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Beschiera Borromeo In Gir Ala Cava 2016 a foto Roberto Mandelli

SERVIZIO FOTOGRAFICO

 

Si è corso questa mattina una classica autunnale, “in gir a la cava”, a Peschiera Borromeo, per essere più precisi nella frazione Zeloforamagno. Organizzata dall’omonimo gruppo sportivo, siamo alla 43^ edizione, una bella combinazione tra tapasciata per tutti ( 5, 10 e 21 km) ed una competitiva riservata agli agonisti. Questi ultimi sono stati 790 (i classificati) a misurarsi sui due giri corsi prevalentemente nel centro cittadino con passaggio a metà gara dalla zona partenza/arrivo, dove hanno ricevuto l’incitamento dei non pochi spettatori e la “chiamata” del bravo speaker, Daniele Bonesini, un (lontano) passato da buon atleta, ora si diletta col microfono, con ottimi risultati.

Alla fine nella gara femminile ha prevalso in 36:22 Elisa Cova (Cus Pro Patria), figlia d’arte e specialista nel mezzofondo prolungato (ad esempio, PB sui 3000 siepi di 10:17) , seguita da Daniela Ferraboschi del Team Runners Zanè (36:43) e Valentina Pelosi (38:39), Euroatletica 2002.

In ambito maschile è stato bello rivedere Rene’ Cuneaz ( CUS Pro Patria), che ha recentemente migliorato il suo PB in maratona a Francoforte (2:15:32). Forse i suoi avversari speravano che gli allenamenti per la maratona lo avrebbero rallentato su una distanza “breve”: niente da fare , vince con relativa facilità in 30:42. Seguito da Andrea Ghia, 31:01 (CUS Genova) e Zohair Zahir, 31:12 (Cus Pro Patria), Altrettanto bello rivedere un ….meno giovane, un evergreen che risponde al nome di Dario Rognoni. E’ sempre lì, a spingere forte e per batterlo bisogna fare tanta fatica, del resto ha chiuso in 31:33, ovviamente primo della sua categoria SM40.

I numeri: dicevamo 790 classificati, un po’ meglio del 2015, quando furono 722. Sono numeri stabili nel tempo, pare proprio che questa manifestazione non risenta degli alti e bassi stagionali, delle mode che portano i podisti a distribuirsi nelle tante, forse troppe, manifestazioni che presenta il calendario. Una forma di “affetto” e di riconoscimento da parte di tanti verso una gara bene organizzata, che fornisce i servizi essenziali, quelli che ci vogliono veramente perché una gara “riesca bene”. Peccato che non tutti abbiano compreso lo spirito che ispira l’organizzatore: 6 euro per una 10 k non si vedevano da tempo. Mancava il pacco gara? Viene anche il dubbio, un triste dubbio: andiamo a correre o a fare la spesa? Comunque il panorama podistico offre tante ricche gare a 2 euro/km, e anche di più. A ognuno, ovviamente, la sua scelta.

Chiudo con alcuni dati che dimostrano la qualità della gara anche dal punto di vista amatoriale: Franco Possoni, Romano Running (SM60) stravince la sua categoria in 37:43; lo stesso fa Victoria Dumitru, Atletica Lambro (SF45) 41:14; ancora meglio Elena Marocci, della Michetta (SF50) 41:09.

Tra i tanti, anche un rappresentante dell’Esercito Italiano, il caporal maggiore, Silvano Smedile, che chiude appena sotto i 4’/km; per l’orgoglio del suo Comando, ospedale Militare di Baggio, ed il suo comandante, Colonnello Fabio Zullino.

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