Si avvicina a grandi passi il tentativo di “record”, le virgolette sono d’obbligo, organizzato sulla pista di Monza nel prossimo mese di Maggio. Come da traduzione dall’inglese, l’obiettivo dell’operazione Breaking 2 è quello d’ infrangere il muro delle due ore in Maratona. Circa le nostre perplessità sul fatto di poter comparare il crono che verrà conseguito, con i record omologati dalla IAAF in gare ufficiali, ci siamo già espressi con il nostro articolo “Maratona sotto le 2 ore con l’aiutino?”, dove segnalavamo la mancanza di giudici, di un’omologazione del percorso ed il comportamento delle lepri. Per non parlare dell’auto che ha fatto da battistrada e forse anche da generoso frangivento, in occasione delle prove generali sulla mezza distanza il mese scorso.
Ciò premesso, non è nostra intenzione contestare a priori il valore del test sui materiali che potranno sicuramente fornire un valore aggiunto agli atleti. Però per dare valore all’esperimento scientifico, la premessa indispensabile è che si parta dalle medesime condizioni, altrimenti non si può fare una comparazione per misurare dei miglioramenti.
Ulteriormente incuriositi dai successivi comunicati stampa, ripresi anche da altolocate televisioni, non ultima la CNN che ha recentemente dedicato all’evento un lungo servizio, abbiamo richiesto un accredito per poter presenziare. Ci è stato risposto che “B2 è un evento a porte chiuse, seguiranno info su come seguire in streaming l’evento”. In altre parole, volendo essere maligni, si può tradurre in “non vogliamo ficcanasi e vi faremo vedere quello che decideremo noi”.
Insomma, come dice un mio amico, se la cantano e se la suonano da soli, salvo poi successivamente battere la grancassa a beneficio del mondo intero. Però a questo punto il loro riferimento non può essere il 2h02’57” conseguito da Dennis Kipruto Kimetto nel 2014 a Berlino, ma piuttosto il record fai da te del Signor Rezzonico, alias Giovanni Storti, nell’indimenticabile edizione di una particolarissima Stralugano del 1997. Un favoloso record: 1h52’21”. Per i lettori più giovani o per chi se la fosse dimenticata, ecco una sintesi della telecronaca di Giacomo Crosa che abbiamo reperito su You-Tube.
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