Succede in tutta Italia, ma ovviamente nella capitale ha sempre una maggiore cassa di risonanza. Domenica scorsa, durante la Roma-Ostia, diverse autovetture sono state danneggiate dai ladri che hanno razziato portafogli, navigatori satellitari, telefonini e tanto altro. Finale con parziale lieto fine in quanto, notizia di oggi, parte della refurtiva è stata recuperata da parte delle forze dell’ordine. Nel frattempo, apriti cielo, con radio private a raccogliere lo sfogo dei derubati, alcuni pronti a buttarsi contro organizzazione e polizia, incapaci di proteggere le vetture parcheggiate all’EUR in un viale centrale.
Permetteteci di non essere d’accordo con loro. Quando si va in giro, non ad una gara, anche nella vita di tutti i giorni, non si lasciano gli effetti personali in auto. Tantomeno in una grande città. Se poi lo si fa ad una manifestazione podistica e magari si resta pure qualche minuto nei pressi della vettura per terminare di cambiarsi è chiaro che stiamo dicendo ai ladri: prego, accomodatevi. Malintenzionati che quando parcheggiamo, di solito non sanno quando torneremo, ma se ci vedono con un pettorale addosso, capiscono subito che avranno tutto il tempo a disposizione per muoversi al momento giusto. Anzi, che sono venuti lì apposta prevedendo la nostra imprudente mossa.
Vogliamo poi parlare un attimo di cosa ci occorre realmente quando andiamo a gareggiare? Serve un navigatore per andare al quartiere EUR? Il portafoglio pieno di soldi e con la scala reale delle carte di credito oppure giusto due soldi e la patente, nel caso fossimo i conducenti?
Ma poi, la domanda principale è sempre la stessa: gli organizzatori hanno predisposto un deposito borse? In caso positivo, non utilizzarlo ci espone ad un rischio ed in caso le cose non vadano bene dobbiamo solo guardarci allo specchio, perché il mondo delle corse non è una incontaminata enclave, isolata rispetto alla vita di tutti i giorni.
Da parte nostra noi continueremo a segnalare le manifestazioni dove questo servizio non viene prestato, in quanto riteniamo sia ormai entrato a tutto diritto nell’indispensabile pacchetto base da offrire a chi corre e paga un’iscrizione. E notate bene, non parliamo solo di un deposito borse, ma di un deposito CUSTODITO, perché ci è già capitato d’incontrare depositi dove le borse erano lasciate a disposizione di tutti, oppure di gare, anche molto “fashion”, dove pochissime persone dovevano servire migliaia di runner, con un risultato simile all’attacco al forno di Manzoniana memoria, self-service e borse recuperate a caso, senza nessun controllo.
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