Un successo la seconda edizione della Corri Fenice, svoltasi domenica scorsa, 26 novembre 2017, a Casamassima, comune distante circa 20 chilometri da Bari.
Dopo il positivo esordio dello scorso anno non era facile migliorarsi, ma devo ammettere con piacere che i componenti della locale associazione “La Fenice” ci sono riusciti.
Precise indizioni indirizzano gli ospiti appena giunti in paese verso la vasta zona di parcheggio a disposizione degli atleti, dove sono collocati anche i bagni chimici.
Il quartier generale è fissato in via Prof. Susca, nella zona mercatale, dove gli organizzatori offrono subito la colazione di benvenuto, con caffè, biscotti e… nutella; per ritirare pettorali, chip e pacchi gara occorre, però, fare un po’ di strada per raggiungere i locali della ditta agricola- alimentare che l’anno scorso costituiva il teatro dell’intera manifestazione.
Rapida e ordinata la consegna, il valore del premio di partecipazione (con tanto di maglia tecnica “sponsorizzata” a manica corte) supera senz’altro il costo dell’iscrizione pari a 5 euro.
Gara provinciale facente parte del Circuito “Trofeo Terra di Bari” del quale costituisce la 15^ prova, registra l’iscrizione di 616 atleti Fidal, ai quali sono da aggiungere circe duecento liberi, che potranno optare per il tragitto completo o per la breve di 4 km.
A presentare Antonio Torres, simpatico istrione di Adelfia, un po’ fuori dagli schemi e dalle citazioni tecniche, ma comunque sempre simpatico e sanguigno.
Giornata inizialmente freddina, con la temperatura subito pronta a salire, ma non troppo, con le nuvole presenti in cielo, che pur avevano lasciato cadere qualche goccia all’alba, a diradarsi.
Solite operazioni propedeutiche alla corsa, quasi tutti indossano il solo completino sociale, senza maglia della salute, a testimonianza che non fa, poi, troppo freddo.
Ben allestita la zona di partenza con gabbia pole riservata ai primi cinquanta uomini e alle prime venti donne della graduatoria della precedente tappa del Trofeo, in quel di Canosa: qualche eccezione, le cosiddette wild card, per i corridori dal passo più veloce, eccezionalmente presenti. Mentre gli atleti cominciano a riscaldarsi appare l’assessore allo sport, oramai maratoneta dopo l’esperienza a New York, del Comune di Bari, Piero Petruzzelli, che procede a un saluto agli atleti, per sparire quasi immediatamente dopo il via.
Intanto radunati correttamente gli atleti sul punto di partenza, con gli atleti locali a fare da cordone, tutto è pronta per lo start. Ecco il colpo di pistola e gli atleti partono subito rapidi, con i walker a chiudere il plotone.
Il percorso (circa 9800/9900 metri a seconda dei gps), che in tanti mi descriveranno piacevole e non noioso, ma parimenti tecnico e difficile, con diversi cavalcavia da affrontare, sviluppa i primi quattro chilometri sostanzialmente in paese, poi - quasi nei pressi del punto di distribuzione dei pettorali, dove vi è la deviazione tra la 4 (non competitiva) e la 10 km (competitiva e non) - comincia la parte più periferica tra le campagne, con aria buona, i profumi del terreno, alcuni saliscendi, un tratto di sterrato, un tratto di incontro tra i partecipanti, in senso contrario, tra chi già torna e chi ancora va, quanto mai gradito, per la possibilità di vedersi e di incitarsi. Un ultimo cavalcavia apre al viale di arrivo, in senso contrario rispetto alla partenza, che scatena numerosi sprint, sempre graditi dal pubblico.
Tracciato chiuso al traffico, presenziato nei punti più pericoli, con ristoro a metà distanza e precisa segnalazione dello scorrere dei chilometri.
A comandare la gara nei primi chilometri Ninivaggi e Gustamacchia, quest’ultimo vincitore della prima edizione. A seguire Laurieri e Bianco, poi Garofalo, Mele e Moliterni, ancora Sportelli e Busto…
Tra le donne, una solo nome al comando, Viola Giustino, troppo lontana dalle altre; seconda è Tropiano, poi Casaluce.
Il prosieguo della gara porta Ninivaggi ad aumentare su Guastamacchia, che nel finale, si vede superare anche da Laurieri… In campo femminile, invece, tutto invariato.
E così, Roberto Ninivaggi, ventiduenne altamurano tesserato per l’Amatori Atletica Acquaviva, può festeggiare il secondo successo in meno di un mese, dopo l’exploit nella sua città, affermandosi in 32:51, facendoci sperare che davvero gli sia tornata la voglia di correre e di correre veloce, come negli anni della sua fanciullezza…
In vigorosa rimonta, il deciso Michele Laurieri, stesso team del vincitore, termina in 32:56, a soli 5 secondi dal primo della classe; terzo posto per Rodolfo Guastamacchia (Running Team D’Angela Sport Turi), che retrocede di due posizioni rispetto allo scorso anno, mantenendo però sempre il suo aplomb, con il classico sorrisetto, concludendo in 33:16.
“Duracell” Gianpiero Bianco (Dof Amatori Turi) aggiunge un importante quarto posto alla sua già “ricca” stagione chiudendo in 33:57; con piacere ritroviamo Giuseppe Garofalo (Pedone Riccardi Bisceglie), che termina ottimamente in quinta posizione in 34:04, seguito dal “signore del trial” Giuseppe Moliterni (Gravina festina lente!), sesto a soli due secondi. Nota di merito per Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), sempre combattivo, per la gioia di Christian e Gabriele, i suoi due pargoli, i suoi primi tifosi, settimo in 34:12.
Dopo un breve periodo di assenza causa lavoro, torna “bene e senza scuse” Nuccio Busto (Dof Amatori Turi), e si piazza ottavo in 34:24; bravissimo Sebastiano Di Masi (Atletica Castellana), al quale la vita matrimoniale fa bene dato il brillante recupero che lo porta a essere nono in 34:38, seguito dal “mai domo” Vito Procino (Bio Ambra New Age Capurso), decimo in 35:27.
Nessun dubbio, ma tanti applausi per Viola Giustino (Giovani Atleti Bari), che si afferma tra le signore in 37:09, 25^ assoluta in 37:09, più in difficoltà per la celebrazione che per la gara stessa. Secondo gradino del podio per Daniela Tropiano (Atletica Monopoli) in 40:13, sempre sul podio e/o comunque vicina anche al di fuori dai confini regionali, con Milena Casaluce (Bitonto Sportiva), grinta e impegno in profusione, sul terzo in 41:39.
Altra atleta volitiva, Antonia Patierno (Free Runners Molfetta), è quarta in 41:39, con la regolarità in persona, Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), quinta in 41:48; segue la solare Roberta Fiorentino (Biancoverde Giovinazzo), che tornata a Molfetta, rivediamo qui con piacere sesta in 42:05.
Bravissima Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano) si piazza settima in 42:44, a precedere tre forti ed eleganti atlete dalla quali ci aspettiamo presto ulteriori progressi: Carmen Albani (Atletica Polignano) ottava in 43:11, Dominga Mongelli (Atletica Adelfia), nona in 43:39, e Francesca Pastore (Gioia Running), decima in 45:02.
523 gli arrivati, uno squalificato – Gennaro Cimino (C.A. Acquedotto Pugliese) – per aver corso e tagliato il traguardo con il cane al guinzaglio, con gli arrivi chiusi da Vincenzo Mirizzi (Amatori Putignano) in 1:21:24… salvo poi scoprire che ne mancavano altri tre, che l’hanno corsa al passo, Ernesto Teodosio (Amatori Atl. Acquaviva) in 1:29:00, Girolamo Vitale (Runners del Levante Bari) in 1:30:17 e Valentina Petrelli (Runcard) in 1:30:17.
Ricco ristoro finale con bustina monoporzione contenente frutta (banana, arancia e mela), dolci caserecci (finiti purtroppo che chi è arrivato nella seconda metà di classifica), acqua e caffè, quest’ultimo a richiesta.
Da elogiare lo “studiato” posizionamento di ristoro e parcheggio alle spalle dell’arrivo, che ha così evitato l’antipatico passaggio sul percorso degli atleti già arrivati; parimenti, l’ottimo transennamento della zona di arrivo, con corridoio preventivo laterale per i liberi, che ha permesso il positivo lavoro dei giudici e dei fotografi. Da migliorare la qualità dei pettorali, che in tanti hanno portato in mano all’arrivo, laceratosi all’altezza delle spillette che lo fissano alla canotta.
Breve il tempo di attesa per l’inizio della cerimonia di premiazione che si svolge sull’ampio palco predisposto nell’area: a premiare la dott.ssa Giovanna Zampetta, sub commissario prefettizio.
Si comincia dai due vincitori, Ninivaggi e Giustino, che ritirano il trofeo e la canotta celebrativa, per passare a tutti i protagonisti delle varie categorie, tutti premiati con coppe (con qualche mugugno di chi preferisce beni materiali…).
A seguire la consegna delle targhe per i primi tre donatori (Paolo Sgarra, Antonello Ianieri e Gaetano De Tullio) e per le prime tre donatrici (Annamaria Porfido, Giulia Ranieri, Giovanna Simone) di sangue; per passare alle prime tre società per numero complessivo di atleti giunti al traguardo: vince la Amici Strada del Tesoro Bari con 53, su Gioia Running (32) e Dof Amatori Turi (327), premiati con targa celebrativa.
E’ il momento delle estrazioni: il viaggio-gara per la RomaOstia, offerto dall’agenzia Vivi e sorridi di Bari, è vinto da Vito Nompleggio dei cugini della Manzari Casamassima; quella riservata ai i liberi regala tanti premi di vario valore e natura, come quella relativa ai possessori di biglietto acquistato nei mesi e nei giorni precedenti la gara.
A chiudere la consegna di targhe al gruppo Avis, al gruppo dei walker, ai vari sponsor e ai vari collaboratori e autorità, prima dei saluti e dei ringraziamenti del presidente Paolo Logrillo.
In conclusione non posso che porgere i complimenti al già citato Presidente, a Seba Lorusso, a Maria Rosaria Pastore, a Milena, Rosa, Michele e a tutti gli altri soci di questa giovane e fattiva società, che in poco tempo, con estrema serietà, ha dato vita a un fervido settore giovanile, organizza un’ottima manifestazione e cresce sempre più…