La IAAF ha deciso: la Russia è stata sospesa con effetto immediato e senza limiti di tempo. Su 24 (dei 27) membri del Council (il governo mondiale dell'atletica) riuniti in videoconferenza, 22 voti sono stati a favore, 1 contrario (il membro russo non era autorizzato a prendere parte alla votazione), a dimostrazione che la documentazione fornita dalla WADA è stata ritenuta attendibile, la Russia è stata sospesa in base dell’Articolo 6.11 (comma b) e dell’articolo 14.7 dell’ordinamento IAAF.
In base a questa decisione gli atleti russi non potranno partecipare ai Giochi Olimpici e a tutte le competizioni internazionali. Inoltre, la Iaaf toglierà alla Russia l’organizzazione della Coppa del Mondo di marcia (prevista a Cheboksary) e del Mondiale Juniores (previsto a Kazan) nel 2016.
Gli atleti russi, però, potranno partecipare alla competizioni nazionali e dovranno sottoporsi ai controlli antidoping internazionali.
Sebastian Coe, presidente della Iaaf, ha così commentato la decisone: “Oggi abbiamo potuto constatare il fallimento della Federatletica russa e quindi adottato l’unica decisione giusta da prendere: sospenderli. Ma abbiamo anche discusso e convenuto che l’intero sistema dell’atletica ha fallito, non solo la Russia. A questo punto la Iaaf, la Wada e tutti gli atleti, devono guardarsi dentro in questo momento così difficile per il nostro sport. Dobbiamo essere in grado di individuare i problemi e risolverli, per poter rilanciare il nostro sport”.
Da segnalare, infine, la lettera aperta inviata da Yelena Isinbayeva alla Iaaf: “Squalificare atleti innocenti e non collegati con lo scandalo doping dagli eventi internazionali e dai Giochi Olimpici di Rio non è giusto. Spero che la decisione sia corretta…”