Annarita Sidoti di battaglie ne ha vinte tante. A dispetto del suo aspetto fisico (1 metro e 50 cm x 42 kg), la siciliana di Gioiosa Marea (Messina) è riuscita ad imporsi su atlete fisicamente più grandi di lei e a diventare campionessa europea (due volte, nel 1990 e nel 1998) e mondiale (1997) di marcia. “Scricciolo d’oro”, la definì il compianto Candido Cannavò, per celebrare la donna più vincente dell’atletica italiana dopo Sara Simeoni. Pochi giorni fa, ospite d’onore in un convegno sulla marcia dal titolo: “ I valori dello sport, campioni in cattedra”, organizzato alla scuola media di Lomello (Pavia) da Pietro Pastorini, ha confessato la sua battaglia più grande, più importante. 44 anni, Annarita dal 2009 lotta contro il cancro, “conosciuto” al settimo mese di gravidanza, quando attendeva il suo terzo figlio Alberto che ora ha 4 anni, l’unico a non sapere del male della mamma, mentre i due più grandi, Federico di 9 ed Edoardo di 8 anni, ne sono a conoscenza.
E’ cominciato il calvario con la prima operazione alle ascelle che sentiva gonfie per via delle metastasi, poi al seno – da dove era partito tutto – subito dopo il parto, nel 2011 di nuovo alle ascelle per una recidiva, poi nel 2012 al cervelletto ed il 2 ottobre scorso al fegato. “Ma so che non sono guarita, è rispuntato qualcosa al cervelletto ed ho rifiutato la radioterapia".
Tutto ciò avrebbe abbattuto chiunque, ma non una campionessa di forza e resistenza come la Sidoti: “La forza me la dà la mia famiglia, a cominciare da mio marito Pietro (medico), e chiaramente i miei tre figli. Me lo ha insegnato proprio lo sport: a non mollare mai, a credere che la sconfitta non è definitiva sino a quando tu non ti arrendi. Ho scoperto lotte più grandi di quando ero atleta, ora ho davanti un avversario che non molla mai, che può ucciderti prima l’anima del corpo. Ma questa battaglia non la vincerà". Durante il convegno era con lei tutto il mondo della marcia degli anni novanta, dai fratelli Sandro, Maurizio e Giorgio Damilano, da Gianni Perricelli a Michele Didoni, dalle sue compagne in azzurro Elisabetta Perrone, Erika Alfridi, Elisa Rigaudo e Gisella Orsini, per dar forza alla mitica Annarita. E, siamo sicuri, “Scricciolo d’oro” vincerà anche questa volta!