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Grassia UgoUgo Grassia, conosciuta figura tra gli allenatori del campo milanese del “XXV aprile”, è scomparso oggi all’età di 67 anni a Bordighera (IM) dove viveva con la madre. Milanese, il suo primo amore era stato il calcio: da giocatore aveva raggiunto la Serie C militando nel Palermo; tornato a Nord era stato allenatore della Solbiatese sempre in Serie C.
Di professione impiegato in una segreteria scolastica, aveva scoperto l’atletica un po’ per caso, grazie all’amicizia con il mezzofondista Giorgio Reggiani. È stato testimone (da allenatore del settore giovanile e al fianco di Giorgio Rondelli) di un momento straordinario per la Pro Patria: gli anni di Alberto Cova, Francesco Panetta, Gaetano Erba. La sua parentesi in Pro Patria si era conclusa nel 1989: in seguito Grassia aveva allenato per la Snia Milano e per la Fanfulla Lodigiana. Tra i suoi allievi ricordiamo un giovane Dario Rognoni e due ragazze arrivate al titolo nazionale Cadette come Alessandra Allegretta e Laura Favero. Accadde nel 2004: al Criterium nazionale di Formia Grassia portò a casa un bottino addirittura di tre ori (Allegretta nei 2000, Favero nei 300 e nella staffetta 200-400-600-800) che ne consacrarono il valore di tecnico in ambito giovanile. Cinque anni fa aveva dovuto abbandonare il ruolo di allenatore per trasferirsi a Bordighera e stare vicino alla madre.
Era conosciuto soprattutto per la sua straripante simpatia. Il ricordo è affidato al suo grande amico Giorgio Rondelli: «È stato un personaggio indimenticabile per il microcosmo del “XXV aprile”, un tecnico che ha lavorato tanto con i giovani. Ci legava la passione per l’atletica ma anche per l’Inter. Alcune sue gag furono memorabili: come quella volta che, in mezzo alla nebbia, si fermò con le auto in mezzo alla strada bloccando il traffico e urlando “Fondo medio, attenzione, passano Cova e Panetta!”. La nostra è stata un’amicizia straordinaria».