Oggi, ultimo giorno di settembre, nella chiesa di Missaglia (LC), sua località di residenza, si sono svolti i funerali di Alessandra Casiraghi, sorella maggiore di Monica che tutti conosciamo come campionessa mondiale di ultramaratona e più volte vincitore nella Swiss Alpine di Davos.
Alessandra, alpinista che questa estate era riuscita a scalare l’82° e ultimo quattromila delle Alpi che le mancava, è morta il 27 mentre si allenava in bicicletta, travolta da un Tir in una rotonda sulla provinciale 51 presso Dolzago. A Monica è toccato il penoso compito di riconoscerla.
Oggi, le esequie, nelle quali sono tornate alla mente di molti le parole, quasi profetiche, che Alessandra aveva scritto poche settimane fa: “L’attività sportiva esige cautela e rispetto, sebbene non sempre bastino perché gli imprevisti capitano; spesso sono proprio quelli banali a costare di più”.
La comunità degli sportivi si stringe attorno alla famiglia, e in particolare a Monica, che speriamo di rivedere presto tra noi. Insieme a lei rileggiamo le parole del necrologio affisso a Missaglia: “Se mi ami non piangere!... Ora l’amore che mi stringe profondamente a te è gioia pura e senza tramonto. Nelle tue battaglie, nei tuoi momenti di sconforto e di stanchezza pensa a questa meravigliosa casa dove non esiste la morte”.