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Questo mi vien da pensare facendo una mia personale riflessione ed analisi del fenomeno delle quote gara al ribasso. Dico questo dopo aver visto alcune grandi mezze del Nord Est uscire con quote il cui unico effetto, se vogliamo, potrebbe essere solo quello di destabilizzare un “movimento“, anche se sinceramente non riesco a capire a chi giovi.
 
Ma dove si vuole arrivare al ribasso? Non lo so anche se me lo sto chiedendo. Senza voler criticare l'operato di nessuno in quanto ognuno è libero di applicare le quote gara che ritiene più giuste mi chiedo dove si voglia arrivare nella corsa al ribasso messa in atto da qualche organizzatore. Ci aveva provato qualche anno fa Treviso, ma avendo poi cambiato politica del prezzo mi viene da pensare che quella strategia non era poi cosi vincente. I grandi numeri non sempre stanno a significare solo grandi entrate e grandi sponsor, ma significano anche grandi costi
 
Oppure questi organizzatori, ci siamo chiesti, possono fare questi prezzi, grazie a grandi introiti, rivenienti in parte da aziende private oppure in gran parte dell’ente pubblico.
 
Da 20 anni prendo parte a riunioni in giro per il Nord Italia in quanto il nostro evento è stato nel corso degli anni inserito a vario titolo in numerosi circuiti. Da 20 anni il coro di voci verso di noi , mosso da parte di tutti gli altri organizzatori è sempre e solo uno: “Beati voi che siete in Trentino, una Regione Autonoma e per l’organizzazione di manifestazioni, beneficiate di contributi a pioggia.
 
Complice un po’ di tempo a disposizione, non avendolo mai fatto, in questo giorni ho provato dilettandomi a fare qualche piccola ricerca in internet per capire se veramente siamo così fortunati noi del Trentino, anche perché da giorni in seno al nostro Team ci stiamo veramente chiedendo “Ma come fanno gli altri a fare quota gara così basse?” .
Ed allora cerca che ti ricerca abbiamo trovato delle interessanti delibere, tutte pubbliche, quindi non andiamo a raccontare nulla di segreto, sono dati che ognuno di Voi può tranquillamente trovare.
 
Scopriamo così che il solo ente Regione patrocina, ma di conseguenza finanzia, tutte le maratone e mezze maratone, quelle per le quali noi abbiamo fatto una ricerca, con contributi più o meno cospicui, ma tutte per importi superiori a quanto da noi ricevuto.
Non abbiamo cercato ne contributi assegnati da Provincia, Comune, Camere di Commercio e municipalizzate varie ma solo dall’Ente Regione.
Non pubblichiamo questa nostra personale ricerca lasciando ad ognuno di Voi la libertà di cercare o meno quanto sopra.
 
A titolo puramente indicativo abbiamo cercato contributi nelle Regioni
Friuli Venezia Giulia
MARATONINA DI UDINE
MARATONA TRIESTE
UNESCO CITIES MARATHON
 
Veneto
ASD Venicemarathon Club
ASD Treviso Marathon
ASD GAAC 2007 Veronamarathon
Lombardia
STRAMILANO
MILANO CITY MARATHON
 
Piemonte
TURIN MARATHON
LAGO MAGGIORE HM
 
 
Trentino Alto Adige 2014
GARDA TRENTINO HALF MARATHON
 
Ma quanto costa organizzare un evento? Qual è Il ”costo pettorale” di un evento in una gara di 4.000 concorrenti e quali sono le principali voci che concorrono alla formazione del “costo pettorale”? I prezzi sotto indicati sono tutti arrotondati per difetto, sono riferiti alla Garda Trentino Half Marathon e le voci indicate sono solo alcune delle principali voci di costo necessarie per organizzare un evento che garantisca agli atleti tutti questi servizi essenziali e di qualità soprattutto in una stagione fredda .
 
Nessun euro alla voce “personale amministrativo” in quanto Trentino Eventi A.S.D. è formata esclusivamente da volontari .
 
1,00 Montepremi 4.000 euro
2,00 Medaglia
3,50 Pacco gara , maglia tecnica e/o altro gadget
0,75 Assicurazione
1,00 Pubblicità /Promozione web/internet/riviste
1,00 Trasferte promozionali
1,25 Tipografia
1,00 Grafica & Social
2,00 Timing e segreteria
0,50 Servizi Sanitari adeguati quanto a medici e mezzi di soccorso
0,50 Tassa gara Fidal
0,50 Tassa Fidal per arrivati/AIMS/Certificazione percorso
0,75 Transenne
2,50 Servizio Bus navetta
0,75 Service Audio
0,50 Produzione video per RAI SPORT
1,50 Festa del Volontario
1,50 Tasse varie TOSAP/ICA/SIAE /IVA su fatture / spese bancarie/interessi passivi
2,00 Stampa pettorale/pannelli vari /speakers/ospitalità fornitori
8,50 Tensostruttura e docce/WC circa 35.000
1,00 Trasporti e noleggi mezzi
0.50 Magazzino
0,50 Marche da bollo e valori bollati
 
Si arriva ad oltre 35,00 euro, ipotizzando che tutto ciò che riguarda ristori, dal prodotto alla stoviglia, gruppi musicali, animazione, premiazioni gruppi e categorie master, teli termici, sacche porta indumenti, servizi pulizia spazi post gara quali padiglioni/strade, palestre etc etc , eventuali conferenze stampa, ufficio stampa, pasta party, siano offerti a titolo gratuito da sponsor.
Sono nel mondo del running/organizzazione di half marathon e non solo, da oltre 20 anni e posso dire di averne viste di tutti i colori ma sono anche dell’avviso che una quota debba avere un “giusto prezzo” perché trovo poco corretto spingersi troppo al ribasso.
L’unico risultato che si raggiunge è, a mio avviso, quello di mettere in cattiva luce gli altri organizzatori, quelli delle quote “alte” accusati poi dai runners di volersi arricchire.
 
Confido che in futuro, per il bene del movimento, le quote siano più vicine alla realtà, e se grazie ad una quota reale chi organizza ha un surplus finanziario ci sono sempre tantissimi progetti umanitari da accompagnare verso un loro obiettivo difficilmente raggiungibile senza un sostegno economico.
 
Con questo mio scritto si vuole solo provare a spiegare ai runners che sono molteplici le motivazioni che portano alla formazione del “costo pettorale” e non sempre è facile fare il prezzo richiesto e che si vorrebbe fare ma molte volte il prezzo viene “imposto” da componenti che esulano dalla volontà di chi organizza.