Domenica scorsa 27 Novembre, si è corsa a Zeloforamagno, “Il gir a la cava”, una storica 10 chilometri su strada, giunta alla sua 43^ edizione. Sulla manifestazione ha già scritto il collega Lorenzini, il cui pezzo potete velocemente ritrovare cliccando qui.
Il tema che vorremmo trattare oggi è invece quello del pacco gara. Gli organizzatori hanno infatti deciso di mantenere un prezzo basso d’iscrizione, pari a sei euro, non inserendo alcun “riconoscimento”. Personalmente sono molto favorevole a questa soluzione e ritengo inoltre che la gara in oggetto sia tra quelle più adatte per muoversi in tale direzione.
Per gente che gareggia a ritmo settimanale, ormai le magliette, calze o altri gadget ricevuti hanno riempito tutti i cassetti e gli armadi. I regali gastronomici spesso lasciano il tempo che trovano, tra prodotti con scadenza borderline o marche/prodotti che non sono graditi una volta portati sulla tavola di casa.
A questo aggiungiamo che se uno corre la maratona fashion o la gara in un posto esotico, il feticcio di ricordo ha un senso, ma se va a fare i diecimila vicino all’aeroporto di Linate, in mezzo a capannoni industriali, quello che gli interessa è svolgere un buon allenamento, confrontare il tempo con quello dell’anno precedente, prendere punti se è in gara per il circuito Corrimilano, di cui Zelo era l’ultima tappa. E tornare a casa contento, perché, sia ben chiaro, ce ne fossero di gare come “Il gir a la cava”.
Domenica molti hanno capito, alcuni no. Tra l’altro non si rendevano del servizio che avevano ricevuto, tra gara FIDAL (leggi tasse), cronometraggio con chip, percorso presidiato, ristoro in corsa ed a fine gara, docce, ricchi premi per tutte le categorie… Mancavano solo i cotillon, verrebbe da aggiungere. Per sei euro. Tariffa ormai introvabile in zona.
Ecco, se proprio vogliamo muovere un appunto, anzi diciamo dare un suggerimento, visto che si trattava di una novità, sarebbe stato meglio fare un po’ più di pubblicità preventiva sul cambio di rotta. Almeno con le società più grandi o quelle del circuito, oppure scrivere due righe sul sito, anche perché la contemporanea presenza della non competitiva, dove il pacco gara ha più senso, e veniva regolarmente distribuito, ha generato un poco di confusione.
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