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Monteobizzo Pavullo nel Frignano e Vitriola Montefiorino 2017

SERVIZIO FOTOGRAFICO -  06.08.2017 Vitriola - Montefiorino (Mo) -  34° Giro Podistico delle Borgate Vitriolesi

SERVIZIO FOTOGRAFICO - 05.08.2017 Monteobizzo - Pavullo nel Frignano (Mo) - 2° Corsa dalla Madonna

 

Aggiornamenti sul pasticciaccio-Carpi su cui si diceva nel pezzo “Ma domani si corre?”. Per il momento, è in atto un rimpallo di responsabilità tra prefettura, commissione spettacoli, comune di Carpi e organizzatori della gara annullata: sembra che tra le 11 e le 12 del giovedì 3, dopo una riunione presso la Prefettura di Modena, alla presenza di prefetto, questore e sindaci della provincia, da cui era emerso che “i parametri di sicurezza cambiano al variare della numerosità dei partecipanti all'evento. Se inferiori a 200 non occorre alcuna autorizzazione, ma basta la comunicazione alle forze dell'ordine (per l'eventuale posizionamento di barriere)”, il Capo di gabinetto del comune di Carpi  abbia comunicato agli organizzatori  della camminata (in programma per le 19,30) il nulla osta, col motivo ufficioso “che il caldo non avrebbe fatto accorrere più di 200 persone”. Ma l’organizzatore evidentemente aveva già smobilitato – e oltre tutto, diciamo noi, a questa gara i presenti solitamente sono 3-400 -, e l’evento è stato annullato. Peccato, perché sembra che il percorso fosse stato rinnovato e “abbellito” (come si può da quelle parti), tant’è vero che molti dei podisti arrivati là, hanno deciso di correrlo in ogni caso.

 

Amen (si fa per dire): la controprova si avrà nei tardi pomeriggi del 10 a Mandrio (terra natale di Dorando Pietri, a 5 km a ovest di Carpi – ma i maligni asseriscono che trattandosi di un festival dell’Unità, il permesso è già accordato senza problemi -), e del 12 a Cortile, frazione est di Carpi, dove si tratta di una sagra parrocchiale e dunque si vedrà se Peppone (nel frattempo rientrato dalle ferie, strategicamente collocate solo nel giorno della corsa…) farà un piacere a don Camillo.

 

Poi qualcuno si stupisce se il Partitone, che fino a pochi lustri fa aveva steso una uniforme vernice rossa e una compatta schiera di supermercati Coop su tutta la provincia, elezione dopo elezione perde le sue roccaforti: Novi, Finale, Vignola, Pavullo, Zocca solo nell’ultimo anno… Chissà se anche il voto dei podisti andrà preso in considerazione, prima o poi.

 

Nel frattempo, alleluia! Le corse del weekend in provincia si sono tenute regolarmente, forse anche perché la scarsa frequentazione (probabilmente sotto i fatidici 200, perdurando l’abitudine di correre senza acquistare il pettorale dagli spaventosi prezzi tra gli 1,50 e i 5 euro) non ha fatto scattare il lodo-Gabrielli.

 

Lotta fratricida tra frignanesi sabato 5 pomeriggio: nel capoluogo Pavullo è andata in scena la seconda “Corsa della Madonna”, mentre a Boccassuolo (località che, vista la viabilità infame, forse avrebbe più bisogno di protezioni dall’Alto, ma anche dal Medio Basso della provincia o ex-provincia) era prevista la “Corri al Village”; questa, nonostante l’inclusione come unica gara ufficiale del Coordinamento modenese, pare abbia racimolato un centinaio di fedelissimi. La rinomata fotografa Teida e chi scrive hanno optato per Pavullo, 680 metri slm, che malgrado si fregi di un nome che significa “palude” (“le paludi saranno prosciutte” fu lo slogan elettorale di un memorabile sindaco pavullese), è riuscita a scovare un percorso trail di 10 km, tra boschi, prati, sentieri e mulattiere, molto gradevole, quasi sempre ben segnato (tranne un punto dopo 2,5 km, dove sono servite le indicazione dei sentieri Cai), con un dislivello totale di 250 metri, ben tre ristori, e l’aggiunta di corse per bambini nel prato antistante la parrocchia. (Io, in verità, avrei mandato anche i bambini su per i greppi: un paio di chilometrini sarebbero stati più divertenti anche per loro). Temperatura di 32 gradi, cioè 6 in meno che in pianura; ristoro finale a base di frutta, che abbiamo dovuto contendere a orde di mosche. Ricco il pacco-gara, a fronte di un esborso di 3 euro (quello che fa storcere il naso al Coordinamento podistico modenese, ancorato al dogma dell’1,5 euro premiato da mezzo chilo di pasta, ovvero una bottiglietta di aceto industriale, per le corse santificate). Partecipanti forse poco sotto la soglia fatidica dei 200, e premiazioni in natura dei primi tre (uomini, donne, bambini delle varie età) sebbene la corsa fosse dichiarata non competitiva (questo era il podismo delle origini: si corre e si fa la classifica); vigili urbani non a dare multe o controllare permessi, ma a fare servizio nella zona partenza-arrivo. Altra notizia positiva è che nessuna auto parcheggiata risulta svaligiata: dovrebbe essere la norma, ma di questi tempi è da considerare un’eccezione positiva.

 

Ci si ritrova domenica 6 mattina (anniversario della bomba di Hiroshima, ma non lo si ricorda più), giornata con molta concorrenza nei paraggi, a Vitriola, 600 metri slm, poco sotto Montefiorino dunque una sessantina di km da Modena: strada buona per i primi 40, poi rimasta ai tempi del Duca, con solo un po’ d’asfalto in più: ottimo modo per scoraggiare il turismo.

 

Ma il calendario ufficiale del Coordinamento diceva Vitriola, oltre tutto in quanto sede di una tappa del trofeo della montagna modenese, e dunque qui eravamo in 200 al via ufficiale, ma altrettanti (con o senza pettorale: chi vuole controllare, guardi le foto dell’immancabile Teida) erano sparsi per stradette e viottoli da un’ora o quasi prima del via.

 

Certo, d’estate si dorme poco, i vecchi dormono ancora meno, poi adesso c’è la moda dei 5,30 run, dunque che c’è di male? Percorso dichiarato di 9 km, in realtà 8,2 (quasi tutti sterrati) con 160 m di dislivello, temperatura 31 gradi  (ma in pianura oggi non si è arrivati a 35, in attesa dei temporali serali), ristori e beveraggi e gomme d’acqua corrente abbondanti. Anche qui, vigili collaborativi, e zona del ritrovo/arrivo/partenza chiusa al traffico auto, con parcheggi più che sufficienti entro cento metri.

 

Non troppo partecipata la gara competitiva (ma spesso i competitivi di qua, quelli che puntano ai prosciutti insomma, hanno l’abitudine di informarsi su chi è iscritto: e se l’iscritto è troppo più bravo di te, inutile andare, si cerca un’altra gara abbordabile); per il resto, la solita gente, che fa tristezza a pensare come andava forte trent’anni fa mentre oggi (cantava Guccini)  “li vedi - passare lenti strascicando i piedi - parlare forte a tutti o a nessuno - o piangere aggrappati ai muri stanchi e addormentati”.

 

Ma la buona notizia, almeno, c’è (come si diceva, dovrebbe essere la norma, ma non c’è più security): oggi si è corso!

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