
A poco più di due mesi dalla 12^ maratona di Milano incontriamo Andrea Trabuio, direttore del Comitato Organizzatore, per farci raccontare di questa prossima edizione, di cosa ci aspetta, come stanno andando le cose e quanto altro possa essere utile a chi ha deciso di partecipare, ma anche alla possibile schiera degli indecisi.
Come ad ogni edizione la maratona di Milano crea aspettative e, guardando la sua storia, non sempre sono positive.
In effetti ogni anno c’è la sensazione di essere degli osservati speciali, che i piccoli o grandi errori che si fanno da queste parti siano meno tollerati e tollerabili, ma onestamente questo non ci infastidisce, anzi ci stimola a cercare di fare bene il nostro lavoro, fare in modo che tutto giri al meglio. Poi mi pare che sulla vostra rivista, notoriamente molto critica, dalle ultime edizioni non ci siamo usciti male…
Quali sono le novità della MCM 2013
Intanto la conferma della “Domenica a Spasso”, la giornata cosiddetta ecologica, un grosso vantaggio per tutti quelli che correranno, i mezzi di trasporto saranno potenziati, facilitando gli spostamenti prima e dopo la gara, che confidiamo saranno gratuiti per tutti gli iscritti alle gare come negli anni scorsi. Raccomandiamo sempre di utilizzare al meglio i mezzi pubblici, la partenza si raggiunge facilmente da qualunque parte si provenga, lasciate la macchina a casa, se potete; per chi viene da fuori, agli ingressi in città , ci sono molti parcheggi a costo zero o molto basso.
La seconda novità riguardo il percorso. Nei mesi scorsi abbiamo lavorato a stretto contatto con ATM, Polizia Municipale e Comune di Milano per modificare il percorso di gara e trovare la soluzione ottimale che permettesse di ridurre da 11 a 1 le intersezioni tra i tragitti dei mezzi pubblici ed i percorso di gara, questo con evidenti vantaggi di viabilità sia per i cittadini che per i runner. In realtà il cambio riguarda la seconda metà del percorso del 2012, e posso dire che comunque sarà un percorso più “centrale” e che vedrà un passaggio in Foro Bonaparte, così che chi è all’arrivo possa vedere due volte gli atleti in gara.
Il percorso definitivo è in fase di verifica, e confidiamo di effettuarne l’omologazione entro il mese di febbraio in modo tale da presentarlo il prima possibile al pubblico
I punti di cambio
Cambiando il percorso, conseguentemente anche i punti di cambio della staffetta sono cambiati e come sempre abbiamo privilegiato la logistica e la facilità di trasferimento dei runner piuttosto che l’equidistanza delle frazioni: il primo punto di cambio sarà ancora in Via Caprilli, il secondo in zona Stazione Centrale, il terzo in corrispondenza di Pagano. Le distanze saranno più o meno analoghe al 2012 e saranno pubbliche il prima possibile, appena omologato il percorso di gara. In ogni caso tutti i punti di cambio sono tutti in corrispondenza di fermate della metropolitana, come in passato.
Parlando in generale, il calendario ormai esplode di eventi podistici, spesso mal coordinati tra loro.
Noi organizzatori dobbiamo lavorare sulle variabili che possiamo controllare e questa, nonostante la buona volontà di molti, non è tra quelle che dipendono da noi. Gli eventi sono indubbiamente tanti e in continua crescita, ma gli organi preposti a regolare l’ingresso di nuove gare non sempre sono presenti, a volte si guarda più alla possibilità di fare cassa che al bene delle singole manifestazioni. A noi organizzatori non resta che fare del nostro meglio per offrire il prodotto migliore possibile, poi saranno i podisti a valutare e scegliere dove andare a correre, a seconda delle loro esigenze e aspettative.
Staffettisti e maratoneti, nella scorsa edizione i problemi non sono stati pochi.
Nonostante molte cose abbiano funzionato al meglio, lo scorso anno non tutto è filato per il verso giusto, e la terribile giornata di pioggia ha amplificato le “magagne” dell’organizzazione. In ogni caso abbiamo studiato gli errori e abbiamo lavorato per porre rimedio a quanto non ha funzionato al meglio in passato. Per fare qualche esempio, i punti di cambio saranno allestiti il giorno prima, le aree di passaggio del testimone tra gli staffettisti saranno distribuite su un tratto di gara più lungo per evitare assembramenti, cercheremo di isolare la zona riservata agli staffettisti per consentire il passaggio dei maratoneti lungo una corsia preferenziale, e stiamo studiando la soluzione più idonea per il deposito delle sacche degli atleti e la riconsegna delle stesse. Certamente bisognerebbe che tutti si rendessero conto della complessità di muovere molti mezzi in città in poco tempo (il tempo per correre una frazione di gara 10 km!) per il trasporto delle sacche. Abbiamo visto poi che nelle altre gare di questo tipo in Europa (Vienna, Praga, Nizza-Cannes) questo servizio non viene fornito per niente, piuttosto lo staffettista in attesa porta la borsa di quello a cui dovrà dare il cambio e gliela consegna di persona quando arriva!
Il punto sulle iscrizioni
Direi che il trend è buono, in linea con le aspettative. Bene le staffette, ma bene anche per la maratona, i numeri sono maggiori nel confronto con lo stesso periodo del 2012, nonostante che la tendenza dei podisti sia quella di attendere sempre più a lungo. Quest’anno poi abbiamo inaugurato una nuova modalità di iscrizione – alla nostra gara ci si può iscrivere solamente online - con le tariffe che crescono all’aumentare del numero degli iscritti. Magari non tutti hanno compreso subito questa nuova modalità, ma ti assicuro che i benefici sono sia per noi ma anche per chi si iscrive che compila da solo tutti i propri dati.
Poi ci sono i gruppi sportivi, che arriveranno più avanti, quando avranno le iscrizioni tutte insieme.
A proposito di gruppi sportivi, come sempre sono determinanti sia nella collaborazione che con la loro presenza in gara.
Certamente, da quando sono arrivato a Milano ho sempre pensato di coinvolgere le società sportive milanesi per il servizio in gara e sul percorso, tutti i ristori e gli spugnaggi sono affidati a loro, sono podisti e addetti ai lavori che conoscono le problematiche e sanno offrire il miglior servizio a chi corre.
Per quanto riguarda invece la partecipazione, vorrei ricordare a tutte le società che ci sono delle convenzioni che prevedono delle gratuità all’aumentare del numero dei propri atleti iscritti, crediamo sia importante poter premiare chi aiuta la nostra maratona a crescere. Altra novità di quest’anno è che per la prima volte abbiamo un montepremi riservato solamente per le società sportive che portano a correre i propri tesserati in maniera rilevante (minimo 30 atleti per società), le prime 8 società di questa classifica si spartiranno un premio in denaro complessivo di oltre 5.000 euro.
Le donne che corrono sono sempre poche, in particolare se ci confrontiamo con gli altre paesi.
Purtroppo le statistiche dicono che l’Italia è ancora indietro in questa speciale classifica della partecipazione femminile. Nel mondo anglosassone le donne e gli uomini corrono in percentuali quasi uguali. Nella nostra maratona - che comunque ha visto oltre 3000 atlete in gara - le donne sono rappresentate nella misura del 12% in maratona, e del 28% nella staffetta. Abbiamo pensato allora di proporre un programma solo per le donne per stimolarle a correre con noi nelle strade di Milano. Il nostro progetto si chiama “Pink Power, tutto il rosa della corsa” e verrà presentato in Comune la prossima settimana; posso anticipare che tra le altre cose saranno previste 3 uscite al parco Sempione ( 16 febbraio – 9 marzo – 23 marzo) guidate da Lucilla Andreucci, e a queste sessioni di allenamento di gruppo sono invitate tutte le donne, non solo quelle che correranno la maratona e la partecipazione è gratuita. Si tratta di un’iniziativa che in realtà è parte integrante di un progetto ben preciso, volto a far correre le donne, superando le difficoltà ed i timori che spesso limitano le loro attività podistiche.
I top runner
Stiamo lavorando per avere un cast adeguato e confidiamo di avere atleti in grado di scendere sotto 2h07’, questo è l’obiettivo che ci siamo posti. In realtà già nel 2012 avevamo dei top in grado di correre quei tempi, ma poi come ricordate fu una giornata da tregenda