Marca e Modello
New Balance Fresh Foam Zante V3
Modello precedente : Zante V2
Specifiche tecniche principali
Categoria : Performance
Differenziale/drop (tallone/avampiede) : 6 mm
Peso : 240 gr (peso rilevato per taglia EU 42,5)
Utilizzo principale previsto
Allenamenti e gare su strada a ritmi veloci su tutte le distanze fino alla maratona
Per atleti di peso leggero e medio caratterizzati da un appoggio neutro alla ricerca del mix ideale tra reattività ed ammortizzazione
Il mio parere in un flash
La velocità del lusso.
Questo è il primo pensiero che mi è balzato in mente quando mi sono trovato in mano quel gioiellino di scarpa che è la New Balance Fresh Foam Zante V3.
Si tratta di una scarpa che ha in se tutte le caratteristiche di una scarpe performante ma con finiture di altissimo livello che ne fanno un prodotto con una personalità direi unica. Ci si trova infatti a calzare una scarpa leggera (…ma non troppo) veloce e reattiva quasi come una racer pura ma con un livello comfort globale nettamente più elevato, quasi da scarpa massimo ammortizzamento.
Il buon risultato generale è garantito dalla ormai affermata intersuola New Balance Fresh Foam, unito alla suola continua a battistrada esagonali oltre che da superbe zone di contatto con il piede . In particolare la zona achillea e la zona collo piede si trovano avvolte in tessuti tecnici, flessibili, traspiranti ed in grado di assicurare il giusto grado di contenimento senza mai essere minimamente invasivi o predisporre a fastidiose abrasioni …come invece ho recente sperimentato con calzature dall’immagine racing sicuramente accattivante (e per me motivante) ma tornate mestamente in scatola dopo il primo utilizzo e le prime inaspettate vesciche.
Informazioni generali
Intento del fabbricante :
Creare una scarpa neutra, per uso su strada, dal peso contenuto, molto confortevole, sufficientemente protettiva oltre che dotata di una ottima reattività in modo da dare il meglio di se a ritmi medi e medio/veloci in gare anche di lunga distanza dove il confort può aiutare l’atleta a mantenere un elevato livello della prestazione.
Il tutto per atleti di peso fino a medio.
A mio personale parere il peso massimo dell’atleta per sfruttare al meglio per la Zante V3 è 75 kg. Atleti più pesanti potrebbero percepire scarsa ammortizzazione, appoggi “duri” ed una sensazione di scarsa portanza con conseguenti leggeri cedimenti nelle zona di massima pressione in fase di appoggio.
Tomaia
La tomaia della Zante V3 è un piacere da osservare e da indossare.
Ci si trova in un “salottino” per il piede.
La zona di contatto con il tendine di Achille è morbida senza essere cedevole.
La zona che avvolge il collo del piede, aderente e confortevole come un calzino, grazie anche alle fasce laterali di contenimento, non limita in nessun modo i movimenti del piede e nel contempo dona una rassicurante sensazione di corpo unico tra scarpe e piede.
L’efficace disposizione dei fori di traspirazione (piccoli lateralmente e molto più ampi nella parte superiore) garantisce una ottima traspirabilità senza intaccare la consistenza e la capacità di contenimento della tomaia.
Stringhe semipiatte ben distribuite che agiscono su una linguetta stabile, morbide e flessibile sono la ciliegina sulla torta della porzione superiore della Zante V3, veramente una zona ineccepibile della scarpa.
Struttura / intersuola / suola
Drop 6mm. Avampiede : nd – Tallone : nd
Geometria da falsa minimalista questa Zante V3.
Abbiamo infatti un drop basso e (nel contesto delle scarpe performanti) una generosa intersuola in schiuma EVA a singola densità : il noto New Balance Fresh Foam che tanti plausi ha riscosso in questi anni sui vari modelli in cui comparso.
Nella Zante V3 gli esagoni laterali sono stati riconfigurati in modo da lavorare in maniera meno cedevole fornendo così, a mio parere, una maggiore reattività rispetto alla Zante V2 a discapito però di una ammortizzazione leggermente inferiore, Quest’ultima percepibile soprattutto in zona tallone.
La singola densità dell’intersuola della nella Zante V3, seppur a prima vista possa sembrare una mera semplificazione costruttiva della scarpa, unita ad una geometria adeguata, rappresenta una soluzione in grado di assicurare un impagabile feeling a terra regalando le sensazioni di una corsa naturale con il piede libero di cercare la propulsione, che spesso e volentieri rappresenta la vera essenza della corsa, ciò che tutti noi runners ricerchiamo, tapascioni o meno.
La suola a tutta superficie grazie alla zona mediale a pieno contatto con il terreno, è in grado di assicurare una buona dose di stabilità utile soprattutto in condizioni di gambe e piedi stanchi, magari sul finire di una gara tirata.
Ho anche sperimentato nella Zante V3 la capacità di assicurare, sul suo terreno ideale quale è l’asfalto, un ottimo grip sia in condizioni di asciutto che su strada bagnata. Il tutto corroborato da una buona resistenza alla abrasione e durata della suola.
Primo contatto
Il piede viene accolto, anzi direi fasciato, con una gentilezza tale da far sembrare che si stia da sempre indossando la Zante V3. Ci si dimentica di essere al primo utilizzo e si sentono la scarpe subito proprie ….quale miglior inizio!
Ottimo l’appoggio del piede sul plantare ben sagomato, il tallone è avvolto ma non bloccato, la caviglia è libera di muoversi e netta è la percezione del basso (non bassissimo) drop. Per chi lo ama e ci è abituato, con il drop 6 mm sarà un ritrovarsi nelle migliori condizioni per la ricerca della performance. Per chi non è avvezzo raccomando un approccio cauto e dolce, nel rispetto dei nostri amati achillei.
L’unico appunto che mi sento di fare alla Zante V3 è relativo alla zona dell’avampiede.
Io, che amo sentire le dita moderatamente libere di lavorare alla ricerca della massima stabilità, avrei preferito un maggiore spazio trasversale disponibile in questa area della scarpa.
Via ragazzi … pronti per il primo passo nelle Zante V3.
Sensazioni all’utilizzo
Al contatto con la strada si coglie con piacere l’ampia superficie di appoggio a terra. Questa è per me, che prediligo sempre e comunque un buon livello di protezione e stabilità, la situazione ideale per andare alla ricerca della velocità e di appoggi rapidi in condizioni di sicurezza fisica e psicologica consapevoli di avere ai piedi la scarpe giusta per ciò che si sta facendo.
Sperimento con piacere, passo dopo passo, grande flessibilità, la buona reattività ed un’ammortizzazione (seppur, come detto, lievemente inferiore rispetto alla precedente Zante V2) nettamente superiore alla media delle dirette concorrenti scarpe performanti, sia in zona tallone che in zona avampiede.
Il tutto, coadiuvato dal drop basso, rappresenta per me la condizione ideale per sfruttare al meglio la Zante V3 a tutta birra…di fatto il suo terreno ideale.
La transizione risulta facile. Soprattutto chi corre naturalmente in avampiede a buoni ritmi, sperimenterà la condizione ideale tra prestazione e confort.
Ritengo infatti che con i tempi di contatto a terra tipici di un ritmo vicino ai 4’/km (o meno) il livello di ammortizzazione e stabilità garantita dalla Zante V3 sia al top del mercato della fascia “performanti”.
L’unico limite che ritengo vada rispettato con Zante V3 riguarda il peso dell’atleta.
Per me il limite ideale per godere in tutta sicurezza dei plus della Zante V3, è 75 kg.
Oltre questo valore è opportuno andare su calzature leggermente più strutturate rinunciando a parte del grande feeling che Zante V3 sa regalare. Questo a vantaggio di una maggiore protezione in relazione alla massa dell’atleta.
Ciò, a mio parere, non deve essere però considerato un limite della Zante V3 ma altresì una scelta ragionata di New Balance nel proporre un bel prodotto mirato per un certo tipo utilizzo. Un utilizzo comunque ad ampio spettro se visto nelle sue varie sfumature.
L’obbiettivo chiaro, con la Zante V3, è massimizzare la soddisfazione d’uso ed i ritorni per l’utente in termini di performance globali e feeling. Questo senza per forza adattarsi a tutti e a tutto…Come dire : la scarpa giusta per il giusto impiego.
Basta un minino di attenzione e spirito critico nella scelta ….Buona corse!!!
Plus Struttura e peso ideali per un utilizzo brillante sia in gara che allenamento Confort e stabilità ottime per atleti di peso fino a medio Ottima reattività affiancata da ammortizzazione di alto livello in relazione alla destinazione d’uso Finiture impeccabili |
Minus Zona avampiede con spazio ridotto (in particolare per piedi a pianta larga o per chi ama ampi spazi in zona metatarso) |