Federico Rosa è stato assolto in Kenya “con formula piena” dalle accuse di presunta somministrazione di sostanze dopanti ai suoi atleti: termina così il procedimento penale a carico del noto manager italiano, figlio del dottor Gabriele.
“Il caso è chiuso” ha dichiarato il magistrato Bernard Ochoi, perché i due maggior accusatori di Rosa, la maratoneta Rita Jeptoo (attualmente squalificata proprio per uso di Epo) e l'ex ottocentista Elijah Kiprono Boit, non si sono presentati al processo, né la polizia ha saputo presentare prove a carico del manager dopo un’inchiesta durata cinque mesi.
C’è da ricordare che in base alle accuse, nei mesi scorsi, Federico Rosa era stato anche arrestato…
A supporto del manager, in tribunale, si erano presentati, Asbel Kiprop, tre volte mondiale sui 1500, e Jemima Sumgong, campionessa olimpica di maratona a Rio, ma non è stata più necessaria la loro testimonianza.
Gabriele Rosa ha dichiarato: “Dopo cinque mesi di sofferenza è finalmente arrivata l'assoluzione per mio figlio Federico. I suoi accusatori non si sono presentati al processo, la polizia non aveva prove, il giudice di Nairobi ha disposto l'assoluzione con formula piena. Abbiamo messo in piedi (il team Rosa&Associati, nda) la squadra più forte del mondo, in Kenya siamo considerati benefattori, ma siamo finiti in questa vicenda. È stato difficile. Non si poteva reagire alle false accuse, bisognava tacere, su consiglio dei difensori, secondo i quali questa era la miglior linea d'azione per non irritare tribunale e polizia. Qui funziona così. La polizia ha fatto indagini e non ha trovato niente. Eravamo certi di questo, ma fino alla sentenza di oggi c'è stata tanta preoccupazione”.