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Salming Enroute

Marca e Modello

Salming enRoute

modello precedente:  N.A.

Specifiche tecniche principali   

Categoria: Protettiva massimo Ammortizzamento

Differenziale (tallone/avampiede): 6 mm (18.5/24.5)

Peso: 260 gr (peso rilevato per taglia EU 42,5)

Utilizzo principale:

Allenamenti e gare su strada a ritmi medi e veloci

Per atleti di peso medio caratterizzati da un appoggio neutro, alla ricerca di una scarpa minimamente strutturata predisponente ad una corsa naturale.

Il mio parere in un Flash

Il natural per tutti  …..

La logica espressa dal messaggio marketing di Salming: “no non sense  running” è il modo in con cui mi approccio alla enRoute. Quindi niente esagerazioni, sia in termini di minimalismo, sia in termini di massimalismo.

Ciò che per primo ho sperimentato con la enRoute è una gratificante spinta verso movimenti “facili” ed una conseguente corsa naturale. Il tutto evitando i però i rischi di infortunio a cui spesso ci si espone utilizzando calzature che, con l’intento di non edulcorare la nostra corsa, sono troppo destrutturate e ci privano della minima necessaria protezione.

In questo contesto ho apprezzato l’“ExoSkeleton” che garantisce confort e nel contempo contenimento attivo del piede. Con la enRoute ci si muove con una grande sensazione di flessibilità unita ad un buon supporto che però,personalmente, avrei gradito più marcato soprattutto in zona tallone.

Informazioni generali

Intento del fabbricante:

Creare una scarpa neutra, per uso su strada, dal peso contenuto, confortevole ai massimi livelli che avvicini il runner ad una corsa naturale garantendo un adeguato livello di protezione.

Tomaia

La struttura superiore è basata sul sistema Natural Running Support che grazie al già citato “ExoSkeleton” stabilizza in modo naturale il piede fasciandolo senza mai essere invasivo ed assecondandone i movimenti.

L’ ExoSkeleton è uno spettacolo di manifattura. La parte strutturale dello skeleton si trova infatti racchiusa tra i due layers della tomaia. Lo strato interno, a contatto con il piede, è morbido, confortevole e super traspirante. Lo strato esterno è nel contempo flessibile e resistente. Essendo la tomaia realizzata secondo le ultime tecnologie di termosaldatura non si nota la presenza di spesse cuciture o fastidiose protuberanze che possano in qualche maniera ridurre l’assoluto confort regalato dalla enRoute.

Un elemento della parte superiore della calzatura dove avrei gradito una maggiore struttura e contenimento è la zona tallone. Qui, a mio parere, una maggiore rigidità della conchiglia avrebbe aiutato il runner, sulle lunghe distanze, a gestire al meglio piccoli cedimenti dati di piedi stanchi senza ridurre i pregi di flessibilità della enRoute

Gli occhielli delle stringhe sono opportunamente posizionati nelle zone di tiro dell’ExoSkeleton ed ospitano stringhe di assoluta qualità che garantiscono allacciature rapide e sicure.

 La linguetta è al top del confort, veramente un "cuscinetto" stabile e flessibilissimo.

Struttura / intersuola / suola

Drop 6mm. Avampiede 18.5mm – Tallone 24.5mm

Struttura basata sul concetto Salming TGS 62/75°. Questa sigla di fatto rappresenta la disposizione e l’orientamento delle linee di flessione nell’intersuola. Secondo gli studi di Salming il punto di flessione posto all' incirca al 62% della scarpa (inteso come distanza dal tallone) coadiuvato da una linea di flessione, che si estende fino alla punta del piede, inclinata di 75°rappresentano il mix ideale di stabilita dinamica e flessibilità. A mio parere il concetto TGS 62/75° enfatizza in particolare questa ultima caratteristica.

Il cuore dell’intersuola è il nuovo materiale, sviluppato e registrato Salming, denominato Recoil. Questo composto a detta del fabbricante garantisce ammortizzazione e reattività nel contempo. Ritengo ottima la fase ammortizzante, ho colto meno la fase di ritorno di energia...

Altro elemento caratterizzante della Salming enRoute è il Torsion Efficiency Unit.

Questo sistema, come dice Salming, garantisce stabilità alla scarpa ed è opportunamente collocato per fornire la massima efficienza durante la corsa. A mio parare, il lavoro svolto dal Torsion Efficiency Unit, non è così evidente fin da subito. Solo dopo varie uscite, ed il raggiungimento di un profondo feeling con la calzatura, si coglie che la moderata rigidità torsionale apportata dal Torsion Efficiency Unit rappresenta un sensibile aiuto alla fase di transizione.

Primo contatto

La scarpa si presenta bene. La livrea è accattivante, le finiture di livello assoluto.

Posso dire che ci sente veramente “cool”, ed un po’ fuori dal coro, con ai piedi queste Salming.

Ecco, i piedi…dalla prima calzata ho sperimentato una sensazione di feeling, confort e mobilità di assoluto livello.

Avrei solo gradito, come detto, una conchiglia per il tallone più strutturata e contenitiva.

Una conchiglia più consistente avrebbe, a mio parere, conferito alla enRoute maggiori caratteristiche di mangiatrice di kilometri.

Lo spazio per le dita è sufficientemente ampio (lo dice anche il concetto progettuale Salming Roomy ToeBox) alla luce anche di quanto la scarpa avvolge il piede in modo rassicurante senza essere invasiva o limitante.

Ho provato subito a muovere le dita dei piedi, la flessibilità della scarpa mi ha portato a farlo, percependone una fantastica sensazione, pur avendo a i piedi una scarpa vera e non un improbabile calzare minimalista.

Anche la sensazione di ammortizzazione che si percepisce è ottima fin da subito. Sembra che si indossino le enRoute da sempre

Via allora… pronti per il primo passo nelle enRoute

Sensazioni all’utilizzo

Fin dal primo metro di corsa il confort e la flessibilità imperano tra le sensazioni che si colgono indossando le Salming enRoute.

La scarpa segue bene i movimenti del piede che si trova a lavorare in condizioni bio meccanicamente ideali soprattutto nella parte anteriore.

Il tutto grazie alla filosofia progettuale Salming TGS 62/75°, all’azzeccato drop di 6 mm ed al buon bilanciamento di spessori e masse del mix suola/intersuola. Quest’ ultimo mai troppo sottile tale da creare fastidi al metatarso e mai troppo spesso, rigido o invasivo nei confronti della libertà di movimento. Direi quindi centrato il motto Salming: “no non sense  running”.

La sensazione di ammortizzazione che ho colto è buona, in accordo con il già ampiamente citato ottimo confort.

Avrei però gradito, soprattutto nella porzione mediana e posteriore del pacchetto suole/intersuola una maggiore portanza,

A mio parare, la ridotta portanza (la tendenza cioè ad un eccessivo schiacciamento dell’intersuola in fase di carico) porta, insieme alla già citata poco strutturata conchiglia di alloggio del tallone, a sensibili variazioni di assetto durante la fase di appoggio a terra del piede. Situazione che si coglie tanto di più quanto aumenta il peso dell’atleta.

Un maggiore portanza (magari rinunciando ad un filo di ammortizzazione) ed una conchiglia più stabile e contenitiva non avrebbero, a mio parere, snaturato la bella filosofia del “natural running ragionato” della enRoute,

anzi ne avrebbero esteso l’utilizzo.

Ritengo infatti la enRoute veramente ottima e “lussuosa” per quelle sessioni di allenamento dove si cerca la bella corsa e l’appoggio ideale in una sorta di rincorsa zen al gesto ideale.

L’unico limite della enRoute è, a mio parere, sulle lunghe distanze dove si coglie la mancanza di quella struttura che avrebbe dato quell’ “aiutino” biomeccanico che, per il grosso dei runners amatori non è mai sgradito.

In ogni caso godiamoci i pregi ed il bello della enRoute alla ricerca della corsa ideale, quel gesto ancestrale che è parte intima ed irrinunciabile di tutti noi runners .…..Buone corse!!!

Plus

Aspetto piacevole, moderno e personale

Ottime finiture (tomaia e linguetta ottime come materiali e fattura. La linguetta è veramente un "cuscinetto")

Ottima flessibilità

Buona ammortizzazione

Buona sensazione di presa avvolgente della scarpa sul piede

Ottima transizione grazie all’applicazione del concetto Salming TGS 62/75°

Minus

Limitata consistenza della conchiglia in zona tallone.

Ridotta portanza. La scarpa risulta a mio parere un po' troppo cedevole a livello di intersuola.

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