Partecipo per il terzo anno consecutivo a questa manifestazione, organizzata dal mio gruppo podistico, che fa parte del Cortocircuito Run, di cui rappresenta la terza tappa su undici complessive.
La manifestazione, prevede una 10km competitiva ed una 3 km non competitiva, a cui partecipano soprattutto bambini di ogni età.
Arrivo poco più di un’ora prima dello start e noto che vi sono già parecchi runners; scambio parecchie chiacchiere coi miei compagni di team.
Obiettivo di questa gara è migliorare il 48:18 del 2016, quando avevo camminato nelle due grandi salite del percorso ed avevo accusato il gran caldo.
Dopo un breve riscaldamento, la partenza avviene puntuale; decido di correre la gara insieme ad un mio compagno di squadra, prevedendo un ritmo sui 4:40/km di media.
Ci sono circa 23° di temperatura ed il caldo si fa sentire.
Nei primi 3 km asfaltati c’è qualche saliscendi che non consente un ritmo lineare: nonostante ciò, il passo è di una decina di secondi più veloce del preventivato. Fin dall’inizio ho problemi al gps, fortunatamente il mio compagno di squadra mi aggiorna dei parziali; correndo riesco a risolvere il problema del gps, l’unica cosa problematica è effettuare il lap manuale dei km, ai cartelli dell’organizzazione, con la speranza che il percorso sia segnalato in modo giusto.
Dopo il 3° km facciamo un tratto di sterrato in leggera discesa, che ci fa passare sul tappetino di rilevazione intermedia, che è lo stesso che segnala lo start e l’arrivo; mi sento bene, faccio fatica a frenarmi soprattutto in discesa ed in piano, ma mi ricordo che i tratti duri devono arrivare.
Dopo il passaggio sotto l’arco, c’è una discesa asfaltata di alcune centinaia di metri, dove è posto il cartello del 4° km, seguita da una salitella che ci porta all’ingresso di villa Adriana; qui vi è un tratto tosto di salita impegnativa di 4-500 metri, in cui vedo arrancare parecchie persone, mentre io, mantenendo il mio passo, ne supero parecchie.
Il mio compagno d’avventura vorrebbe camminare, ma io lo sprono a non fermarsi, perchè alla fine di questa salite vi è un bel tratto in piano: facciamo il passaggio ai 5 km, ad una media di 4:30 al km.
Qui affianchiamo altri atleti della squadra, uno di loro mi dice di andare, dato che ne ho, e che farà lui compagnia al mio amico che ho accompagnato per 5 km.
Decido di andare e, anche nei quasi 2 km di sterrato all’interno della villa, si alternano i saliscendi; ma riesco ad accelerare un pochino, rispetto all’andatura di prima, nonostante soffra un po’il caldo e cerchi il ristoro, che è situato appena dopo il 6° km.
Rallento per prendere la bottiglietta d’acqua, per rinfrescarmi e riparto cercando di mantenere un ritmo attorno ai 4:20 al km, nonostante il susseguirsi di saliscendi su tratti di erba, sterrato ed asfalto, i tratti in pianura sono rarità.
Non voglio esagerare, vedo che con questo passo riesco a superare diverse decine di runners: anche nell’ultima salita asfaltata di circa 400 metri che porta al traguardo, con il mio passo regolare riesco a superare altri 7-8 runners, arrivando al traguardo con il real time, di 44:26 secondi, che mi porta sd un miglioramento di quasi 4 minuti rispetto allo scorso anno e mi vale il 96° posto assoluto su 602 arrivati.
Alla restituzione chip, c’e’la consegna del pacco gara, costituito da una cintura porta pettorale, un omaggio utile ed insolito, e ci accoglie un vario e succulento ristoro finale, dove c’è l’imbarazzo della scelta, tra dolce e salato.
Primo classificato risulta essere Domenico Liberatore (Podistica Solidarietà) in 34:02; prima donna, nonché 36esima assoluta, si classifica Manuela Piccini (Acsi Italia) in 40:35.
Tra le società trionfa la Podistica Solidarietà con 78 arrivati, al secondo posto ex aequo, Running Evolution e Tivoli Marathon con 44 arrivati, al quarto posto Sempre Di Corsa Team con 42 arrivati.