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Milano Marathon percoso 2016 x podisti.net

 

Finalmente gli organizzatori possono rivelare, in anteprima esclusiva per i lettori di Podisti.net, il percorso della Milano Marathon 2016. 

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Ne parliamo con Andrea Basso, che è il coordinatore generale della gara.

Allora, alla fine ci siamo: avete trovato il percorso?

Nelle ultime settimane ci siamo confrontati con la Polizia Municipale per cercare di conciliare le esigenze tecnico-sportive con quelle viabilistiche e, soprattutto, per identificare le criticità legate ai cantieri programmati sulle strade interessate dal percorso e trovare le opportune soluzioni per “aggirarli”. Purtroppo quando si parla di lavori stradali le date di apertura e chiusura dei cantieri sono molto spesso confuse, e abbiamo scelto di aspettare un po’ di più, piuttosto di rischiare di dover fare il lavoro due volte.

Quindi come sarà il nuovo tracciato?

Il percorso mantiene le caratteristiche fondamentali introdotte lo scorso anno, in particolare la partenza in Corso Venezia, coincidente con l’arrivo. L’obiettivo era quello di innovare e ottimizzare, senza stravolgere. Sono soddisfatto, perchè credo che abbiamo migliorato la scorrevolezza di alcuni tratti, eliminando curve e lastricato, senza per questo rinunciare ai passaggi in prossimità dei monumenti più belli di Milano.

Partiamo dall’inizio e…corriamolo insieme

La prima novità sarà tra il 4° e il 5° chilometro: i runners non percorreranno più Viale Bianca Maria fin quasi a Piazza Cinque Giornate, per poi effettuare un’inversione a U e risalire verso via Mascagni, ma imboccheranno direttamente quest’ultima strada svoltando a destra da Viale Bianca Maria. Dopo poche decine di metri ci sarà il primo ristoro.

...poi si entra in Centro, giusto?

(Purtroppo) sì! Tra San Babila e Cairoli ci sono le modifiche più importanti. Qua abbiamo dovuto fare i conti con tanti cantieri: quello della linea 4 della metropolitana, altri legati alla realizzazione di piste ciclabili o alla ripavimentazione. In mancanza di certezze sulle date di apertura dei cantieri, abbiamo optato per un approccio “prudente”: in pratica stare alla larga dalle zone critiche!

Da via Mascagni si svolta a destra sulla Cerchia interna dei Navigli, poi si percorre Corso Venezia fino a San Babila. Attenzione: questo tratto è molto più scorrevole nella realtà di quanto sembra sulla carta ed è prezioso per recuperare qualche centinaio di metri persi con la prima modifica. Da qui la gara seguirà tutta via Montenapoleone: è un passaggio che volevamo davvero inserire perchè la via dello shopping per antonomasia è uno dei “brand” di Milano più conosciuti all’estero.

Andiamo avanti: via Manzoni, Piazza della Scala, Piazza Meda, Via San Paolo e Piazza Duomo, che attraverseremo in modo molto più lineare rispetto al passato (dal lato di Galleria Vittorio Emanuele) per poi continuare su via Mercanti e via Broletto, e tornare sul vecchio tracciato.

Conti alla mano cosa cambia?

Va bene, do i numeri... abbiamo ridotto le curve “secche” da 9 a 4-5 e limato circa 800 metri di pavè. Tutto sommato un bel risultato.

Ma non è finita qui...

No. Da Cairoli tutto invariato per un lungo tratto fino alla zona della vecchia Fiera, dove allungheremo su via Alcuino e piazzale Damiano Chiesa. La motivazione è sempre quella di recuperare un po’ dei metri persi in centro... e anche in questo caso la scorrevolezza reale è decisamente migliore di quella su carta.

E ormai andiamo verso i quartieri un po’ più periferici.

Sì, sono quelli con i simboli della Milano sportiva: “Montagnetta”, XXV Aprile, Ippodromo, San Siro... All’incirca al km 27 abbiamo inserito quello che in gergo chiamiamo “elastico”: un tratto da percorrere in andata e ritorno con la possibilità di spostare il punto preciso dell’inversione a piacimento. Per chi disegna una maratona questa soluzione è un vero “salvavita”.

Uno dei miei incubi ricorrenti è una tubatura che esplode la notte prima della maratona su una delle vie del percorso. Senza il “giro di boa” saremmo spacciati... ma con l’elastico bastano un paio di rapide misurazioni con la ruota metrica per compensare la differenza e garantire un percorso della lunghezza standard!

Poi si rientra verso il centro. Ci sono altre variazioni?

L’ultima modifica è dopo il Portello. Intanto i cantieri tra il centro commerciale e l’Istituto Palazzolo sono terminati, e la situazione sarà quindi decisamente migliore di quella del 2015... d’altra parte avevamo fatto questa scelta di percorso in prospettiva futura. Abbiamo eliminato anche due curve a 90 gradi, svoltando direttamente a sinistra su via Colleoni invece di fare via Teodorico - via Gattamelata - via Colleoni.

Dacci la tua valutazione complessiva del percorso.

Credo che il percorso della Milano Marathon sia veloce e al contempo tecnico. Il dislivello complessivo è contenuto, ma ci sono alcuni brevi tratti che vanno affrontati in maniera “muscolare”. Secondo me i tracciati che presentano delle piccole difficoltà danno vita a gare più spettacolari tra gli atleti di punta, rispetto a quelli interamente piatti. Comunque è un percorso sul quale si può correre in 2h07’, che è quello che cercheremo di fare.

Ma il nostro è un tracciato che può dare belle soddisfazioni anche agli amatori che vogliono andare forte, basta correre con un po’ di intelligenza tattica. “Pedale leggero sull’acceleratore” nella prima parte, quella con più curve e con pavè, per conservare energie da spendere dal 30° km in poi, dove inizia una leggerissima discesa che riporta verso il centro, con tratti rettilinei molto lunghi.

Soddisfatto?

Guarda, tutto l’anno penso a soluzioni per migliorare la gara... però in questo momento sono sereno perchè abbiamo fatto tutto il possibile: questo è il miglior percorso che si può offrire ai runners in un contesto complicato come la Milano di questi anni. Uno scenario urbanistico e di viabilità che cambia costantemente, affascinante per il cittadino e il turista, ma per noi è una sfida costante.