriverò sul mio diario, se mai ne avrò uno! Nella sala del consiglio comunale di Quattro Castella attendevo impaziente con papà la mamma che non arrivava mai. Era già l'ora della poppata e della mamma... nessuna traccia!
Avevo sentito l'altoparlante chiamare Fiorenza alla partenza ma non avevo capito per cosa: qualcosa come una crostata o forse no una crono scalata. Il fatto era che io ora avevo proprio fame! Ecco, finalmente la Mamma!
Ci appartammo in un angolo della sala e finalmente potei assaporare il latte con i sapori più sorprendenti e squisiti che io avessi mai assaggiato: c'era il profumo del fieno appena tagliato la fragranza dei maggiociondoli in fiore, la dolcezza delle orchidee selvatiche, mirto, rosa canina, muschio di bosco, c'era la luce di un tramonto tra le nubi dei quattro colli Monte Vetro, Monte Lucio, Monte Zane e Bianello e a condire il tutto il fragore delle chiarine ed il rullare dei tamburi degli sbandieratori. Mentre estasiata da tutto questo mi assopivo, un signore disse alla mamma che era andata a premio, rincalzò subito un altro “ma il tuo premio ce lo hai tra le braccia!” Tu non lo sai ma dentro me ...Ridevo!

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Nemmeno io scorderò questa sera, sono stato il primo a partire, con il sole non ancora al tramonto che traeva bagliori d'oro dal lussureggiante fogliame ancora rorido della recente pioggia.
Dietro di me incredibilmente una teoria di atleti, che mi avrebbero poi tutti superato, ma poco importa ora ero primo anche se lo sarei rimasto solo per poco più di un minuto.
Lo sapevo sai, che per me ci sarebbe stata “l'infamia” della gogna ma sono avvezzo ad arrivare ultimo! Forse per questo gli organizzatori mi hanno fatto partire per primo!

C'è una gran pace qui dove sono ora, tutti i cronometri immobili per l'eternità... questa volta lo faccio davvero un buon tempo...

il vostro Guido.