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Dopo aver letto i commenti di Marri (che non si schiera), dello schierato giudice Fidal e valido collaboratore di Podisti.Net Lorenzini, e di un Morselli schieratissimo, il quale ipotizza addirittura che Alina vada in giro col cane per trarne vantaggi in termini di risultato cronometrico, vorrei fare (dal mio punto di vista) un po' di chiarezza.

 

1) Alina è una socia del Club Super Marathon Italia con oltre 50 maratone/ultra in saccoccia. Non ha bisogno di nessun aiuto in quanto è maratoneta "veloce". E' stata più volte pacemaker delle 4 ore e 4 ore e mezza. Oltre agli esseri umani, ama gli animali, in particolare cani e gatti. E' una bella persona profondamente onesta. Mai le verrebbe in mente di costringere il proprio cane a fare qualcosa che potrebbe nuocergli.

 

2) Detto questo, vanno benissimo le regole. Ma senza esagerare. La diatriba è sorta per il cane Pepito in prima fila alla Verdiana insieme alle ‘gazzelle’ africane, situazione che anch'io ho trovato un tantino esasperata. Il suo padrone Giancarlo, che noi pure conosciamo bene, se lo porta sempre dietro e mai in situazioni di pericolo. E' un piacere veder correre Pepito dietro Giancarlo, comunica un senso di gioia e libertà.

La regola di non accettare "tout court" cani nelle corse podistiche è perlomeno sbrigativa. Occorrerebbe meglio regolamentare la questione (ad es. consentendone la partenza nelle retrovie) oppure distinguendo gara per gara. In quelle non affollate, perché no? Il pericolo (per il cane) di essere calpestato e per il podista (di inciampare nel cane) è inesistente. Nelle gare a circuito, la presenza del cane comunica solo tanta allegria.

Sopravvalutando le regole, si sottovaluta il lato ludico e di divertimento della corsa domenicale.

 

3) Ultimamente tutto ciò che promana da Fidal è perlomeno sospetto. Mi piacerebbe conoscere le opinioni di Lorenzini su alcune rigidità di alcuni giudici Fidal (es.: squalifica di atleti tapascioni con il pettorale coperto dal k-way indossato durante la gara per proteggersi da improvvisi acquazzoni). Cosa pensa infine sulla famigerata Runcard che costringerà i tesserati Uisp a pagare (da fine maggio) un ulteriore balzello annuo (vedremo quanto) per poter partecipare a gare Fidal?

 

Ma questo è un argomento che spero sarà ampiamente dibattuto in separata sede.

 

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