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Sono partiti bene gli azzurri a Rio ed il medagliere al momento ci sorride. Non è ancora il momento dell’atletica, ma che speranze abbiamo? Francamente molto poche.
Tra i maschi, nella velocità e nel mezzofondo, l’obiettivo è di fare bella figura, migliorare i record personali e se possibile passare qualche turno. Idem nei concorsi. L’unico è Donato, ormai al canto del cigno. I maratoneti sono buoni ed affidabili, ma il campo dei partenti, seppur sfrondato dalle ultime squalifiche, non lascia scampo. Unica speranza, guarda un po’, Schwazer. Ma bisogna vedere se avrà il via libera ed in quali condizioni psicofisiche. Inoltre sarà curioso osservare come si comporteranno i giudici in una disciplina che gli consente di fare il bello ed il cattivo tempo.
Passiamo alle signore e continuiamo con la marcia, dove proprio ad Eleonora Giorgi i giudici hanno tolto una medaglia a Roma, in Coppa del Mondo. La bastoneranno ancora? La Grenot, che di certo ha cambiato marcia dal punto di vista della personalità, è ancora indietro, cronometricamente parlando, rispetto alle atlete da podio. Poi ci sono le due giovani saltatrici Rossit e Trost, ma loro agli europei non hanno certo fatto faville. L’unico quasi certo del podio era Tamberi. Dubitiamo che gareggi con una gamba ingessata. Le maratonete faranno di certo una bella gara, ma ci vorrebbe un miracolo per vederle a medaglia. Idem per tutte le altre.
Insomma, vedremo come andrà a finire, in caso di successi ben lieti di esserci sbagliati. Voi come la pensate?
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