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Bitonto 2o Run Bit One 2017

SERVIZIO FOTOGRAFICO

 

Vassoi di cornetti hanno accolto gli atleti al tavolo del ritiro pettorali nell’atrio del Comune di Bitonto, domenica mattina, 8 dicembre.

 

Bel modo di accogliere gli “ospiti”, peccato che in tanti non hanno potuto gradire per non appesantire lo stomaco a poco dalla partenza.

 

Resta il pregevole gesto della Bitonto Sportiva, che ha così inaugurato la seconda edizione della Run Bit One, gara di 9600 metri circa, valevole come 15^ tappa del Campionato Regionale itinerante su strada “Corripuglia”.

 

Un vasto spazio destinato a parcheggio con tanto di bagni chimici ha permesso di risolvere a priori… due incombenze, altri bagni chimici in Villa, la struttura fissa poco distante e i bar centrali “sensibilizzati” hanno evitato difficoltà agli atleti ed eventuali scene poco edificanti.  

 

La consegna delle buste contenenti pettorali e chip si è svolta rapidamente nel Palazzo di Città, rimandando alla Villa dove si sono ritirati i pacchi gara, contenenti maglia tecnica celebrativa e alcuni prodotti alimentari, con iscrizione fissata a 6 euro.

 

Momenti di saluto e di piacevole incontro nel pre-gara tra i tanti atleti convenuti: 1027 gli iscritti Fidal ai quali si sono sommati oltre 300 non competitivi, i tanti ragazzini del fervente settore giovanile della “Bitonto Sportiva” e un buon numero di diversamente abili che hanno colorato con la loro spontaneità la manifestazione.

 

“Aggregazione, legalità, territorio”, il sottotitolo della Bitonto Sportiva, valori che vanno con e oltre lo sport, valori fondamentali e inderogabili per Damiano De Palma, il presidente, che con la collaborazione di tutti i soci non si ferma alla sola corsa, ma interviene di fatto nel sociale.

 

Speaker della manifestazione è “sua maestà” Paolo Liuzzi, simpatico, ironico, allegro, tecnico, severo, sportivo, esultante, secondo le fasi della manifestazione, “sempre sul pezzo”, insomma.

 

Giornata climaticamente ottima per correre, soleggiata, ma con una temperatura giustamente abbassata di qualche grado, garantendo il giusto fresco agli atleti.

 

Avvicinandosi l’orario di partenza, gli atleti spariscono: pochi minuti e li ritroviamo colorati dalle loro divise, già impegnati nel riscaldamento, preoccupati solo di correre e tagliare il traguardo nel migliore dei modi.

 

Zona di via, sull’ampio Corso Vittorio Emanuele, opportunamente transennata; apre la zone pole riservata agli atleti più veloci precedentemente selezionati dalla Commissione Master e dotati di pettorale con speciale bollino distintivo: peccato che ci sia stato qualche problema nella recepimento della mail, gli organizzatori hanno provveduto “in proprio”, basandosi unicamente sui tempi di accredito, e tanti si lamentano non ritrovandolo come consuetudine…

 

Il pronto intervento dei due Consiglieri Regionali addetti al settore sistema svariate situazioni e non vi sono ulteriori polemiche. Si assiste, viceversa, da parte di alcuni furbetti allo scavalcamento delle transenne basse che delimitano lateralmente la zona pole: per le prossime edizioni si dovranno necessariamente usare le reti metalliche più alte evitando l’accesso ai non meritevoli.

 

Mentre l’orario di via si avvicina, si eliminano le transenne che dividevano le due griglie, gli atleti si compattano, i soci organizzatori sotto la giuda dei giudici fanno indietreggiare gli atleti dietro la linea bianca di via e, mentre suona l’Inno di Mameli, tutto è finalmente pronto.

 

L’ok dal percorso, lo sparo del Giudice, il lungo serpentone abbandona subito il Corso, c’è la possibilità di vedere il passaggio al primo chilometro nella traversa: in testa da subito Minerva e Rutigliano, li tallona Gaeta; al femminile è in testa Giustino, già con un buon vantaggio su Labianca.  

 

Il tracciato è interamente cittadino nei primi cinque chilometri, per poi – nella seconda parte – dirigersi verso la zona periferica e più naturalistica di Lama Balice, per rientrare successivamente in Città e, sotto lo sguardo severo del Torrione, percorrere l’intero Corso Vittorio Emanuele per giungere al traguardo, con “epici” sprint.

 

Percorso che affianca i principali Monumenti cittadini, dal Castello alla Chiesa dei Santi patroni – i Medici - Cosma e Damiano, sostanzialmente pianeggiante e veloce con quell’unico falsopiano tra il sesto e settimo chilometro, ben ricordato da tutti i partecipanti.

 

Blindato al traffico, sorvegliato ad ogni incrocio, con ristoro con bottigliette d’acqua a metà distanza, il tracciato promuove anche la città di Bitonto che ha ben sopportato il fermo del transito, aspettando diligentemente il passaggio degli atleti senza suonare del clacson, usandolo saltuariamente sono nel finale.

 

Il grande testa a testa tra Minerva e Rutigliano caratterizza tutto la gara: i due non si sono mai staccati, hanno proseguito controllandosi a vicenda per tutto il tacciato e proprio all’inizio del viale di arrivo l’iniziativa di Minerva dà i suoi frutti guadagnando quei metri di vantaggio che Rutigliano non riesce più a recuperare, quasi deludendo le aspettative del pubblico che sperava in un indimenticabile sprint finale.

 

Così l’ottimo Francesco Minerva (Montedoro Noci) va a vincere in 30:00 precedendo di soli due secondi l’indigeno Pasquale Rutigliano (OlimpiaEur Camp Roma): entrambi migliorano di una posizione rispetto all’anno scorso quando erano finiti dietro Alessandro Marangi che con 29:21 mantiene il record del tracciato.  Terzo posto per Vincenzino Grieco (Barile Flower Terlizzi), giovane e forte, in 31:30, capace di resistere agli attacchi finali del “rientrante” Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), quarto in 31:34, atleta che darà filo da torcere a tanti.

 

Altro passo avanti, sempre lo stesso sorriso, per Michele Uva (Free Runners Molfetta), quinto in 32:18, tallonato dal simbolo della Dynamyk Palo del Colle, Vincenzo Trentadue, sesto in 32:20. Classe 1974, ma sempre un ragazzino dentro, Vito Sardella (Montedoro Noci) è settimo in 32:29, a precedere Dino Masciale, altro pezzo forte della Dynamik Palo del Colle, ottavo in 32:49, e la vitalità di Marco Patruno (Amatori Putignano), nono in 32:56, e di Giuseppe Bonavita (Amatori Atletica Acquaviva), decimo in 32:58. Una sola posizione in più, l’undicesima, per citare Pino Miglietti (Montedoro Noci), splendido atleta classe 1967, sempre verde, in 33:03.

 

Al femminile, la semplice e rapidissima Viola Giustino (Giovani Atleti Bari), chiude in 35:49, 69^ assoluta, affermandosi in solitaria con il record del tracciato. 36:52 il tempo della seconda, Francesca Labianca (Alteratletica Locorotondo), alla quale non riesce la doppietta… in casa. Terzo posto per Mara Lavarra (Amatori Putignano), sempre combattiva, in 38:45. Molto brava, Maria Francesca Zaccheo (Atletica Amatori Corato), chiude quarta in 39:12, davanti a Silvana Iania (Free Runners Molfetta), in risalita, quinta in 39:31. Gara tattica per Marisa Russo (Marathon Massafra) che gestisce il posto di categoria ed è sesta in 39:36, davanti alla potente Sabina Doronzo (Alteratletica Locorotondo), settima in 39:46. Generosa come sempre, Antonia Chiochia è ottava in 39:52, davanti all’esemplare Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), nona in 40:09, e alla prima atleta della società organizzatrice, la pimpante Milena Casaluce, decima in 40:32.

 

976 gli atleti Fidal al traguardo, con chiusura affidata alla rientrante Tiziana Catella (Gioia Running), al femminile, in 1:11:09, e al runcard Giovanni Bruno tra gli uomini, in 1:13:10, chiuso da un nugolo di ragazzini e soci organizzatori che hanno voluto, festeggiando, chiudere gli arrivi.   

      

Ben gestita la zona arrivo con preventiva divisione tra competitivi e non, intelligentemente blindata ai non autorizzati e spettatori, bloccati dietro le transenne. Ristoro finale nella Villa Comunale con offerta di gelato, mela e acqua, accessibile più volte, fino ad esaurimento scorte.

 

Classifiche pronte in... tempo reale e subito via alla cerimonia di premiazione. Nel rimorchio di un camion, opportunamente adibito a palco con tanto di podio, la cerimonia comincia con la celebrazione dei due gemellaggi della Bitonto Sportiva con l’Atletica San Nicandro (Foggia) e con la Magna Grecia di Cassano alo Jonio (Cosenza), entrambe ben rappresentate.

 

A seguire la premiazione dei due vincitori, Minerva e Viola Giustino: Francesco ha già ritirato il premio, per impegni di famiglia è stato costretto ad abbandonare prima (l’indomani scopriremo che il nipotino di Francesco ha vinto la battaglia più seria e sta bene: tanti auguri!), così la scena è tutta per la schiva Viola, che ritira la guida di Bitonto, un orologio e un completo tecnico di marca.

 

A seguire salgono i meritevoli, i primi cinque, di tutte le varie categorie: alcune delle premiate ricevono un buono di 30€ da spendere presso uno store locale di abiti femminili, alcuni dei premiati ricevono un buono per un ingresso in una discoteca locale, premi insoliti, non proprio graditi e che lasciano delusi i riceventi. Molto più soddisfatti coloro che ritirano premi più tradizionali, dal vestiario alle bottiglie di olio… (contattati a fine gara i responsabili organizzativi, mi hanno dichiarato di essere rimasti spiazzati dalla mancata produzione preventiva di olio, l’oro locale, che avrebbe dovuto costituire il premio per tutti i meritevoli. Al mio consiglio, per le prossime edizioni, di consegnare premi più semplici e tradizionali, uguali per ogni categoria, hanno accolto il suggerimento, rammaricandosi di aver deluso gli atleti per questa edizione).

 

Ultimo atto formale, la premiazione delle prime cinque società per numero complessivo di atleti arrivati: vince la Tommaso Assi Trani con 65 finisher, davanti ai padroni di casa (63), che, signorilmente si escludono dal ritiro dei riconoscimenti. Pertanto, diviene seconda la Montedoro Noci (56), su Amatori Putignano (54), Pro Canosa (43) e Free Runners Molfetta (41), tutte compensate con targa e con la guida di Bitonto.

 

Prima di chiudere, la citazione per tutti gli Enti e le Associazioni che hanno collaborato, premiati con targa ricordo.

 

La foto di Gruppo dei soci organizzatori conclude la bella giornata di sport vissuta e rimanda ad Andria, domenica prossima, in occasione della tappa di Corripuglia.

 

Giudizio personale? Tutto ben fatto fino alle premiazioni, in una manifestazione carica di vitalità ed entusiasmo. Sono sicuro che il buon Damiano, il buon Giuseppe, i soci tutti, sapranno senz’altro rivedere anche questo aspetto migliorarsi ulteriormente per le prossime edizioni, come d’altronde è nel dna di questa simpatica e volitiva società.   

  

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