Esiste, a dispetto degli scettici.
La macchina del tempo non è solo un invenzione di qualche fantasioso narratore, spesso rappresentata al cinema in pellicole come “Ritorno al futuro” oppure utilizzata dal simpatico Mago Merlino in un cartone animato disneyano. La macchina esiste e funziona benissimo e la prova ci arriva da fonte autorevole, mica dall’ultimo giornalista in cerca di un scoop.
Ma andiamo con ordine, ovvero da settimana scorsa, quando a Cremona si svolge la ben nota maratonina. Tra i partecipanti il Dr. Ciro Pistillo, un valente fisico italiano che lavora all’estero. Terminata la prova con l’ottimo tempo di 1h35’, il cattedratico con l’hobby della corsa decide di scaricare le fotografie della sua prova.
Fin qui nulla di speciale, salvo che digitando 448, il suo pettorale, arriva la sorpresa. Insieme alla sue immagini ecco apparire le foto di un altro runner col numero 448. Si tratta di un concorrente con un pettorale di una precedente edizione della mezza cremonese.
Con approccio scientifico il Professor Pistillo ha affrontato il problema escludendo subito un errore del fotografo. E’ impossibile che abbia ha mescolato le foto 2013 con quelle di passate edizioni in quanto accanto al 448 “vintage” si notano atleti col pettorale di quest’anno.
Scartata anche la possibilità che qualcuno s’infili un vecchio pettorale per non pagare l’iscrizione (a che pro quando potrebbe correre 21 km da solo da un'altra parte), non resta altra spiegazione che una macchina del tempo.
Ora resta solo da comprendere chi e perché abbia ripreso quest’uomo dal passato per catapultarlo nuovamente sullo stesso percorso ad anni di distanza. Chiunque fosse in grado di dare una risposta a queste domande ci contatti al più presto.
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