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Giomi Alfio 2014 foto Roberto MandelliPresso il Circolo del Tennis del Foro Italico, è stata oggi presentata alla stampa la stagione 2015 dell'atletica italiana. Alfio Giomi, il presidente della Federazione, ha delineato il quadro dei principali appuntamenti del nuovo anno: Il nostro 2015 ha già lanciato buoni segnali, ma l'orizzonte è sull’Olimpiade di Rio 2016, passando per i Campionati Europei indoor di Praga (6-8 marzo) e per i Mondiali di Pechino (22-30 agosto). L’appuntamento imminente è quello con gli Assoluti indoor (21-22 febbraio) nel nuovo impianto di Padova. E poi il grande spettacolo dell’atletica che è il Golden Gala (4 giugno), senza dimenticare i campionati giovanili ai quali teniamo in modo particolare. Sul piano organizzativo, ci aspettano alcune manifestazioni internazionali: gli Europei Master Non Stadia di Grosseto (15-17 maggio) e la Coppa Europa dei 10.000 metri a Chia, il 6 giugno, sulla strada verso gli Europei di cross del 2016 che si terrà proprio in Sardegna. La nostra atletica è di tutti e per tutti, si declina in tante attività ed è rivolta ad ogni tipo di pubblico, dalla promozione ai meno giovani, dal benessere ai massimi livelli agonistici. Ma soprattutto, siamo un movimento che ambisce a lasciare un segno nel sociale e nel territorio, promuovendo valori e stili di vita sani”.

Giomi ha poi parlato dei giovani, il miglior investimento per il futuro: L’ultima stagione ha messo in mostra un gruppo di giovani straordinari: la nostra missione è far diventare uno straordinario gruppo di atleti adulti. Non ci interessano i risultati immediati, ma che possano esprimere il massimo delle loro potenzialità al momento opportuno. E per questo lavoro non poteva esserci persona migliore di Stefano Baldini, che nel 2015 porterà le Nazionali giovanili ai Mondiali Allievi di Cali e agli Europei Juniores di Eskilstuna”.

Un pensiero ai grandi personaggi della storia italiana vicini alla nostra atletica: “Proprio a loro è stato dedicato il Pantheon dell’Atletica, un riconoscimento conferito, in vita o alla memoria, a personalità di altissimo livello che abbiano onorato l’atletica con la propria testimonianza di vita. I nomi che per primi fanno il loro ingresso in questa “hall of fame” sono di immenso prestigio: Roger Bannister, Renato Funiciello, Margherita Hack, Ottavio Missoni ed Eugenio Montale".

Il Segretario Generale FIDAL, Fabio Pagliara, ha analizzato i dati emersi dalla ricerca di mercato Repucom sul movimento atletico in Italia: “Abbiamo commissionato un’indagine di mercato, che ci aiutasse a capire nel dettaglio la percezione del nostro movimento, così da poter intervenire con maggior cognizione di causa. Ne risulta che, insieme al ciclismo, siamo tra le attività più praticate: oltre al 10,4% della popolazione che fa attività agonistica, c’è infatti anche un 34,6% che corre senza ambizioni competitive, interpretando l’atletica come eccellente strumento dello star bene. L’atletica sta ampliando i propri orizzonti, rivolgendosi a un pubblico sempre più ampio e variegato, ma unito da alcune caratteristiche comuni: il valore dato al benessere, il buon approccio nei confronti delle nuove tecnologie e un’alta attenzione ad essere informati sono tra questi”.

Presentatoanche il Bilancio Sociale, un innovativo progetto curato dalla professoressa Cristiana Buscarini, approvato nel Consiglio Federale di giugno 2014 e riferito all’anno 2013. Dal documento emerge una buona attenzione per i 188.608 tesserati, attraverso una minuziosa offerta di servizi (assistenza sanitaria, assicurativa, logistica, tecnica, etc.). L’associazionismo sportivo è così al centro del sistema, così come la sportività e la sana competizione sono i principi ispiratori della Carta Etica, documento che promuove comportamenti leali e rispettosi degli atleti nei confronti dell’avversario e di se stessi.

Infine, a margine dell'incontro, il presidente Giomi ha difatto escluso Scwazer dai Giochi di Rio: “La squadra della marcia e della maratona la daremo a fine ottobre sulla base dei risultati raggiunti fino a quel momento. È giusto che le regole vengano rispettate, la Fidal le rispetterà fino in fondo. Preferisco un ventesimo posto piuttosto che una medaglia che possa essere fatta escludendo qualcuno. Riteniamo di avere già i tre marciatori per la 50 chilometri quindi è impensabile che si debba lasciare fuori qualcuno che ha seguito un percorso per far posto a una possibile medaglia. Questa medaglia non darebbe lustro a nessuno, nemmeno a lui se ottenuta così. Né il singolo risultato di Schwazer né di nessun altro è per noi un risultato decisivo, deve essere figlio di un percorso. È una scelta tecnica”.

Un rimprovero per la battuta su Rubino: “Credo che in questi momenti tutti dovrebbero tenere i toni più bassi. Se la poteva risparmiare. Evidentemente sta soffrendo, è andato sicuramente al di sopra delle righe”

Infine una speranza per i Mondiali di Londra 2017: “Ha tutto il diritto di pensare in futuro di potersi ricostruire una sua immagine positiva. Se si vuole tagliare uno fuori da tutto si condanna all'ergastolo. Vale nella vita: se ti prendi una condanna e paghi e torni, hai gli stessi diritti degli altri. Ne faccio una questione di civiltà. Certo vanno messi tanti paletti, ieri Schwazer ha detto una cosa bellissima e bruttissima allo stesso tempo: se gli avessero messo paletti forse non sarebbe ora in questa condizione. Noi i paletti li mettiamo, fino in fondo”.