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Ennesima gara sul lungomare delle Palme, questa volta per un lodevole scopo benefico con una tre giorni ricca di iniziative dedicate a salute, sport e solidarietà, che sono culminate in un solare mattino di domenica 14 maggio con una gara podistica competitiva e non di 8,6 e 4,6 chilometri.

 

Tutto è cominciato il mattino di venerdì 12 maggio con un seminario per la prevenzione oncologica presso il Liceo Scientifico "B. Rossetti", per proseguire poi il sabato pomeriggio con una corsetta ludico motoria dedicata ai bambini da 6 a 14 anni e finire poi la domenica mattina con la suddetta competizione riservata agli adulti tutto per realizzare il sogno di Martina, una ragazza di 16 anni, morta di tumore al seno che fortemente raccomandò di informare ed educare i giovani ad aver maggior cura della propria salute seguendo stili di vita corretti ed informandosi su metodologie utili a scoprirli precocemente.

 

La corsa è anche dedicata a Domenico Mozzoni, che, da uomo e medico, si è dedicato in vita con grande passione e slancio alla lotta contro il tumore.

 

La gara che si è corsa su un tracciato totalmente pianeggiante e chiuso al traffico, alla quale hanno aderito circa 300 agonisti, è stata nobilitata dalla presenza, senza ambizione gloriosa di grandi maratoneti del recente passato capitanati dal campione olimpico Stefano Baldini, giunti qui nel sud delle Marche per salutare nella sua ultima competizione l' ex azzurro Denis Curzi.

 

A cogliere la grande occasione è stato così il talentuoso spazzino di origine siciliana Francesco Raia, che dopo una breve esperienza milanese alla Riccardi, ha preso moglie e si è accasato in Abruzzo, a Notaresco.

 

Già al secondo chilometro aveva preso il comando della gara, chiusa con il tempo di 28' 27" lasciandosi alle spalle il longilineo muratore offidano Daniele D'Angelo (29'43")  ed il piccolo operaio di Civitella del Tronto Fabrizio Cancellieri (30'23").

 

Non ha avuto vita facile, almeno per una volta in campo femminile, la fuoriclasse locale Marcella Mancini che solo al giro di boa, intorno al quarto chilometro è riuscita a scrollarsi di dosso la piccola e tenace maratoneta ascolana Sara Carducci che ha continuato a tallonarla ad un centinaio di metri fino al traguardo, raggiunto dalla prima in 32'04", con soli 29 secondi di vantaggio sull'ascolana, mentre terza giungeva, più staccata, la fondista locale, figlia d'arte, Ilenia Narcisi (34'05"). 

 

Una bella cerimonia, con la consegna di targhe ricordo a Stefano Baldini, Ottavio Andriani, Danilo Goffi, Maurizio Leone, Giovanni Ruggiero, Gianni Bruzzi, Deborah Toniolo (scusate se ho dimenticato qualche altro ex campione presente), effettuata nella bella ed affollata Rotonda Giorgini, cuore pulsante della città adriatica, ha chiuso questo commovente memorial.

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