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Documento_in_4_pagine_Squalifica_di_60_giorni_per_Antonio_Marchi_e_Roberto_Toniatti.pdf

Ci eravamo sbagliati lo scorso novembre, quando avevamo celebrato la bella prestazione di Antonio Marchi, finisher in 3h06’18” alla maratona di Venezia. Ottimo tempo per un over 65 che con tale risultato, oltre ad aver sbriciolato il suo personale di quasi due ore, si era anche aggiudicato il secondo posto di categoria e ci aveva spinto a scrivere un pezzo dal titolo Effetto  “Dorian Gray” per Antonio Marchi a Venezia.

Le cose non sono andate proprio così. Lo ha sentenziato il Tribunale FIDAL che nell’udienza del 13/2/2017, recentemente pubblicata ed operativa da oggi, ha stabilito che a percorrere i 42 chilometri non sia stato il Marchi ma un altro atleta, il quarantaseienne Roberto Toniatti.

Ad entrambi i tesserati è stata comminata una squalifica di 60 giorni per illecito sportivo. 500€ di ammenda sono state assegnate all’Atletica Clarina Trentino, la società di Marchi, in quanto “nulla ha dedotto” come riportato dalla sentenza. In parole povere non ha rilasciato alcuna dichiarazione all’organo di giustizia federale. Meglio è andata alla US Quercia Trentingrana, per cui è tesserato Toniatti, assolta in quanto ha immediatamente precisato la sua estraneità alla vicenda.

Visto che spesso critichiamo la FIDAL per il suo immobilismo su queste storie, cogliamo l’occasione per complimentarci con loro. Sui due protagonisti invece preferiamo stendere un pietoso velo.

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