
Di professione impiegato in una segreteria scolastica, aveva scoperto l’atletica un po’ per caso, grazie all’amicizia con il mezzofondista Giorgio Reggiani. È stato testimone (da allenatore del settore giovanile e al fianco di Giorgio Rondelli) di un momento straordinario per la Pro Patria: gli anni di Alberto Cova, Francesco Panetta, Gaetano Erba. La sua parentesi in Pro Patria si era conclusa nel 1989: in seguito Grassia aveva allenato per la Snia Milano e per la Fanfulla Lodigiana. Tra i suoi allievi ricordiamo un giovane Dario Rognoni e due ragazze arrivate al titolo nazionale Cadette come Alessandra Allegretta e Laura Favero. Accadde nel 2004: al Criterium nazionale di Formia Grassia portò a casa un bottino addirittura di tre ori (Allegretta nei 2000, Favero nei 300 e nella staffetta 200-400-600-800) che ne consacrarono il valore di tecnico in ambito giovanile. Cinque anni fa aveva dovuto abbandonare il ruolo di allenatore per trasferirsi a Bordighera e stare vicino alla madre.
Era conosciuto soprattutto per la sua straripante simpatia. Il ricordo è affidato al suo grande amico Giorgio Rondelli: «È stato un personaggio indimenticabile per il microcosmo del “XXV aprile”, un tecnico che ha lavorato tanto con i giovani. Ci legava la passione per l’atletica ma anche per l’Inter. Alcune sue gag furono memorabili: come quella volta che, in mezzo alla nebbia, si fermò con le auto in mezzo alla strada bloccando il traffico e urlando “Fondo medio, attenzione, passano Cova e Panetta!”. La nostra è stata un’amicizia straordinaria».