Pesante presa di posizione della IAAF, la Federazione Internazionale di Atletica leggera, dopo la squalifica dei cinque marciatori russi (http://magazine.podisti.it/2013/index.php/component/content/article/23416-doping-bufera-sulla-marcia-russa.html) che ha di fatto confermato sospetti e dubbi sull’intero sistema dell’atletica russa. Già a dicembre uno speciale della televisione tedesca ARD aveva parlato di doping di stato, che ora la nota apparsa sul sito della IAAF sembra confermare: “I numerosi casi di doping nell’atletica leggera, e nella marcia in particolare, in Russia, è una delle principali preoccupazioni per la IAAF pronta ad approfondire le indagini con l’aiuto della WADA, l'Agenzia mondiale antidoping.
Infatti, dei 37 atleti squalificati nel mondo dall’introduzione del passaporto biologico nel 2009, ben 23 sono atleti russi.
Alla luce di ciò le medaglie vinte dagli atleti squalificati saranno riassegnate non appena la Federazione russa confermerà e motiverà le sentenze di squalifica”.
Infatti, dei 37 atleti squalificati nel mondo dall’introduzione del passaporto biologico nel 2009, ben 23 sono atleti russi.
Alla luce di ciò le medaglie vinte dagli atleti squalificati saranno riassegnate non appena la Federazione russa confermerà e motiverà le sentenze di squalifica”.