E due. Nel giro di otto giorni riceviamo un'altra segnalazione di partenza anticipata di circa 15 minuti, con comunicazione data all’ultimo momento, nemmeno alla consegna del pettorale la mattina stessa. Solo dopo, verbalmente o al microfono, con il rischio, anzi la certezza, di non avvisare tutti i concorrenti. Non vogliamo citare le due gare in questione perché non c’interessa la sterile polemica con gli organizzatori, ma stiamo parlando di manifestazioni in calendario Fidal, mica di corsette non competitive.
Di certo sono in tanti quelli che si sono arrabbiati, perché sono partiti “freddi”, col rischio di farsi male o che addirittura han preso il via ben dopo lo sparo oppure con lo stress di zigzagare in fondo al gruppo, sempre a rischio strappo, ovviamente.
Tra l’altro si trattava di due 10 chilometri, non maratone dove puoi maggiormente modulare lo sforzo e comunque viaggi a velocità inferiori, ma gare dove dovresti già partire al massimo, altrimenti diventa solo una corsetta di salute. Scelta accettabilissima sia ben chiaro meglio se praticata in allenamento che in competizione ufficiale.
Ma quante se ne inventano per peggiorare il servizio al runner? E’ mai possibile che adesso ci tocchi anche questa seccatura? Speriamo non diventi una moda.
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