Alle 20.00 brasiliane, l’una di stanotte italiana, hanno preso il via i Giochi Olimpici di Rio, con la cerimonia di apertura nello stadio Maracanà, stracolmo di circa 70mila spettatori.
Cerimonia che ha ripercorso la storia del Brasile, con effetti visivi ad altissima tecnologia, tantissima musica, il coinvolgimento degli spettatori, la passerella della modella brasiliana Gisele Bundchen, i temi sociali, dall’immigrazione all’integrazione fra le varie razze.
Poi l’arrivo delle varie squadre nazionali: comincia la Grecia, come è tradizione, poi le altre in ordine alfabetico; fischi per l’Argentina, rivale storica, e la Russia, per via del doping; applausi per l’Italia, con Federica Pellegrini portabandiera, Giamaica, la selezione dei Rifugiati e, naturalmente, per il Brasile che chiude la sfilata.
Fischi per il il presidente ad interim del Brasile Michel Temer, che ha annunciato l’apertura dei Giochi, mentre fuori dallo stadio si levavano numerose proteste di chi contesta i Giochi e i costi…
Il discorso del presidente del comitato organizzatore, Carlos Nuzman: “Oggi nasce un mondo nuovo”, quello del presidente del Cio, Thomas Bach: “Abbiamo sempre creduto nel Brasile”…
Ad accendere la fiamma olimpica dei Giochi, l’ultimo tedoforo, una nostra vecchia conoscenza, il maratoneta Vanderlei Cordeiro da Lima, l’uomo aggredito dal 'prete' irlandese e infine battuto ad Atene 2004 da Baldini.
E speriamo sia di buon auspicio per i colori azzurri, in particolare per la nostra atletica e i nostri maratoneti.