Evasione generale domenica scorsa a San Severino Lucano: tanti briganti hanno invaso le strade che conducono sul Pollino! Per dirla tutta, sono poi tornati indietro, perché si trattava dei partecipanti alla 12^ edizione del Trail Trofeo dei Briganti del Pollino, fantastica corsa podistica in natura, che cresce di anno in anno come numero di partecipanti e, al contempo, si conferma, dura, piacevole, ben organizzata, da… correre nuovamente.
Non so, tra partecipazioni attive (di corsa) e da osservatore, a quante edizioni abbia partecipato, fatto sta che l’ho trovata sempre piacevole, semplice e genuina come le buone cose di una volta.
Ad organizzare la CorrePollino, con in testa il suo mentore e presidente, Antonio Figundio, capace di diffondere il “credo” trail nella sua regione, di organizzare un’altra bellissima manifestazione a Chiaromonte e di averle fatte conoscere ed apprezzare dapprima in tutto il Sud e poi, pian piano, in tutto lo Stivale.
San Severino Lucano, in provincia di Potenza, è un piccolo centro immerso nel verde del Pollino, nella cui Piazza Marconi è fissato il ritrovo della manifestazione.
10 euro il costo dell’iscrizione, con consegna di pettorale, chip, ricco pacco gara e canotta tecnica. Distribuzione rapida e ben organizzata, che permette di disporre di sufficiente tempo per le operazioni propedeutiche alla corsa.
Mancano i bagni chimici e bisogna fare ricorso a quelli dei pochi bar della zona o ai tanti spazi verdi.
Temperatura alta, fa caldo, non soffia per nulla il vento, per fortuna non vi è l’umidità a peggiorare le cose.
382 gli iscritti, a memoria il record della manifestazione, manifestazione che rappresenta la 4^ tappa del Campionato Interregionale di Corsa Montagna FIDAL Sud - Puglia-Basilicata-Calabria”, la 2^ prova del Campionato Regionale di società FIDAL di corsa in montagna, ed è inserita nei circuiti “Corri Basilicata 2017″ e “Parkstrail”.
A presentare la “voce di Puglia”, Paolo Liuzzi, che anche oggi mostrerà tutte le sue capacità, gestendo al meglio la “vacatio” fra partenza e arrivo, per poi coinvolgere il pubblico per gli arrivi.
Partenza fissata per le ore 9.30, gli atleti sono ordinatamente schierati sin dalle 9,25, si attende solo l’ok dal percorso. E, in perfetto orario, lo sparo del giudice libra gli atleti che cominciano in salita, salita che durerà, in maniera continua, ma senza eccessi, oltre il 3° chilometro…
Con il proseguo sparisce l’asfalto, comincia lo sterrato e si corre “ragionevolmente” fino al 5° chilometro, dove c’è il classico ristoro con bottigliette d’acqua: pochi metri e comincia il salitone, dove forse solo i primi riescono un po’ a correre, gli altri sembrano essere stati puniti, tutti piegati sulle ginocchia cercando di impiegare il minor tempo possibile per salire. Conclusa la super salita, al sesto chilometro è posto il ristoro con i bicchierini d’acqua e si comincia a scendere, operazione non facile, perché anche nello scendere c’è bisogno di tecnica e di doti, soprattutto per farlo in fretta. All’8^ km circa l’ingresso nel bosco, con tutte le sue luci, i sapori, gli odori; al 10° km, l’uscita dallo stesso bosco, il terzo ristoro - il secondo con bottigliette d’acqua, piccolo tratto in piano e poi una discesa rapidissima, dove avviene l’incredibile con discesisti che recuperano distacchi abissali, nei confronti di chi ha paura. Finita la discesa, all’incirca al 12° km, ritorna l’asfalto, si rientra in paese, ancora discese e salite e, finalmente, lo sprint per tagliare il traguardo.
Tracciato di circa 12700 metri, che ha portato gli atleti da 813 a 1202 metri s.l.m., duro, tecnico difficoltoso, ma tanto bello e piacevole, di quelli che si bestemmia durante, ma poi resta nell’animo e già si pensa a ripercorrerlo fra un anno.
E tagliato il traguardo, sentito il bip del chip, fatto rilevare il pettorale al giudici, comincia il grande ristoro finale, ricco, davvero ricco di frutta di ogni tipo, di dolci, acqua, the, succhi, con i partecipanti, ma anche familiari, conoscenti e indigeni, che continueranno a mangiare fino a totale esaurimento delle scorte.
A vincere questa dodicesima edizione un atleta calabrese, il bravissimo Michelangelo Spingola (Corricastrovillari) in 51:51, aspetto da vero brigante con barba e capelli lunghi, con tanta forza belle gambe. Secondo posto per Giuseppe Buffone (Dojo Judo Runnng Valle De - Mangone) che, in 53:10, supera il quasi esordiente Egidio Lovaglio, primo atleta della società organizzatrice, terzo in 53:13. Sei successi nel suo palmares, questa volta Marco Barbuscio (Corricastrovillari) si deve accontentare della quarta piazza in 53:52, con l’ottimo Nicola Cicchelli, sempre della società organizzatrice, quinto in 54:45, che precede ancora un esponente della Corricastrovillari, Umberto Marino, sesto in 54:45. Settimo, primo pugliese, il prestante Sergio Raffaele Petruzzelli (La Fenice Casamassima), in 55:49, sul gagliardo Mariano Franco (Montedoro Noci), ottavo in 56:27. Tanti successi alcuni anni fa, Redouane Marsali (Podistica Tuglie) è nono in 56:44, davanti al primo campano, Alessio Sorrentino (Pod. San Giovanni a Piro Policastro), decimo in 57:08.
Al femminile scontata vittoria per Lidia Mongelli, la terza consecutiva, esponente della società organizzatrice nazionale di corsa in montagna, che si afferma in 57:57, 14^ assoluta. Seconda posizione per la bravissima calabrese Valentina Maiolino (Corricastrovillari) che chiude in 1:10:08, davanti alla grintosa Maria Pompea Bruno (Team Francavilla), prima pugliese, terza in 1:11:11. Al quarto posto, la raffinata Giuliana Chiffi (Atletica Talsano) in 1:11:38, che precede la decisa Mimma Stano (Body Angel Mandurua), quinta in 1:12:35. Ottima gara anche per la salentina Mariagrazia Stafella (Pod. Copertino), sesta in 1:12:52, con l’elegante Alessandra De Luca (Atl. Amatori Brindisi), settima in 1:12:52. Pochi mesi di corsa, ma grandi soddisfazioni e Nicoletta Ferrante (Tommaso Assi Trani) è ottava in 1:14:49, a precedere la determinata Elizangela Linck (Pod. Amatori Policoro), nona in 1:15:08, e la presidentissima della Marathon Massafra, Tundra Chiaradia, decima in 1:15:33.
368 gli arrivati regolarmente al traguardo con l’esuberante Gilda Gigante (Pod. Faggiano) a chiudere tra le donne in 1:55:23 e Paolo Barone (La Fenice Casamassima), in versione turistica, in 2:01:05.
Grazie all’efficiente lavoro dei Giudici e degli addetti al rilevamento elettronico di Cronogare, le classifiche sono subito pronte e si può cominciare la cerimonia di premiazione. Premiati i componenti dei due podi con trofeo e cesto, si procede alla premiazione dei primi tre di ciascuna categoria, tutti premiati con trofeo.
Ultima premiazione per le prime cinque società per numero complessivo di arrivati, dalla quale si autoesclude la CorrerePollino, società organizzatrice, per motivi di sportiva ospitalità: vince la Podistica Amatori Potenza (21) su Lucani Free Runners (21), La Fenice Casamassima (20), ASD CorriCastrovillari (19), Montedoro Noci (13).
La consegna delle targhe ad Enti e collaboratori vari, una menzione speciale per speaker Paolo e la manifestazione è conclusa.
Manifestazione semplice ed essenziale, dove la vera protagonista è la natura e i suoi speciali panorami, che permettono gare così belle e dure. A Figundio e compagni il merito di aver saputo organizzare nel Pollino, valorizzandolo anche sportivamente, portando in queste piccole e genuine realtà tanti atleti (e famiglie).
E, allora, l’appuntamento è per la 13^ edizione, quel numero un tempo sinonimo di grandi sogni e vincite, per ritrovarsi nel magico Pollino.