Il ringiovanito Vertical Vioz, tornato in calendario dopo 7 anni di letargo e valido come terza delle quattro prove del neonato Trentino Vertical Circuit, non poteva che avere un trionfatore under 20, il talentuoso Davide Magnini, pluricampione del mondo nello sci alpinismo e già primattore in numerose gare di corsa in montagna. Un volto nuovo troviamo anche sul gradino più alto del podio nella gara femminile, quello di Paola Gelpi, ventitreenne comasca trapiantata in Trentino. Entrambi hanno ritoccato di circa due minuti il precedente primato di questa gara.
L’atleta di Vermiglio ha concluso la prova con l’eccellente tempo di soli 52 minuti e 51 secondi, prendendosi il lusso di lasciarsi alle spalle due specialisti delle competizioni di sola ascesa, ovvero il leader del circuito Patrick Facchini del team La Sportiva, giunto sul traguardo al rifugio Mantova al Vioz con un ritardo di 1'56", e il runner della Val di Rabbi Nicola Pedergnana, che ha chiuso a 3'53" dal vincitore, dopo aver duellato a lungo con il fiemmese Daniele Felicetti.
Vertical Vioz, dunque, nel segno di Davide Magnini, che ha preso la testa sin dai primi metri dopo il via dato a quota 2.300 metri, nei pressi del rifugio Doss dei Gembri. Sul costone sopra il pian del Vioz, ha provato a reggere il suo ritmo il ronconese Patrick Facchini, dando vita ad una coppia che è riuscita subito staccare il gruppo. La gara si è decisa dopo la forcellina del Rastrel, quando Davide ha aumentato ancora la propria cadenza e a Facchini non è rimasto che gestire le energie e il vantaggio sugli avversari. Per il vermigliano è iniziata la marcia trionfale lungo il sentiero Sat Cai 105, fino al traguardo del rifugio Mantova al Vioz (3.535 metri di quota), coperto da uno strato di neve, che ha costretto il direttore di gara Massimo Faletti a ritardare la partenza di un’ora per garantire la sicurezza ai 162 runner.
Nonostante i rallentamenti per neve nell’ultimo tratto, è risultato eccellente il tempo di gara di Magnini (che compirà 21 anni il prossimo 31 agosto), capace di abbassare di quasi 3 minuti il record della competizione, che aveva stabilito nella precedente versione Gianfranco Marini nel 2007 con il tempo di 55'47". Sul podio assieme a Magnini troviamo, come accennato, Patrick Facchini e Nicola Pedergnana, quindi in quarta piazza ecco il fiemmese Daniele Felicetti a 4'14", seguito dal livinallonghese Filippo Beccari a 6'49" e dai due solandri Gabriele Fedrizzi a 7'12" e Roberto Dallavalle a 7'20".
Giovani protagonisti anche nella gara femminile. A vincere è infatti stata Paola Gelpi, fisioterapista e maestra di sci di 23 anni, che vive a Folgarida. Subito dopo lo start era leggermente dietro all’esperta emiliana Isabella Morlini, ma poi ha aumentato il ritmo, guadagnando la testa della corsa e mantenendo il vantaggio sulle inseguitrici sino al traguardo, dove ha tagliato con il tempo di 1h07'20", migliore di 2 minuti rispetto al precedente primato, che fece registrare nel 2008 Ljudmila Di Bert. La Morlini, conosciuta anche per le sue vittorie invernali alla Ciaspolada e per aver fatto propria l’ultima edizione del Vertical Vioz del 2010, ha chiuso con un ritardo di 4'02", mentre in terza piazza troviamo la scialpinista sondrina di Albosaggia Giulia Murada, con un distacco di 6'00". Seguono la leader del Trentino Vertical Circuit Michela Cozzini a 6'16", la fiemmese Veronica Bello a 6'39" e Federica Iachelini a 9'37".
Grande successo organizzativo per lo staff coordinato dal Consorzio Turistico Pejo 3000, che ha avuto il merito di far tornare in vita una competizione simbolo per la valle e per il comprensorio situato all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio nel gruppo dell’Ortles Cevedale, proprio nell'anno del 150° anniversario della prima salita al Vioz. Una gara che ha osservato il minuto di silenzio in onore delle vittime italiane della strage di Barcellona.
Per quanto riguarda le classifiche di categoria, nell'under 23 maschile ha vinto Davide Magnini davanti a Daniele Felicetti e a Daniele Bolognani, quindi nell'under 23 femminile Paola Gelpi su Giulia Murada e Monica Moscon. Nella over 50 successo di Tarcisio Linardi su Giacomo Calufetti e Gianfranco Marini, atleta di casa, vincitore di ben nove edizioni su dieci della precedente versione di questa gara. Fra le over 50 si è invece imposta Elena Emilia Marocci.
Ad una sola prova dalla conclusione, prevista il 23 settembre a San Martino di Castrozza con la prima edizione della Rosetta Verticale, la classifica generale di Trentino Vertical Circuit vede saldamente al comando Patrick Facchini con 276 punti, seguito da Nicola Pedergnana con 244 e Daniele Felicetti con 216. Nella graduatoria femminile comanda Michela Cozzini con 244 punti, davanti a Federica Iachelini con 212 e Veronica Bello con 156.
Le interviste ai protagonisti del Vertical Vioz
Per Davide Magnini una vittoria sui monti di casa, cercata e in parte annunciata: «Devo dire che in questo periodo ho già iniziato la preparazione per la stagione invernale dello scialpinismo e quindi il mio fisico risente della stanchezza. Certamente ci tenevo molto a questa gara, abitando a pochi chilometri da qui. Sono partito deciso assieme a Patrick Facchini, nel primo tratto di gara siamo rimasti insieme, ma allo scollinamento tra la val della Mite e la val della Mare l'ho staccato di qualche metro. Li ho capito che potevo farcela, perché lui è forte sul ripido io vado meglio sui tracciati dove si può correre. Poi sono salito regolare a godendomi l'arrivo al rifugio Mantova con il sole e stabilendo il nuovo record».
Patrick Facchini del Team la Sportiva, secondo classificato, è ugualmente soddisfatto: «Onore a Magnini. Questo era il suo terreno non il mio e inevitabilmente mi ha staccato, anche perché è abituato a questi tracciati e alla quota e ne aveva più di me, oltre ad essere stimolato dal correre in casa. Bello comunque il percorso, che conosco bene perché Mario Casanova, gestore del rifugio Mantova è mio cugino e vado spesso a trovarlo».
Un podio conquistato con determinazione quello di Nicola Pedergnana: «È un periodo in cui non riesco ad allenarmi, per via del lavoro, quindi il terzo posto mi sta bene. Ho pagato a Patrick un minuto e mezzo, mentre fino al Brick ho battagliato con Daniele Felicetti, che trovo sempre più in forma e competitivo. Contento anche per aver confermato il secondo posto nel Trentino Vertical Circuit. Per me, che sono della val di Rabbi, questa è quasi una gara quasi di casa e salire sul podio è un onore».
Sorpresa del risultato la vincitrice della gara femminile Paola Gelpi: «Non immagiavo di poter vincere, poiché prediligo le gare lunghe con salite e discese. Mi sono trovata bene su questo sentiero, lo conosco, l'ho provato un mesetto fa, perché abitando qui vicino ne ho avuto la possibilità, ma non per preparare la gara, solo perché è una bella montagna».
Secondo posto per la vincitrice dell'ultima edizione del Vertical del Vioz, Isabella Morlini, una reggiana che trascorre molto del proprio tempo in Val di Sole: «Questo secondo posto è una soddisfazione, non essendo più giovanissima. Ho disputato una gara molto regolare su una montagna molto bella, che amo particolarmente, il secondo posto del podio mi appaga, certo sono stata più lenta rispetto al 2010».
Un'altra giovane sul podio al Vertical Vioz, si tratta di Giulia Murada: «Non conoscevo questa montagna e nemmeno il vertical. Mi aspettavo di trovare un tracciato ripido, invece ho affrontato un percorso su sentiero molto bello e con tratti dove si può respirare. Sono partita piano, perché è scattata subito la corsa alle prime posizioni ed il sentiero dopo i primi metri era stretto. Ho avuto un po' di difficoltà dopo metà percorso, poi mi sono ripresa, ero quinta e verso il rifugio Mantova ho raggiunto la quarta e la terza, guadagnandomi il podio».